Prende quota la carta Di Marco
Le ipotesi in campo sono diverse ma il futuro dell'Autorità Portuale di Trieste sembra essere inevitabilmente correlato al destino della riforma della legge 84/94 sulla portualità che il governo Renzi sta predisponendo. Un tentativo di riorganizzare il complesso sistema dei porti lo aveva già tentato Silvio Berlusconi nei suoi primi anni di palazzo Chigi ma allora non se fece nulla, probabilmente perché i tempi non ...
A Trieste invece,
e sembra essere questa un'ipotesi accreditata, potrebbe arrivare l'attuale presidente di Ravenna
Galliano Di Marco, manager marchigiano, già in Atlantia e poi in F2i con Vito
Gamberale, da cui poi si è staccato nel 2011 (è stato pure componente per un
paio d'anni del Cda di Autovie Venete) per occuparsi di fondi finanziari, prima
di essere chiamato al vertice dell'Autorità emiliana. Il suo mandato scadrebbe
tra un anno, ma pare che il piano di riorganizzazione che aveva concordato con
l'ormai ex presidente della regione Vasco Errani lo abbia sostanzialmente
concluso, per cui non è escluso che, stante anche i suoi buoni rapporti con
Debora Serracchiani (pare che si sentano frequentemente su vari temi
infrastrutturali, compreso anche quello della terza corsia), oltre al fatto che
in Emilia Romagna ci sarà un nuovo presidente, questa possa essere una
soluzione percorribile (in campo vi sarebbe comunque anche l'ipotesi di un
eventuale arrivo dell'attuale presidente di Bari, Francesco Mariani, fortemente
legato al Pd, il cui mandato è in scadenza e non è più rinnovabile).
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