E' sempre più vero che nella globalizzazione le ripercussioni e gli effetti si determinano anche in situazioni geograficamente distanti. Il fallimento della Hanjin non riguarda la Corea del Sud, non è delimitato a quell'area e nemmeno al settore stretto del trasporto marittimo.
Vi segnaliamo questi due articoli del Meditelegraph che aiutano a capire il clima e le preoccupazioni legate al fallimento. Per capire come si allargano
gli effetti e le ricadute tenete presente che al nostro blog sono giunte diverse segnalazioni e richieste di approfondimento sul fallimento della Hanjin. Abbiamo già raccolto notizie di licenziamenti individuali legati a questa vicenda. Abbiamo raccolto curiosità e richieste di ulteriori notizie da nostri lettori legati professionalmente alle attività della Wartsila Trieste che con i suoi motori è strettamente legata all'andamento del mercato delle costruzioni navali. Alle preoccupazioni degli spedizionieri e degli altri operatori portuali sulla merce ancora imbarcata sulle navi della Hanjin segnalate nell'articolo del Meditelegraph aggiungiamo un estratto di una lettera agli associati che rende bene la materia del contendere e il comportamento della compagnia in fallimento.HANJIN ITALY, PRIMO INCONTRO CON I SINDACATI
HANJIN, 14 MILIARDI DI MERCE ANCORA DA SBARCARE
CHE COSA STA SUCCEDENDO LO SI CAPISCE BENE DA QUESTO STRALCIO ESTRATTO DA UNA LETTERA AI SOCI DI UNA ASSOCIAZIONE DI SPEDIZIONIERI
" Nel frattempo rammentiamo il fatto che non consegnare la merce ai legittimi ricevitori, se non dietro pagamento di somme non dovute o di garanzie non previste contrattualmente, costituisce senza dubbio un comportamento illeggittimo di chi lo pone in essere e si consiglia pertanto, anche volendo ritirare la propria merce a queste condizioni, di dichiarare che si paga solo perchè costretti, con riserva di far seguire azioni a tutela dei diritti propri e della merce che si rappresenta."
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