Secondo binario: 1, 194
miliardi di euro e
l’Ungheria ancora in gioco
Il piano d’investimento sul
secondo binario Divača – Koper approvato oggi dal Governo risponde a domande
chiave rimaste aperte, prima fra tutte
quanto costerà la costruzione della ferrovia secondo le stime degli analisti
finanziari: 1,194 miliardi di Euro ( senza imposta sul valore aggiunto). E come
la pagheremo?
Anja Hreščak 24. januar 2019
Il Governo ha approvato
all’unanimità il piano degli investimenti per il progetto del secondo binario
Divača Koper.
Questo era oramai l’ultimo documento necessario ed ora
l’investitore – la società 2TDK – può iniziare le trattative con le banche
commerciali e con la BEI per il prestito con cui completeranno la
pianificazione finanziaria.
In verità oggi (24/1) il
premier Marjan Šarec ha incontrato a Davos il presidente della BEI Werner Hoyer
per ribadire quanto il progetto sia strategicamente importante per la Slovenia.
La società 2TDK già oggi introdurrà al lavoro l’esecutore dei lavori Kolektor,
il quale nell’arco di tre settimane avvierà effettivamente i cantieri per la
costruzione delle strade di accesso al tracciato ferroviario pianificato.
Il piano degli investimenti
risponde soprattutto alla fondamentale domanda di quanto costerà il progetto
per il raddoppio del binario Divača-Koper secondo gli analisti finanziari
-1,194 miliardi (senza IVA) – e con quali modalità lo pagheremo.
Nel prosieguo
dell’articolo abbiamo raccolto le risposte alle domande più importanti.
Il documento, nel mentre,
non considera le possibili variante del tracciato che è stato definito ed
approvato nel piano regolatore statale nel 2005 al tempo del Governo di Janez
Janša. Allo stesso modo il documento non risponde al quesito se al progetto
parteciperà anche l’Ungheria oppure se la Slovenia costruirà la ferrovia da sola.
Di ciò la coalizione discuterà e deciderà nelle prossime settimane. “ Si
tratterà di una decisione politica “ dice la Bratušek. Allo stesso modo dalla
costituzione del Governo di Marjan Šarec non vi sono negoziati con il vicino
Stato e nemmeno esiste un gruppo di lavoro per le negoziazioni.
La Ministra Bratušek è
ottimista “Ritengo non ci sia più nessuno che possa fermare il progetto, anche
se credo ci saranno molti, non solo in Slovenia, che proveranno a fare diverse
cose per far si che il progetto venga posticipato”.
Il progetto del secondo binario nero su bianco
Nel prosieguo riassumiamo i
contenuti chiave del documento, che rispondono ai dilemmi del progetto
maggiormente esposti.
Quanto costerà la costruzione del binario Divača Koper?
Secondo la stima di Deloitte
che su incarico della 2TDK ha redatto il piano d’investimento per il bisognerà assicurare 1, 194 miliardi di euro.
L’importo include anche i diritti e 32 milioni di interessi nonché 42,5 milioni
per eventuali ulteriori opere che si rendessero necessarie durante i lavori,
mentre non include l’iva (che viene restituita allo Stato). La cifra include
anche i costi di funzionamento della Società 2TDK ( 12 milioni). Secondo le
assicurazioni della Ministra per le infrastrutture Alenka Bratušek è già
garantito il 65% dei fondi.
Chi mette a disposizione il denaro?
Il capitali complessivi
-tanto di Slovenia ed Ungheria, quanto della sola Slovenia -ammontano a 400
milioni, ossia un terzo del finanziamento necessario. La 2TDK verrà
capitalizzata con 200 o 400 milioni nel 2019, 2020, 2021 e 2022. Ulteriori 122
milioni verranno assicurati a 2TDK dalla società autostradale DARS che a tal
fine già raccoglie dai camionisti che viaggiano sulle autostrade slovene
l’addizionale sul pedaggio.
Nuovi esborsi
La Ministra Bratušek sottolinea con piacere che il progetto
introduce la c.d. finanza di progetto, il che significa che tutti i costi
verranno pagati dagli utilizzatori di strade, ferrovie e porto. La Dars riscuote
il pedaggio addizionale dagli autotrasportatori dall’inizio di quest’anno. Da
marzo Lula Koper pagherà la tassa di sbarco. Il decreto per l’introduzione
della stessa è già pronto e coordinato tra i ministeri. La terza fonte di
finanziamento confluirà dalle ferrovie dello stato e dagli altri utenti del
sistema ferroviario, che a partire dal 2020 pagheranno un pedaggio. A tale
proposito il provvedimento governativo è in fase di concertazione tra i
ministeri.
Anche dopo la messa in
funzione del secondo binario 2TDK coprirà i costi di esercizio con tali entrate, che
rappresenteranno però il compenso dello Stato a 2TDK per garantire la
praticabilità del tracciato per la durata della concessione pari a 45 anni. Il
pagamento dovrebbe ammontare a 35 milioni di Euro all’anno (proiezione per il
primo anno di funzionamento del tracciato, previsto nel 2027) ed è proprio con
esso che si garantirebbe la sostenibilità finanziaria del progetto.
Conviene?
Gli analisti di Deloitte
hanno calcolato che il progetto trova giustificazione economica, il livello di
remunerazione ammonta al 6,6% ( il livello per l’approvazione dei prestiti
della BEI è del 3,5%). I vantaggi valorizzati a 577 milioni di Euro superano i
costi annui previsti, che ammontano a 394 milioni l’anno. Tutto ciò risulterà
corretto qualora la crescita del traffico ferroviario, di Luka Koper e sulle
strade fino al 2030 sarà del 3,9% l’anno. La Bratuš si aspetta che la crescita
del traffico sarà superiore, poiché si tratta di “stime conservative”.
Quando inizieranno i lavori?
Kolektor CPG e l’Euroasfalt
di Sarajevo si prevede comincino a realizzare le strade a fianco del tracciato
previsto per il secondo binario entro tre settimane. Possiamo aspettarci la
pubblicazione del bando per individuare l’esecutore delle gallerie verso la
fine dell’anno in corso, e se tutto filerà liscio, nell’anno venturo verrà
scelto il costruttore.
Solo un binario
Il secondo binario, sul
quale nel 2026 dovrebbero prendere a viaggiare i treni sarà un tracciato unico.
“Il doppio binario è invero un progetto indipendente” ha riferito la Bratušek,
aggiungendo che nel breve termine il tracciato di sicuro non si espanderà con
un binario aggiuntivo. Tuttavia tutti i tunnel di servizio delle venti gallerie
– che devono essere costruiti per i casi di
evacuazione – verranno costruiti in dimensione completa in modo da poter
preparare già durante la fase di costruzione le basi per un tracciato doppio.
La spesa per l’allargamento dei tunnel di servizio ammonta a 90 milioni di Euro
abbondanti.
Che ne sarà del tracciato esistente?
Resta in funzione per il
prossimo futuro, anche dopo l’apertura del secondo binario (prevedibilmente)
nel 2026
Il comitato di coordinamento
per la supervisione civile del secondo binario pone l’attenzione sul costo
elevato del progetto.
Il Comitato di coordinamento
per la supervisione civile del progetto sul secondo binario ha verificato il
piano degli investimenti e fatto pervenire ai referenti competenti un parere ed
ulteriori quesiti, riferisce Emil Milan Pintar, alla guida del comitato. Il
piano verrà ora esaminato nel dettaglio e successivamente verrà resa nota la
posizione ufficiale. Fin da ora Pintar richiama l’attenzione sul costo elevato
non giustificato del progetto. Pintar chiarisce che nella riunione di martedì
hanno esaminato quei punti già oggetto di quesiti e formulato un elenco di 10
nuove domande, ovvero ulteriori richieste di chiarimenti. Pintar dichiara che
la loro posizione è molto chiara e verrà presentata al pubblico in una
conferenza stampa dopo la riunione, venerdì prossimo.
Salve
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