venerdì 3 aprile 2015

LE DOMANDE SULLA "MAGICA" SDEMANIALIZZAZIONE

Il Piccolo ha incominciato la campagna elettorale dando ampio risalto alle vicende del Porto Vecchio, rilevando che l’accordo tra Comune di Trieste e Il Porto sulla perimetrazione delle aree ed immobili da sdemanializzare si è trovato in due ore ed entro l’estate si procederà alla messa sul mercato delle stesse.

Questo calendario sembra non tenere conto degli adempimenti e procedimenti amministrativi che tale operazione comporta e i conseguenti tempi necessari alla loro predisposizione ed approvazione da parte delle istituzioni e soggetti competenti. 

Vengono quindi spontanee alcune domande per chiedere che su questo argomento, per
l’importanza che riveste l’operazione per il territorio, vi sia trasparenza fin dall’inizio e tutte le fasi siano oggetto di una necessaria pubblicizzazione al fine di costruire la condivisione con i cittadini.

1) L’acquisizione degli immobili e delle aree sdemanializzate del Porto Vecchio da parte del Comune, implica un pronunciamento del Consiglio Comunale, perchè ciò comporta un incremento del patrimonio comunale e quindi una variazione del bilancio;

2) Tale operazione è fondamentale per mettere nella disponibilità comunale i beni e quindi procedere alla loro messa in vendita, non si puo’ vendere un bene di cui non si ha la titolarità;

3) Per avere la titolarità bisogna che i beni vengano registrati ed intestati al Comune presso gli uffici del  Catasto e del Tavolare,

4) A seguito dell’accordo sulla perimetrazione tra A.P. e Comune, sulle aree e immobili che vengono sdemanializzati e passano a quest’ultimo, vanno riviste completamente le particelle catastali , ridefinendo la numerazione e le corrispondenze terreni ed immobili. Posto che tale lavoro per la sua complessità non è pensabile che venga predisposto dagli uffici dei due Enti, bisognerà affidare apposito incarico per predisporre questi documenti: quanto tempo necessita per redarli e chi sostiene il costo? Il Porto o il Comune? Ci sono le risorse finanziarie nel bilancio comunale per affrontare la spesa? Come si procederà per l’affidamento dell’incarico per la redazione degli elaborati? con gara si presume, poiché il costo del lavoro è notevole, e tutto ciò richiede ulteriore tempo.

5) il lavoro di ridefinizione dell’assetto catastale è propedeutico alla intavolazione dei beni a nome del Comune e alla successiva messa in vendita dei lotti costituiti da immobili e superfici di pertinenza.  

6) il catasto dovrà assegnare il valore catastale agli immobili e ai terreni , ai fini fiscali, e ciò sarà fatto in funzione sia dello stato di conservazione attuale dell’immobile che della destinazione d’uso prevista dagli strumenti urbanistici. Siamo certi che le destinazioni d’uso rimarranno quelle previste dalla Variante Barduzzi? O dopo la manifestazione d’interesse, che il Comune è intenzionato a fare a livello internazionale, saranno modificate rendendo attuabili i desiderata dei possibili acquirenti?Ogni variazione urbanistica richiede tempo modifica non solo del Piano regolatore del Comune ma anche di quello del Porto.

7) Per Redigere lo stato di conservazione degli immobili e dei terreni vanno fatti accurati sopralluoghi e redatti verbali dettagliati dello stato di consistenza. Ciò riguarda anche le opere di urbanizzazioni esistenti al fine di avere un dettaglio preciso per gli interventi successivi. Le urbanizzazioni sono le strade, e reti di distribuzione energetica (gas ed energia) ed acqua, fognatura, competono al pubblico o ad aziende  partecipate in cui il pubblico è maggioritario;

8) I magazzini del Porto vecchio sono tutti vuoti? o contengono ancora materiali di vara natura. A chi spetta la loro rimozione e il costo dello smaltimento. Comune o Porto?

9) I due edifici recuperati a fini museali passano in dotazione al Comune? Quanto costa la loro manutenzione e gestione? Ci sono le risorse sul bilancio comunale?

10) La messa in vendita deglli immobili e delle aree implica comunque un periodo di gestione delle stesse da parte del Comune. Con quale risorse finanziarie il Comune intende mantenere la manutenzione degli stessi, garantire la sicurezza tramite la stipula di opportune assicurazioni, la gestione delle reti esistenti?

11 )  Per concludere si tratta di scrivere la domanda più importante. Quanto vale il porto vecchio? È possibile che uno accetti di divenire proprietario di immobili ed aree senza saperne il valore? L' agenzia del territorio, soggetto competente, aveva fatto una stima… si può conoscerla?

Per concludere riportiamo
dichiarazioni contrastanti della serie POCHE IDEE MA BEN CONFUSE

IL PICCOLO domenica 11 gennaio 2015
Greensisam, Maneschi rimanda la vendita

DI SILVIO MARANZANA

Pierluigi Maneschi, proprietario di Greensisam, ha deciso di differire la vendita della società e di conservarne per sé una parte in seguito alla sdemanializzazione del Porto Vecchio che sarà possibile con l’emendamento inserito nella Legge di stabilità: ad annunciarlo è Silvio Maranzana su Il Piccolo. 

«Indubbiamente la sdemanializzazione viene a mia favore perché potrò vendere e non svendere Greensisam - annuncia il proprietario della società che ha in concessione per novant’anni i primi cinque magazzini e le aree attigue - ma per portare a termine l’operazione a questo punto mi conviene attendere di sapere ciò che il Comune intende fare dell’intera area. Per Greensisam non intendo spendere più un euro, ma con il ricavato della vendita potrò anche tenermi alcune quote della società». 

«Sebbene siamo forse di fronte a una svolta - prosegue l'imprenditore nel coloquio con Maranzana - sono rimasto già troppo scottato: ho buttato via 9 milioni di euro in 14 anni di inutile attesa. Pensavo fosse un’operazione molto più facile, ho sottovalutato le difficoltà. Quello in Porto Vecchio non è un business che possa essere sviluppato da me che concentrerò tutte le mie risorse sul Molo Settimo [...]. Di conseguenza sto portando avanti la trattativa con la società di sviluppo immobiliare con la quale sono in contatto da mesi. Sono europei, ma non italiani, non mi hanno dato il permesso di fare il loro nome».

La decisione di Maneschi si capisce, fa notare Maranzana, in quanto "L’urbanizzazione dell’area, la bonifica del torrente Chiave e dello specchio acqueo antistante, tutte operazioni che rischiavano di pesare su Greensisam, secondo il ragionamento del terminalista-imprenditore, ricadranno sulle spalle del Comune".

IL PICCOLO 28 marzo 2015
Il porto vecchio a fine anno sul mercato

«In modo simile - ha affermato recentemente il senatore del Pd Francesco Russo, autore dell’emendamento sulla sdemanializzazione - si è agito ad Atene, Amburgo, Bilbao e Belfast, solo per fare alcuni esempi. Il mondo è pieno di fondi e gruppi sauditi, indiani, cinesi, russi e statunitensi che aspettano occasioni come quella di Trieste per poter fare i propri investimenti.
Logicamente saranno questi investitori e non il Comune, come afferma chi agita falsi problemi, a finanziare anche l'infrastrutturazione dell'area».


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