venerdì 27 settembre 2019

WORLD MARITIME DAY ITALY 2019 TRIESTE



Trieste, 25.9.2019
World Maritime Day Italy 2019 a Trieste: donne nel settore dello shipping, una presenza importante e qualificata.
Uomini riflessivi e donne veloci. Grande rispetto per il genere femminile nell'ambiente marittimo e dello shipping, ma ancora tanto lavoro da fare per annullare le differenze di genere che dipendono, in gran parte, da un modello culturale precedente.



Un parterre di relatrici di grande spessore ha dato vita stamattina a Trieste, ospitato nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, ente co-organizzatore dell'incontro assieme al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, alla Capitaneria di Porto di Trieste, al WISTA (Women’s International Shipping and Trading Association), all’International Propeller Clubs, al Collegio Capitani di L.C. e D.M. di Trieste ed al Propeller Club Port of Trieste, all'edizione triestina
delle tre giornate nazionali (le altre due giornate si terranno a Genova ed a Napoli) del World Maritime Day Italy.
Le Nazioni Unite (ONU), attraverso l’International Maritime Organization (IMO), hanno dato vita al World Maritime Day per celebrare il contributo del settore marittimo internazionale all'economia mondiale e focalizzare l’attenzione dell’opinione
pubblica sull'importanza della sicurezza a bordo e in mare
e sulla necessità di preservare l’ambiente marino.
L'edizione del 2019 è stata incentrata sull’emancipazione femminile in tale settore.
Protagoniste della mattinata, con brevi relazioni che hanno spaziato dalle esperienze personali alle considerazioni sulla situazione femminile nell'ambito lavorativo nazionale e internazionale, sono state:
Michela Cattaruzza, Armatore e Amministratore Delegato Ocean, Floriana De Franchis, Operation Manager di Trieste Marine Terminal, Elena Pagliari Consolati, A.M.A.A. Agenzia Marittima Alto Adriatico, Erna Hauser, Dirigente Manager Italia,
Vesna Stankovic Safety Inspector Crismani ecologia (al Terminal SIOT – Trieste),
Micol Brezza, reparto logistica/intermodale di Trieste Marine Terminal,
Lucia Napolitano, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Trieste, Virginia Buzzoni, CF (CP) Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Monfalcone,
Michela Nardulli, Presidente Italia Marittima, Francesca Trampus, Dirigente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Florance Colleoni, Ricercatrice OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale di Trieste e
Greta Tellarini, Professore Associato di Diritto della Navigazione dell’Università degli Studi di Bologna.
Proprio dai loro interventi si è potuto capire “come sia necessario partire dall'educazione delle figlie e non aspettarsi che altri aprano le porte” (Cattaruzza), le diversità nell'attività lavorativa con uomini più riflessivi e donne più veloci (De Franchis), la necessità di non farsi scoraggiare dal primo impatto (Elena Pagliari), l'opportunità di aprire la strada ad altre persone mettendo a frutto le proprie conoscenze (Hauser) o la professionalità di carriere che possono contare anche 15 anni di imbarchi sulle petroliere (Stankovic).
Ma anche il fatto che, spesso, il pregiudizio più forte arriva dalle donne stesse (Brezza), di come altrettanto spesso, inizialmente, gli uomini possono mal sopportare di essere diretti da una donna salvo poi ricredersi e dando loro meritata fiducia (Napolitano), ma anche le sottolineature di chi non ha mai riscontrato negatività e ritiene
che la sfida per il futuro sia il conciliare vita professionale e vita familiare.
Una conferma del buon clima che si respira nel mondo marittimo è arrivata da Michela Nardulli secondo la quale gli uomini di Mare riconoscono e sanno apprezzare la professionalità espressa dalle donne e sono anche dei gentlemen.
Carriere professionali importanti e senza problemi per il gap di genere che si registra in altri settori (Trampus e Colleoni), sono state contrapposte alla situazione generale in Italia, per quanto relativo alle capacità del Paese di eliminare i gap tra i generi
(Tellarini). Il problema, si è sentito a più voci, resta quello di un modello culturale radicato, anche nelle giovani generazioni, e da cambiare.
Nelle conclusioni di Daniela Aresu (Presidente - Wista Italy, (Women’s International Shipping and Trading Association) e Paola Bardi, Vice Presidente Propeller Club Port of Trieste, la necessità di andare avanti da subito a piccoli passi e il consiglio a considerare la persona, la professionista, al di la del genere.
La prima parte dell'incontro, tenutosi nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione, era iniziata con i saluti e l’introduzione dei lavori da parte di Fabrizio Zerbini, Vice Presidente Nazionale Propeller Clubs e Presidente Propeller Club Port of Trieste, Luca Sancilio, C.A. (CP) Comandante della Direzione Marittima di Trieste, Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Stefano Beduschi, Presidente Accademia Nautica dell’Adriatico, Mario Carobolante, Presidente Collegio Capitani L.C. e D.M., di Trieste, Daniela Aresu Presidente WISTA Italy e dall’Ass.re Regionale Cultura e Sport Dott.ssa Tiziana Gibelli.
A seguire è stato ascoltato un breve ma significativo videomessaggio di Kitack Lim, Segretario Generale IMO - International Maritime Organization.
Quale commento di chiusura dell’evento Zerbini ha confermato che « le Donne sono più propense agli studi, capaci, determinate e multi-task, ad esempio tra famiglia e lavoro, e che, con merito, stanno conquistando e conquisteranno sempre più spazio e rilievo ma niente
scontri con gli uomini perchè le caratteristiche sono complementari».

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