Le vicende della siderurgia italiana, fatte le debite proporzioni di occupazione, produzioni e impianti legano in un discorso molto simile l'ILVA di Taranto e la Ferriera di Servola. L'impatto ambientale e l'inquinamento, legano in egual misura i due siti produttivi. Quindi non deve risultare strano se teniamo sempre in particolare attenzione le notizie provenienti da Taranto. Di seguito rissumiamo i passaggi principali di due articoli pubblicati da La Repubblica nelle giornate di ieri e l'altro ieri.
6 maggio sul supplemento Affari&Finanza
La prima notizia è quella relativa alla copertura dei carbonili che è quasi finita. A Taranto quasi finita e a Trieste non iniziata ?Questa enorme struttura che dovrebbe essere conclusa entro l'anno 2019 dovrebbe segnare la volontà di Arcelor Mittal di continuare a produrre nel rispetto della salute dei tarantini e dell'ambiente.
I critici di Arcelor ( e anche noi su FAQTRIESTE avevamo segnalato questa possibilità ) sostenevano che Arcelor stava comprando quote di mercato europeo dove sono quasi monopolisti per evitare che altri produttori potessero entrare in Europa.
Arcelor ha sempre promesso investimenti e futuro.
Arcelor in Europa ha prodotto nel 2018 30 milioni di tonnellate di acciaio di cui 4,6 a Taranto. nel 2019 potrebbe arrivare ai 6 milioni previsti dal piano ambientale nel 2023.
7 maggio su Repubblica pag. 23
Solo una piccola fetta rispetto ai 95,2 milioni di tonn. del 2018
Ma nell'articolo di ieri le tonnellate prodotte in Europa erano 30 milioni ?
Effetti ? Fermata totale della produzione nello stabilimento di Cracovia in Polonia e rallentamento della produzione nelle Asturie (Spagna) mentre Arcelor garantisce la stessa produzione a Taranto nel 2018 e nel 2019, senza l'aumento a 6 milioni di tonnellate ipotizzato il giorno precedente.
Quanto è difficile fare informazione siderurgica ?
Molto e troppo
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