Trieste, 25.9.2019
World Maritime Day Italy
2019 a Trieste: donne nel settore dello shipping, una presenza importante e
qualificata.
Uomini riflessivi e donne
veloci. Grande rispetto per il genere femminile nell'ambiente marittimo e dello
shipping, ma ancora tanto lavoro da fare per annullare le differenze di genere
che dipendono, in gran parte, da un modello culturale precedente.
Un parterre di relatrici di grande spessore ha dato vita stamattina a Trieste, ospitato nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, ente co-organizzatore dell'incontro assieme al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, alla Capitaneria di Porto di Trieste, al WISTA (Women’s International Shipping and Trading Association), all’International Propeller Clubs, al Collegio Capitani di L.C. e D.M. di Trieste ed al Propeller Club Port of Trieste, all'edizione triestina
delle tre giornate
nazionali (le altre due giornate si terranno a Genova ed a Napoli) del World Maritime
Day Italy.
Le Nazioni Unite (ONU),
attraverso l’International Maritime Organization (IMO), hanno dato vita al World
Maritime Day per celebrare il contributo del settore marittimo internazionale
all'economia mondiale e focalizzare l’attenzione dell’opinione
pubblica sull'importanza
della sicurezza a bordo e in mare
e sulla necessità di
preservare l’ambiente marino.
L'edizione del 2019 è
stata incentrata sull’emancipazione femminile in tale settore.
Protagoniste della mattinata, con brevi relazioni che hanno spaziato dalle esperienze personali alle considerazioni sulla situazione femminile nell'ambito lavorativo nazionale e internazionale, sono state:
Protagoniste della mattinata, con brevi relazioni che hanno spaziato dalle esperienze personali alle considerazioni sulla situazione femminile nell'ambito lavorativo nazionale e internazionale, sono state:
Michela Cattaruzza,
Armatore e Amministratore Delegato Ocean, Floriana De Franchis, Operation Manager
di Trieste Marine Terminal, Elena Pagliari Consolati, A.M.A.A. Agenzia
Marittima Alto Adriatico, Erna Hauser, Dirigente Manager Italia,
Vesna Stankovic Safety
Inspector Crismani ecologia (al Terminal SIOT – Trieste),
Micol Brezza, reparto
logistica/intermodale di Trieste Marine Terminal,
Lucia Napolitano,
Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Trieste, Virginia Buzzoni, CF (CP)
Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Monfalcone,
Michela Nardulli, Presidente
Italia Marittima, Francesca Trampus, Dirigente Autorità di Sistema Portuale del
Mare Adriatico Orientale, Florance Colleoni, Ricercatrice OGS Istituto Nazionale
di Oceanografia e di Geofisica sperimentale di Trieste e
Greta Tellarini,
Professore Associato di Diritto della Navigazione dell’Università degli Studi
di Bologna.
Proprio dai loro interventi si è potuto capire “come sia necessario partire dall'educazione delle figlie e non aspettarsi che altri aprano le porte” (Cattaruzza), le diversità nell'attività lavorativa con uomini più riflessivi e donne più veloci (De Franchis), la necessità di non farsi scoraggiare dal primo impatto (Elena Pagliari), l'opportunità di aprire la strada ad altre persone mettendo a frutto le proprie conoscenze (Hauser) o la professionalità di carriere che possono contare anche 15 anni di imbarchi sulle petroliere (Stankovic).
Proprio dai loro interventi si è potuto capire “come sia necessario partire dall'educazione delle figlie e non aspettarsi che altri aprano le porte” (Cattaruzza), le diversità nell'attività lavorativa con uomini più riflessivi e donne più veloci (De Franchis), la necessità di non farsi scoraggiare dal primo impatto (Elena Pagliari), l'opportunità di aprire la strada ad altre persone mettendo a frutto le proprie conoscenze (Hauser) o la professionalità di carriere che possono contare anche 15 anni di imbarchi sulle petroliere (Stankovic).
Ma anche il fatto che,
spesso, il pregiudizio più forte arriva dalle donne stesse (Brezza), di come altrettanto
spesso, inizialmente, gli uomini possono mal sopportare di essere diretti da
una donna salvo poi ricredersi e dando loro meritata fiducia (Napolitano), ma anche
le sottolineature di chi non ha mai riscontrato negatività e ritiene
che la sfida per il futuro
sia il conciliare vita professionale e vita familiare.
Una conferma del buon
clima che si respira nel mondo marittimo è arrivata da Michela Nardulli secondo
la quale gli uomini di Mare riconoscono e sanno apprezzare la professionalità
espressa dalle donne e sono anche dei gentlemen.
Carriere professionali
importanti e senza problemi per il gap di genere che si registra in altri
settori (Trampus e Colleoni), sono state contrapposte alla situazione generale
in Italia, per quanto relativo alle capacità del Paese di eliminare i gap tra i
generi
(Tellarini). Il problema,
si è sentito a più voci, resta quello di un modello culturale radicato, anche
nelle giovani generazioni, e da cambiare.
Nelle conclusioni di
Daniela Aresu (Presidente - Wista Italy, (Women’s International Shipping and Trading Association) e
Paola Bardi, Vice Presidente Propeller Club Port of Trieste, la
necessità di andare avanti da subito a piccoli passi e il consiglio a
considerare la persona, la
professionista, al di la del genere.
La prima parte
dell'incontro, tenutosi nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione,
era iniziata con i saluti e
l’introduzione dei lavori da parte di Fabrizio Zerbini, Vice Presidente Nazionale
Propeller Clubs e Presidente Propeller Club Port of Trieste, Luca Sancilio, C.A. (CP) Comandante della
Direzione Marittima di Trieste, Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità
di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Stefano Beduschi, Presidente Accademia
Nautica dell’Adriatico, Mario Carobolante, Presidente Collegio Capitani L.C. e
D.M., di Trieste, Daniela Aresu Presidente WISTA Italy e dall’Ass.re Regionale Cultura e Sport
Dott.ssa Tiziana Gibelli.
A seguire è stato
ascoltato un breve ma significativo videomessaggio di Kitack Lim, Segretario Generale IMO -
International Maritime Organization.
Quale commento di chiusura
dell’evento Zerbini ha confermato che « le Donne sono più propense agli studi, capaci,
determinate e multi-task, ad esempio tra famiglia e lavoro, e che, con merito, stanno
conquistando e conquisteranno sempre più spazio e rilievo ma niente
scontri con gli uomini
perchè le caratteristiche sono complementari».
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