mercoledì 5 giugno 2019

LE GRANDI NAVI DIRETTE A VENEZIA FARANNO SCALO A TRIESTE ?

vi proponiamo un articolo del Meditelegraph che ricostruisce la prima serie di ragionamenti immediati e anche urgenti. Leggetelo e poi ne parliamo.


Trieste - Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza tende la mano a Venezia. «Questa mattina ho scritto al mio amico Brugnaro che la città è a sua disposizione. Se hanno bisogno noi ci siamo». 


Porto giuliano pronto per la consorella quindi,dopo l’incidente alla Giudecca con la Prefettura di Venezia che ha già incaricato la Capitaneria lagunare di spostare temporaneamente il traffico crocieristico o più vicino o altrove. «In realtà - scrive il quotidiano Il Piccolo in edicola oggi - il punto di caduta è un altro: le grandi organizzatrici del turismo marittimo prenderanno in considerazione la possibilità di avere un approdo alternativo Alto-Adriatico individuabile a Trieste? E Trieste sarebbe pronta a ospitare, perlomeno alcuni mesi, un dirottamento parziale del cospicuo traffico veneziano?». 

Mercoledì 5 si riunisce il cda di Trieste Terminal Passeggeri: l’ordine del giorno è un altro ma l’argomento Venezia non sembra secondario. Gli esperti triestini ritengono che la Stazione marittima, utilizzando le banchine Nord e Sud, sia in grado, da qui alla fine di ottobre, di accogliere 70-80 toccate di navi. Per un totale di 200-250 mila passeggeri. La stima si concentra sulla disponibilità dei fine settimana, che nel periodo giugno-ottobre sono una ventina. La valutazione riguarda una media potenzialità di ormeggio attorno alle quattro unità per ogni week-end: un conto approssimativo che tiene comunque presente il calendario di arrivi/partenze alla Marittima. «Alcune compagnie - spiega il giornale - avrebbero già telefonato ai referenti triestini per saggiare le disponibilità».
Gli esperti consultati considerano anche «la possibilità di utilizzare l’ormeggio 57 alla radice del Molo VII: non va dimenticato che il Settimo, per quanto concerne il traffico container, è cogestito da Msc, la cui costola crocieristica “tocca” Venezia». «Certo - precisa il giornale - il ‘57’ avrebbe bisogno di qualche intervento per rendersi un po’ più accogliente di quanto lo sia oggi. Si presume che un paio di settimane sarebbero sufficienti. Ma se spostare le navi potrebbe essere relativamente agevole, spostare il popolo “cruise” forse non altrettanto. Qualcuno arriva in auto, le compagnie sono in grado di modificare parte dei voli e gli itinerari dei pullman. Ultima ma non ultima questione: le Rive triestine sono pronte a sostenere, tra il venerdì e la domenica di ogni settimana estiva, l’urto di circa 10 mila turisti ulteriori? ». Anche su questo punto Dipiazza risponde: «Se sarà necessario - sostiene tranquillo - sposteremo le macchine in Piazza Unità. E poi per questo abbiamo sempre il porto Vecchio. Mi chiedo come posso dire di no a un’opportunità del genere? Ma se mi dovessero arrivare dieci navi da Venezia a costo di ormeggiarle qui davanti al Molo Audace, le faccio le faccio venire tutte. E chiederemo anche ai triestini un sacrificio se ci sarà qualche difficoltà di circolazione. Non ci sto al”`no se pol” triestino. E poi volete non dare una mano a Venezia e al mio paese? Ma quella città è la più bella del mondo. E ultimo, ma non ultimo, - conclude - tutto ciò è anche un’opportunità di business per tanti».
balcone di gerani a Venezia

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