Oggi siamo qui per fargli due complimenti e una segnalazione.
Ha segnalato sul blog del Limes Club Trieste un articolo interessante che vi segnaliamo perchè parla del Porto del Pireo e dell'importanza dello scalo triestino. Leggetelo direttamente dal blog:
Va segnalato il commento pubblicato da Paolo sul blog Rinascita Triestina a proposito di un articolo de IL PICCOLO dove pericolosi estremisti si rifanno alle teorie economiche di Keynes. Eccovi il testo:
IL PERICOLOSO ESTREMISTA SIR
JOHN MAYNARD KEYNES
- Il Piccolo divulga
faziosità e ignoranza economica -
Chi avesse avuto la notevole
pazienza di leggere gli articoli di fondo del Piccolo di martedì 10 avrebbe
trovato la seguente frase stentorea:
“L’inflazione che ne
deriverebbe non preoccupa questi estremisti seguaci delle teorie
dell’economista John Maynard Keynes.”
Gli “estremisti” in oggetto,
che "mettono in pericolo la democrazia", non sono le Brigate Rosse o
i Khmer cambogiani ma il senatore democratico americano Bernie Sanders, già
consigliere di Hilary Clinton, e Jeremy Corbin segretario del Partito Laburista
inglese che non è propriamente un’ organizzazione guerrigliera.
Il terribile “teorico” di
cui sono seguaci non è Stalin o Pol Pot ma l’ economista inglese sir John
Maynard Keynes che contribuì alla scrittura dello statuto del Partito Liberale
Europeo.
Questo è il segno della
grave degenerazione dell’ informazione da quando il Neoliberismo ha preso il
controllo delle politiche economiche europee e iniziato la sistematica
criminalizzazione delle posizioni economiche opposte che avevano permesso il
superamento delle conseguenze della Grande Crisi del ’29 e assicurato benessere
a tutto l’ Occidente negli anni del secondo dopoguerra e del boom economico.
Keynes ha elaborato
scientificamente (e fatto applicare) un dottrina economica che ritiene
indispensabili gli investimenti pubblici produttivi per combattere le
conseguenze delle crisi cicliche del capitalismo e per ritornare alla piena
occupazione. Dottrina pertanto avversata dal Neoliberismo che, particolarmente
nella sua variante tedesca detta Ordoliberismo”, impone ossessivamente l’
Austerity, alias crollo degli investimenti pubblici e del welfare, che ci
mantiene da dieci anni sprofondati nella crisi iniziata nel 2008 (altrove
superata da anni), fregandosene altamente della conseguente depressione
economica, disoccupazione e macelleria sociale.
Per questo Keynes era stato
il riferimento di tutta la politica riformista cui stavano a cuore le sorti
delle classI popolari.
Poi le forze sedicenti di
“sinistra” hanno abbracciato il neoliberismo passando per il “Blairismo”
perdendo il contatto con la base e riducendosi agli zombi odierni tipo PD privi
di identità e soprattutto di utilità sociale.
Così succede che giornali
del gruppo Espresso, come il Piccolo smaccatamente filo-PD, ospitino articoli
di sfacciata propaganda di esponenti neoliberisti che diffondono frottole come
quella del “pericolo dell’ inflazione” in un (lungo) periodo che al contrario è
di “deflazione” e depressione e in cui la BCE non riesce nemmeno a raggiungere
l’ obiettivo di un’ inflazione minima al 2% che segnalerebbe una tiepida
ripresa economica.
Adombrando addirittura
rischi per la democrazia e situazioni Venezuelane, qualora fossero finalmente
applicate misure economiche keynesiane.
Ricordiamo che John Maynard
Keynes ha rivoluzionato l’economia anche in senso sociale, mettendo in secondo
piano l’equilibrio classico di lungo periodo a favore del raggiungimento della
piena occupazione e dell’avanzamento sociale, il tutto nel pieno rispetto
dell’ordine democratico messo in primo piano rispetto agli interessi dei pochi.
Possiamo ricordare che
Keynes, con la sua scelta di abbandonare il Gold Standard nel Regno Unito,
permise a Londra di sentire meno rispetto ad USA, ed alla Germania ed ali altri
paesi europei gli effetti della Grande Depressione, salvandone l’apparato
industriale che si rivelò così importante nel 1939 per la lotta al nazismo
(provocato proprio dalla pesante deflazione e diffusa disoccupazione nell'
austera Germania).
Viceversa la scuola
Neoliberista di Milton Friedman nota come “Chicago Boys” ha collaborato
apertamente col dittatore cileno Augusto Pinochet che a loro ha affidato la
politica economica che, per le devastazioni sociali che provoca, ha bisogno di
regimi in grado di reprimere le rivolte.
Chiudiamo a beneficio della
“anime belle” della Sinistra Al Caviale, che chiedono economicissimi
raccoglitori di pomodori immigrati e volenterose badanti estere, con una frase
del prof. Marco Revelli:
“I ceti popolari, operai e
abitanti delle periferie, non si sentono difesi dal PD, partito che li ha
abbandonati, oltretutto a causa dell’aver aderito al Blairismo che significa
neoliberismo ossia meccanismo per schiacciare gli operai (diritti e
salari)…..come fa adesso a recuperare i voti?”
Appunto…non ce la fa...
Però fomenta la solita
grossa e grassa disinformazione un tanto al chilo.
FAQTRIESTE invita il direttore de IL PICCOLO a trovare un
premio adeguato ad un lettore attento e pignolo come
Deganutti . Abbiamo poi evidenziato un paragrafo del
commento di Deganutti per segnalargli che IL PICCOLO è
solitario in questi commenti anche all'interno del gruppo
Espresso che negli stessi giorni ha pubblicato un lungo
articolo filo keynesiano.
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