venerdì 8 giugno 2018

DOCUMENTAZIONE RACCOLTA DA FAQTRIESTE SUL CASO GMT ADRIATERMINAL


Iniziamo a ordinare la documentazione dal giorno dei comunicati e del presidio: venerdì 1 giugno.


comunicato del CALP di GENOVA







LA VIA DELLA SETA E 
                      LA VIA DEGLI STRACCI

Dopo lo sciopero nazionale dei portuali di 24 ore contro l'autoproduzione e per la sicurezza che ha visto migliaia di portuali scendere in piazza compatti, i terminalisti con la complicità delle Autorità di Sistema portuale e il silenzio delle organizzazioni sindacali, invece che sedersi al tavolo richiesto dalla legge per programmare l'organico dei lavoratori, la loro formazione e il prepensionamento dei lavoratori usurati dalla fatica, sono già tornati con una nuova provocazione senza precedenti.

Il terminalista STEINWEG – GMT ha inviato in trasferta dalla sede nel porto di Genova a quella nel porto di Trieste 10 lavoratori per sbarcare un paio di navi cariche di zinco e alluminio. Non solo, i lavoratori si sono dovuti portare dietro 3 carrelli elevatori e persino 10 lamiere da utilizzare nelle lavorazioni in stiva con i carrelli, come fossero una ditta d'appalto chiamata da un committente straccione senza neanche i soldi per noleggiare un carrello.




In barba alla legge che prevede che il terminalista concessionario “possieda adeguate attrezzature tecniche ed organizzative idonee a soddisfare le esigenze di un ciclo produttivo ed operativo a carattere continuativo ed integrato e un organico di lavoratori rapportato al programma di attività per cui ha avuto la concessione”. Il gruppo STEINWEG – GMT si è giustificato dicendo che non aveva sufficienti lavoratori alle dipendenze e che nemmeno l'impresa di appalto ex art.16 che di solito utilizza, la GST, né l'Agenzia del lavoro portuale ex art.17 erano in grado di integrare il suo organico perché già sature di lavoro.

Dimenticando però che solo il personale registrato e dipendente di imprese autorizzate nel porto stesso possono lavorare nel ciclo portuale.

Insomma la multinazionale STEINWEG – GMT, leader in Italia per la logistica dei metalli, scopre all'improvviso che non ha a Trieste le risorse per operare legittimamente e allora che cosa si inventa: non assume del personale come gli prescrive la legge, ma approfitta della presunta scarsità di personale dell'appaltatore e dell'Agenzia, dovuta evidentemente all'assenza del piano organico da parte dell'Autorità di Sistema, e sposta il personale da Genova.

Avrebbe potuto portare le navi a Genova per rispettare le regole, ma si sa che per i terminalisti la regola ideale è non avere regole.

Tutto sarebbe filato liscio nel silenzio dell'Autorità di Sistema e dei Sindacati se i lavoratori portuali di Genova non avessero denunciato questo misfatto senza precedenti: trasferire lavoratori da un porto a un altro, a lavorare con doppi turni, avvicendandoli di settimana in settimana, al posto dei portuali locali.

Una sorta di autoproduzione inventata dalla fantasia imprenditoriale e criminale dei padroni che non smettono mai di pensare a come sfruttare di più i lavoratori, che come nel caso dei marittimi costretti a rubare il lavoro ai portuali mette i lavoratori genovesi nelle condizioni di rubare il lavoro ai compagni triestini.

Il sogno dei terminalisti: spostare il personale come si spostano le navi o i carrelli o i container vuoti, qualsiasi personale si trovi disponibile.

Come piace qui a Genova al terminalista Spinelli che vorrebbe spostare il personale tra le Rinfuse e i Traghetti e che ci sta provando, sotto lo sguardo assente dell'Autorità di Sistema, assumendo da una parte licenziando da un'altra e riassumendo da un'altra ancora, con contratti sempre più precari e sfruttando i lavoratori mandati a sbarcare con il minimo di formazione e il massimo di impiego orario.

Noi lavoratori del porto di Genova diciamo chiaramente ai diretti e indiretti interessati che non intendiamo subire questa ennesima provocazione. 

I lavoratori genovesi devono rientrare subito da Trieste perché STEINWEG – GMT deve assumere il personale per la sede locale come previsto dalla legge.

BASTA CON LA LIBERALIZZAZIONE SELVAGGIA DEL LAVORO PORTUALE

BASTA CON I TERMINALISTI STRACCIONI CHE SPECULANO SUL LAVORO

BASTA CON LA COMPLICITÀ DELLE AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE

SVEGLIA SINDACATO CHE ALTRIMENTI FACCIAMO DA SOLI
SIAMO PORTUALI NON MERCENARI

“SVEGLIA MULO CHE TI FANNO IL CULO”

CALP COLLETTIVO AUTONOMO LAVORATORI PORTUALI DI GENOVA


1 GIUGNO 2018







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