FAQTRIESTE Qualche volta
passano dei mesi ma poi arriva la telefonata dal Coordinamento Lavoratori
Portuali Trieste.
“ Guarda che la prossima settimana facciamo una assemblea,
perché non passate ad ascoltare ? “ “ Questo sabato la presidente della Regione
FVG, in campagna elettorale, incontrerà i lavoratori portuali. Noi ci saremo,
venite a fare un video ? “
E noi di FaqTrieste siamo discretamente presenti per
documentare le iniziative, i ragionamenti e l’attività di questo particolare “coordinamento“. Negli scorsi anni quando tutti accusavano questi portuali di essere
venditori di fumo e malati di utopie siamo stati i primi a segnalare che erano
il sindacato con più tessere nel porto di Trieste. Sarà per questa nostra
abitudine a dire le cose come stanno, fatto sta che poi la telefonata arriva e
noi si va a raccogliere video, dichiarazioni e interviste.
Questa volta vi proponiamo gli appunti che abbiamo
preso in una lunga chiacchierata con Stefano Puzzer del CLPT sugli appuntamenti
dei prossimi mesi.
Si tratta di argomenti sui quali il CLPT farà delle
iniziative e specificherà al meglio le proposte e i ragionamenti. Noi abbiamo
fatto un incontro a ruota libera e abbiamo parlato un po’ di tutto.
Se ci sono
errori o frasi da precisare sono solo colpa nostra e del fatto che è stata una
chiacchierata rilassata. Sarà poi l’attività e l’iniziativa del CLPT a
formalizzare e ufficializzare i vari temi.
STEFANO Vi ho telefonato per
anticiparvi alcune iniziative che abbiamo in cantiere come CLPT e che sono il
risultato della discussione del direttivo del 7 marzo scorso.
FAQTRIESTE Chi sono i
componenti del direttivo ?
STEFANO Abbiamo messo assieme
dodici portuali che rappresentano al meglio i vari settori presenti all’interno
del porto.
FAQTRIESTE E sono loro a fare
l’attività sindacale ?
STEFANO In questo momento funziona
così. Come sai il CLPT è federato alla Unione Sindacale di Base, abbiamo fatto
corsi per RSA - rappresentanti sindacali
aziendali – e la struttura di supporto sindacale ai lavoratori ha ingranato
bene e funziona. Visto che l’attività
quotidiana di tutela sindacale dei lavoratori sta crescendo in quantità e
qualità si stanno liberando energie e tempo che permetteranno al CLPT di occuparsi sempre meglio dell’impianto
generale e delle rivendicazioni che gli appartengono.
Le rivendicazioni del CLPT
sono legate a stretto filo con l’Allegato VIII e con il particolare regime del
porto franco internazionale di Trieste definito dai decreti attuativi. E’ su
questo terreno e su questa specificità che si muove il CLPT.
Abbiamo deciso di
convocare una assemblea generale entro la fine del mese di marzo. All’ordine
del giorno abbiamo messo come primo punto la detassazione fiscale.
FAQTRIESTE Spiega di cosa si
tratta per cominciare.
STEFANO Oggi esiste una
detassazione fiscale che ci fa pagare una tassa pari al 10% su premi ed
incentivi al posto della aliquota del 27% che paghiamo sul resto della
retribuzione. Questa riduzione del 17% della tassazione riguarda le voci premi
ed incentivi della busta paga fino ad una quota di 4000 euro annuali. Superata
la soglia dei 4000 euro si torna ad una tassazione pari al 27%. Noi proponiamo
che visto il regime particolare riconosciuto dai Decreti Attuativi al Porto di
Trieste questa detassazione venga applicata all’importo lordo delle nostre
buste paga.
In questo modo anche i
lavoratori portuali vedrebbero i vantaggi concreti del regime i Porto Franco
applicato al porto di Trieste. Ci sono convegni, incontri e stand da Vienna a
Udine e Pordenone, dalla Cina agli USA per spiegare e illustrare i vantaggi del
Porto Franco Internazionale di Trieste per terminalisti, spedizionieri,
armatori, agenti marittimi ….. una parte dei vantaggi è giusto che venga
riconosciuta ai portuali.
FAQTRIESTE Non è una
richiesta da poco, si tratta di una rivendicazione impegnativa. Come pensate di
muovervi ? Per cominciare la spiegherete meglio di come riusciamo a farlo noi
in questa intervista ( qualsiasi errore o citazione fuori posto in questa
intervista è colpa di FaqTrieste )
STEFANO Abbiamo individuato un
bacino di riferimento di 400 lavoratori. A questi lavoratori proponiamo una
consultazione interna, un referendum tra noi per sottoscrivere la richiesta di
detassazione per arrivare all’obiettivo del 10% di tassa sulla paga lorda. Non
si tratta di un referendum che serve a decidere qualcosa per cui servirebbe la
metà più uno dei votanti per vincere. A noi serve una base di partenza per
iniziare la rivendicazione con il piede giusto e ben sicuro, un appiglio saldo
come quando devi arrampicare in montagna. Chiamatelo referendum, sottoscrizione
o consultazione, chiamatelo come volete. Noi ci siamo posti l’obiettivo di
raccogliere ¾ di adesioni alla nostra richiesta, partiamo quindi dal voler
raccogliere nelle prime settimane di aprile almeno 300 sottoscrizioni alla
richiesta di detassazione.
FAQTRIESTE Questo sarà il
punto centrale dell’assemblea generale. Quali altri argomenti avete affrontato
in direttivo ?
STEFANO Decisioni su altre
questioni non sono state prese ma ci si confronta e si parla. Anche noi
leggiamo i giornali ed abbiamo letto i nuovi annunci sul Porto Vecchio. Credo
che su questo tema avremo da dire la nostra quando i tempi saranno maturi. Per
il momento ci sono annunci , e altri annunci. Per noi andrebbero bene tutte
quelle iniziative legate al mare per quanto riguarda il retroporto. Evitare di
snaturare la zona. Le banchine restino per il lavoro portuale. Museo del mare,
aquario, off- shore finanziario sono proposte da valutare. Nessuna valutazione
o possibilità per residenze, alberghi, per la speculazione edilizia insomma.
Avete presente il movimento NO TAV, qualcosa di simile per il Porto vecchio nel
caso che ….
In gennaio doveva
chiudersi la questione delle cooperative, ma ci rendiamo conto che è un
percorso impegnativo e faticoso. Emergono sempre fatti nuovi ogni volta che chi
di dovere va a fare verifiche e controlli. Ma la situazione si sblocca e si
risolve anche con un po’ di pazienza.
FAQTRIESTE Per fare un po’ di
storia voi siete comunque riusciti ad ottenere risultati dove anni di impegno
non avevano sortito effetto. Obiettivi come la difesa e l’allargamento
dell’art. 17 o la simile rivendicazione del Pool di manodopera hanno da sempre
trovato molte resistenze e contrarietà. Perché e come la situazione è cambiata
?
STEFANO Ho sempre sostenuto che si
possono perdere battaglie anche giustissime se non sono inserite nel contesto
giusto. Tra chi investe, tra gli imprenditori quindi e chi lavora esiste un rapporto
reciproco. Gli uni non esistono senza gli altri. Le situazioni e le
rivendicazioni sono il risultato di questo rapporto che è condizionato da molti
fattori. Non è mai merito o demerito di una parte sola.
Provo a spiegartelo con le
portacontainer più grandi che stanno utilizzando. Se prima un terminalista
aveva un picco di lavoro che richiedeva di affiancare i suoi dipendenti con
quelli dell’art. 17 ( la vecchia Compagnia ) e i numeri erano di qualche decina
di lavoratori ora con le navi più grandi i numeri cambiano. Con le mega
portacontainer il picco di lavoro è più alto e i tempi devono rimanere stretti
perché la nave ferma in banchina costa. Il numero dei lavoratori necessari
aumenta quanto più è grande la nave e tutto questo ha un costo.
Questa flessibilità ha un
costo e diventa interessante anche per il terminalista avere una Agenzia del
Lavoro Portuale Trieste che funzioni e sia in grado di garantire picchi.
Ovviamente da parte sua il terminalista è più disponibile, è nel suo interesse,
a garantire degli avviamenti al lavoro fissi mensili che permettano alla
Agenzia di operare.
Questo non è l’unico
esempio che potrei farti ma ci sono diversi interessi che coincidono. Il numero
dei lavoratori della Agenzia del Lavoro deve essere, te lo dico in breve,
autorizzato dal Ministero e avere in garanzia un tot di avviamenti garantiti al
lavoro. Noi siamo impegnati a cercare di bypassare la procedura attuale che
vuole un passaggio obbligato per INTEMPO prima che il lavoratore entri
all’Agenzia del Lavoro. Ma su questo obiettivo l’interesse non è solo nostro.
Passaggio diretto alla Compagnia Unica ( ops all’Agenzia del Lavoro ).
Come ultimo punto, ma non
per questo meno importante ti posso dire che è anche una questione di nome, in
questo caso i nomi sono due D’Agostino e Sommariva. A buon intenditor poche
parole.
FAQTRIESTE Trieste è un hub
per i traghetti dalla Turchia, ora anche MSC ha aperto due linee settimanali.
In questo caso gli attracchi sono alla base del Molo VII dove MSC è socio ( (
di maggioranza ?) al 50% . Ricadute ?
STEFANO Riparto dai nomi che ho
fatto prima. In porto c’è lavoro, si vedono facce nuove, c’è un incremento
indiscutibile. Tutto ciò è un bene ma dobbiamo stare con gli occhi aperti. Come
ti dicevo siamo impegnati sulla regolamentazione / abolizione delle cooperative
art. 16 in porto. Ora arrivo ai traghetti turchi di MSC. Chi ci lavorerà ?
Escono dalla porta e rientrano dalla finestra. Ci lavoreranno quelli della
Compagnia Portuale di Monfalcone ?
Ma vedi che i nomi sono importanti. La Compagnia
Unica di Monfalcone non è altro che un art.16 di una società di Maneschi,
l’altro socio del Molo VII.
Non può essere questa la
soluzione.
FAQTRIESTE Ma se il porto di
Monfalcone è destinato a entrare nell’Autorità di Sistema Portuale Adriatico
Orientale ? Non è inevitabile questa sinergia ?
STEFANO Ti regalo alcuni spunti
che noi abbiamo molto chiari senza che ci perdiamo troppo tempo e magari
riprendiamo l’argomento ad una prossima volta.
Noi portuali siamo
abituati agli annunci e sappiamo che ognuno è libero di dire quello che vuole,
senza offendere , ovvio.
Chiunque ha un problema
nel Porto di Monfalcone oggi deve rivolgersi alla Capitaneria di Porto e non al
presidente dell’ADSP MAO.
L’Autorità di Sistema di
Trieste ha un a sua specialità che la distingue da tutti gli altri porti e
anche da quello di Monfalcone ( sicuramente unico porto europeo, se non
mondiale con queste caratteristiche – come più volte affermato dallo stesso
Presidente dell’ADSP )
E per finire te la faccio
io una domanda. Non sarebbe più interessante una Autorità di Sistema con il
porto di Koper ?
Facciamo così, cominciamo a costruire un sistema con Trieste e
Luka Koper e poi andremo a cercare un nome adatto.
FAQTRIESTE Durante le due ore in cui abbiamo parlato a casa di
Stefano siamo stati interrotti molte volte dal cellulare. Erano colleghi di
lavoro con i quali fissava appuntamenti per parlare, risolvere , capire. Ha
ricevuto anche una telefonata dove una ditta ammetteva l’errore o la colpa e
gli comunicava che aveva versato la paga mensile al portuale che lui sapeva.
Il porto lavora a ciclo
continuo 24h e lo stesso fanno quelli del CLPT. Mi ha promesso che mi avrebbe
mandato per pubblicare sul blog il volantino che convoca la assemblea generale
di marzo. Qualche aneddoto che mi ha raccontato lo tengo per me e la prossima
volta gli ho chiesto se andiamo a conoscere quelli del sindacato gruisti di
Luka Koper.
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