L'INTESA FIRMATA OGGI IN
PREFETTURA È UN PRIMO PASSO PER CONDIZIONI DI LAVORO PIÙ SICURE E DIGNITOSE
Vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i lavoratori
del porto per l'impegno, l'unità e la determinazione messi in questi tre
giorni, per aver evitato qualsiasi strumentalizzazione ed aver avuto sempre
presente che l'obiettivo era garantire condizioni di lavoro più sicure in primo
luogo ai colleghi guardia fuochi, come pure a tutti i lavoratori del porto. È
stato grazie alla perseveranza dei lavoratori se si è arrivati al risultato
parziale ottenuto oggi, con la firma dell'intesa sulla tutela della sicurezza
della salute dei lavoratori portuali.
Un intesa che consideriamo un punto di partenza per
migliorare radicalmente le condizioni di lavoro nel Porto Franco Internazionale
di Trieste ed evitare che la tragedia che ha colpito uno di noi si ripeta (come
purtroppo accaduto in passato)
L'accordo contiene impegni precisi, con date per
l'avvio delle discussioni su singoli aspetti e la cui effettiva applicazione
avrà una prima verifica già il 31/10.
Da parte nostra ci impegniamo a tenere costantemente
informati i lavoratori, passo passo, dell'applicazione di quanto sottoscritto.
Invitiamo i lavoratori a vigilare a loro volta
sull'applicazione delle normative di sicurezza, come pure sull'effettiva
applicazione di quanto sottoscritto nell'accordo odierno.
Tutto questo purtroppo non potrà restituire alla sua
famiglia il lavoratore morto – famiglia per la quale chiediamo impegni concreti
da parte di aziende ed istituzioni che le consentano una vita dignitosa – ma
potrà servire ad evitare che altri di noi muoiano sul e di lavoro.
Ancora un grosso grazie a tutti !
Coordinamento
Lavoratori Portuali Trieste - CLPT
Trieste, 1 ottobre 2019
un primo passo di un percorso per raggiungere l'obiettivo prefissato a tutela della sicurezza di tutti i lavoratori portuali
RispondiEliminaovviamente a questi impegni devono seguire atti e fatti concreti, per evitare che siano solo belle parole e poco più, ma sono convinto che la pressione costante e il controllo del rispetto di quanto sottoscritto porterà al traguardo
una domanda su un argomento di cui si è dibattuto qualche settimana fa : per quale motivo è stato necessario che USB intervenga a dare copertura al prolungamento dell'assemblea ? forse perché, a livello formale, CLPT non ha la titolarità di farlo come invece qualcuno sbandierava ai primi di settembre ?
altra domanda : la famosa assemblea retribuita indetta da CLPT è stata poi realmente retribuita quale assemblea sindacale ai lavoratori che vi hanno partecipato ? oppure semplicemente retribuita quale assenza giustificata ? o addirittura non retribuita ma giustificata nell'assenza ? o, peggio ancora, non retribuita e non giustificata ?
ulteriore domanda : mi è giunta voce, ma che non prendo per verità, che i permessi sindacali non vengono riconosciuti ai 'rappresentanti' CLPT (perlomeno a quelli di TMT), corrisponde al vero tale informazione, oppure è la solita notizia da 'radio porto' ?
grazie a chi avrà la cortesia di rispondere (in maniera educata, possibilmente)