Iniziamo a ordinare la documentazione dal giorno dei comunicati e del presidio: venerdì 1 giugno.
comunicato del CALP di GENOVA
LA VIA DELLA SETA E
LA VIA DEGLI STRACCI
Dopo lo sciopero nazionale dei portuali di 24 ore
contro l'autoproduzione e per la sicurezza che ha visto migliaia di portuali
scendere in piazza compatti, i terminalisti con la complicità delle Autorità di
Sistema portuale e il silenzio delle organizzazioni sindacali, invece che
sedersi al tavolo richiesto dalla legge per programmare l'organico dei
lavoratori, la loro formazione e il prepensionamento dei lavoratori usurati
dalla fatica, sono già tornati con una nuova provocazione senza precedenti.
Il terminalista STEINWEG – GMT ha inviato in trasferta
dalla sede nel porto di Genova a quella nel porto di Trieste 10 lavoratori per
sbarcare un paio di navi cariche di zinco e alluminio. Non solo, i lavoratori
si sono dovuti portare dietro 3 carrelli elevatori e persino 10 lamiere da
utilizzare nelle lavorazioni in stiva con i carrelli, come fossero una ditta
d'appalto chiamata da un committente straccione senza neanche i soldi per
noleggiare un carrello.
In barba alla legge che prevede che il terminalista
concessionario “possieda adeguate attrezzature tecniche ed organizzative idonee
a soddisfare le esigenze di un ciclo produttivo ed operativo a carattere
continuativo ed integrato e un organico di lavoratori rapportato al programma
di attività per cui ha avuto la concessione”. Il gruppo STEINWEG – GMT si è
giustificato dicendo che non aveva sufficienti lavoratori alle dipendenze e che
nemmeno l'impresa di appalto ex art.16 che di solito utilizza, la GST, né
l'Agenzia del lavoro portuale ex art.17 erano in grado di integrare il suo organico
perché già sature di lavoro.
Dimenticando però che solo il personale registrato e dipendente
di imprese autorizzate nel porto stesso possono lavorare nel ciclo portuale.
Insomma la multinazionale STEINWEG – GMT, leader in
Italia per la logistica dei metalli, scopre all'improvviso che non ha a Trieste
le risorse per operare legittimamente e allora che cosa si inventa: non assume
del personale come gli prescrive la legge, ma approfitta della presunta
scarsità di personale dell'appaltatore e dell'Agenzia, dovuta evidentemente
all'assenza del piano organico da parte dell'Autorità di Sistema, e sposta il
personale da Genova.
Avrebbe potuto portare le navi a Genova per rispettare
le regole, ma si sa che per i terminalisti la regola ideale è non avere regole.
Tutto sarebbe filato liscio nel silenzio dell'Autorità
di Sistema e dei Sindacati se i lavoratori portuali di Genova non avessero
denunciato questo misfatto senza precedenti: trasferire lavoratori da un porto
a un altro, a lavorare con doppi turni, avvicendandoli di settimana in
settimana, al posto dei portuali locali.
Una sorta di autoproduzione inventata dalla fantasia
imprenditoriale e criminale dei padroni che non smettono mai di pensare a come
sfruttare di più i lavoratori, che come nel caso dei marittimi costretti a
rubare il lavoro ai portuali mette i lavoratori genovesi nelle condizioni di
rubare il lavoro ai compagni triestini.
Il sogno dei terminalisti: spostare il personale come
si spostano le navi o i carrelli o i container vuoti, qualsiasi personale si
trovi disponibile.
Come piace qui a Genova al terminalista Spinelli che
vorrebbe spostare il personale tra le Rinfuse e i Traghetti e che ci sta provando,
sotto lo sguardo assente dell'Autorità di Sistema, assumendo da una parte
licenziando da un'altra e riassumendo da un'altra ancora, con contratti sempre
più precari e sfruttando i lavoratori mandati a sbarcare con il minimo di
formazione e il massimo di impiego orario.
Noi lavoratori del porto di Genova diciamo chiaramente
ai diretti e indiretti interessati che non intendiamo subire questa ennesima
provocazione.
I lavoratori genovesi devono rientrare subito da Trieste perché
STEINWEG – GMT deve assumere il personale per la sede locale come previsto dalla
legge.
BASTA CON LA LIBERALIZZAZIONE SELVAGGIA DEL LAVORO
PORTUALE
BASTA CON I TERMINALISTI STRACCIONI CHE SPECULANO SUL
LAVORO
BASTA CON LA COMPLICITÀ DELLE AUTORITÀ DI SISTEMA
PORTUALE
SVEGLIA SINDACATO CHE ALTRIMENTI FACCIAMO DA SOLI
SIAMO PORTUALI NON MERCENARI
“SVEGLIA MULO CHE TI FANNO IL CULO”
CALP COLLETTIVO AUTONOMO LAVORATORI PORTUALI DI GENOVA
1 GIUGNO 2018
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