mercoledì 11 ottobre 2017

COMPRENDERE ALCUNI FATTI DEL TEMPO TRASCORSO PER GUARDARE AVANTI

Monfalcone dice addio al Superporto
Unicredit punta su Capodistria


Monfalcone sembra ormai fuori dai progetti Unicredit. 

Tre le ipotesi in campo: un porto da due milioni di teu Capodistria-Trieste, il megaterminal off shore a Venezia o il ritiro di Unicredit-Maersk


TRIESTE L'incontro programmato per fine settimana a Lubiana tra i vertici di Unicredit e i ministri della Repubblica di Slovenia celebrerà con buona probabilità il funerale del superporto Trieste-Monfalcone. Il gruppo bancario, anche se la decisione non è stata ufficializzata, starebbe prendendo un indirizzo che cova da settimane: puntare su Capodistria visti i veti incrociati, le lungaggini burocratiche e le litigiosità politiche che ingabbiano i porti italiani da decenni.

NOTA DI FAQTRIESTE : L'articolo su cui mettiamo queste nostre brevi note è stato pubblicato sul quotidiano locale nel 2011 e condensa il dibattito di quel periodo come veniva presentato anche a livello nazionale. E' esatta la lettura per cui il progetto chiude con l'incontro di lubiana il progetto del Superporto Unicredit. Sicuramente non è nel confronto tra Unicredit e il Governo sloveno la decisione finale sul progetto. 

Va sicuramente ricordata la relazione in consiglio comunale dell'allora Presidente dell'Autorità Portuale di Trieste Boniciolli che con una puntuale relazione critica affossa il progetto sotto lo sguardo attento dell'allora sindaco Dipiazza. Sindaco e presidente dell'APT portarono a conclusione il Piano Regolatore del Porto di Trieste. Il video della relazione di Claudio Boniciolli lo trovate nei materiali del nostro blog. CLICCA QUI 
Del futuro del raddoppio della linea ferroviaria Divaca - Koper abbiamo seguito gli sviluppi fino all'ultimo referendum sull'argomento e non ha seguito la via indicata nell'articolo.
IL PICCOLO Dopo l'apparizione anche del progetto concorrenziale di Venezia, che presuppone un forte afflusso di capitali pubblici, si è palesata dapprima l'irritazione dei porti liguri e poi la vera e propria sollevazione dei porti del Sud, Gioia Tauro in testa. Il quartier generale di Maersk, primo vettore al mondo per traffico container, posizionato a Monfalcone e Trieste, dove far affluire rispettivamente 3 milioni e un milione di teu all'anno, avrebbe significato la morte di Gioia Tauro e di Taranto e della loro stessa funzione di scali di transhipment (dove i contenitori passano dalle meganavi ai feeder).
NOTA DI FAQTRIESTE : Entra in scena il porto off-shore di Venezia e giustamente entra in scena con la caratteristica di eccezionali investimenti pubblici. Entra in scena e ci rimane per una decina d'anni tra Via della seta e lo scandalo del Mose. L'off-shore esce di scena solo con la riforma dei porti targata Delrio.
Per quanto riguarda gli scali di Taranto e di Gioia Tauro per comprendere le relative crisi riassumendo brevemente non possono essere in alcun modo addebitate ad un aumento dei volumi di traffico che Maersk avrebbe spostato sull'Alto Adriatico.
IL PICCOLO Il fatto che in quasi due anni (dal momento del primo annuncio del progetto di superporto) in quest'area non si sia mossa foglia e appaia lontana la stessa indispensabile intesa Stato-Regione avrebbe irritato Unicredit, ma più ancora Maersk inducendole a un cambio di rotta. Viste le premesse, i tempi per la creazione della megabanchina di Portorosega con i dragaggi e gli aggiustamenti alla rete ferroviaria, appaiono oggi elefantiaci e inadeguati. 
Tutto può procedere più rapidamente a Capodistria dove gli spazi però sono nettamente inferiori. Ma qui emerge come Trieste abbia più fortuna che giudizio perché in qualche modo rientrerebbe comunque nell'operazione. Dal superporto Monfalcone-Trieste si passerebbe al porto Capodistria-Trieste.
NOTA DI FAQTRIESTE : Questo paragrafo risulta abbastanza di fanta-logistica riletto a sette anni di distanza. Non c'è stato il raddoppio della linea ferroviaria Divaca - Koper e il molo III di Luka Koper è ancora un progetto al di la da venire.
IL PICCOLO E' manifesto l'interesse di Unicredit a finanziare il raddoppio della linea ferroviaria Capodistria-Divaccia. Ora però, secondo i rumors, in partnership con Banca Intesa sarebbe interessata anche a intervenire nella realizzazione del Molo Terzo, secondo terminal container capodistriano che passerebbe in gestione alla società da creare assieme a Maersk, mentre Luka Koper non sarebbe intenzionata a cedere l'attuale Molo Primo. Il Molo Terzo movimenterebbe un milione di teu, un volume piuttosto basso che dunque potrebbe e dovrebbe essere raddoppiato a Trieste.
Un altro milione di teu dunque verrebbe dal Molo Settimo allungato. Ma qui la concessione è della To Delta di Pierluigi Maneschi. Starebbero di conseguenza partendo le trattative per l'acquisto della concessione. Potrà anche darsi però che Maneschi non voglia saperne di vendere, ma sarebbe pronta la soluzione alternativa: la famosa Piattaforma logistica tra lo Scalo Legnami e la Ferriera potrebbe venir destinata ai container anziché alle merci varie.

NOTA DI FAQTRIESTE : Siamo stati proprio noi di FAQTRIESTE a pubblicare la notizia dell'acquisto da parte di MSC della metà delle quote del Molo VII CLICCA QUI ed era il settembre del 2015.
Se veniamo ai nostri giorni c'è stato un incremento delle movimentazioni del MOLO VII e per niente in alternativa alla Piattaforma Logistica i cui lavori invece procedono celermente.
IL PICCOLO In cambio dell'intervento delle banche italiane, Capodistria acconsentirebbe a che il collegamento ferroviario con il porto di Trieste non sia riservato soltanto alle merci come voleva il governo di Lubiana, ma riguardi anche le merci.
NOTA DI FAQTRIESTE : Queste note ci sembrano utili per comprendere che cosa sarebbe successo se in qualche modo il progetto del superporto Unicredit fosse andato in porto? 
Sarebbe stata una opportunità o uno dei soliti progetti senza ne capo ne coda ? Quei progetti che mirano solo ad ottenere cospicui finanziamenti pubblici o in subordine, come usano dire gli avvocati, incassare almeno i soldi della progettazione ?
Non ci sembra inutile questo esercizio di memoria ancora più interessante se poi si riesce ad abbinare i nomi degli esperti dell'epoca favorevoli o contrari ! Ma questo forse lo faremo in un altro post. Per ora guardiamo avanti cercando di non rifare errori passati e di alimentare i nostri ragionamenti con fanta-logistica.






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