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Se l’Arpa,
da un lato, dopo aver sentito i referenti dello stabilimento siderurgico ha
comunicato che si è trattato di una “canalizzazione del vento caldo con
sovrappressione in altoforno che ha determinato l’apertura dei bleeders
provocando uno scoppio ed emissione di fumi”; c’è anche la specifica nota
formale inviata a questa amministrazione da parte dei Vigili del Fuoco di
Trieste che sono intervenuti nello stabilimento a seguito della segnalazione
della Polizia Locale allertata dai cittadini residenti a Servola, la quale
indica che “si rende necessaria una approfondita verifica statica e di
funzionalità da parte di tecnico qualificato, della parte di impianto coinvolta
nell’evento, e tutte le opere di assicurazione e ripristino che il caso richiede.
Entro
quindici giorni vogliamo una relazione da parte del tecnico abilitato che
attesti l’avvenuta esecuzione di quanto richiesto. Inoltre il Comune avverte
che, per quanto riguarda gli aspetti ambientali ed in particolare per quanto
attiene all’AIA, la cui competenza è della Regione #FVG, si mette in evidenza
che l’esecuzione di quanto disposto sarà accertata da questo Comune, mediante
apposita verifica da effettuarsi da Arpa e Azienda sanitaria nell’ambito delle
rispettive competenze.
Il Comune
di Trieste grazie all’impegno degli uffici, all’attenzione dell’assessore Luisa
Polli, alle capacità specifiche del nostro consulente prof. Pierluigi Barbieri
e con l’importante aiuto dei cittadini che compongono il tavolo di lavoro sta
portando avanti una intesa attività di controllo a tutela della salute pubblica
e dell’ambiente e di verifica del rispetto dell’accordo di programma e
dell’’AIA. Gli importanti elementi nuovi prodotti sino ad oggi, in forza dei
quali è stata già richiesta la revisione dell’AIA, ma che la Regione non ha
concesso, li stiamo trasferendo anche alla Procura della Repubblica ed alla
Corte dei Conti. Come più volte detto l’area a caldo della Ferriera non è
compatibile con la salute della popolazione e non rappresenta il futuro industriale
ed economico sia per la città che per la proprietà. Ritengo opportuno un
confronto tra me ed il Cavalier Arvedi per decidere assieme la chiusura
dell’area a caldo e sviluppare, con l’appoggio di questa amministrazione,
un’industria pulita e compatibile con l’ambiente rappresentata dal laminatoi e
logistica. I canali per questo incontro sono stati già avviati.
Il rifiuto
della Regione FVG, peraltro inaspettato dato che si dice attenta alla salute
pubblica, alla richiesta più che motivata di revisione dell’AIA, non ha fermato
l’attività di questa amministrazione comunale – aggiunge l’assessore
all’Ambiente Luisa Polli -che è determinata nella sua azione di tutela della
salute pubblica e dell’ambiente.
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