FILT - CGIL FIT
– CISL – RETI UILTRASPORTI UGL MARE
SEGRETERIE
TERRITORIALI
COMUNICATO STAMPA
Le Segreterie territoriali della
Filt-Cgil, della Fit-Cisl-Reti, della Uiltrasporti e della Ugl Mare, valutano
di estrema rilevanza e importanza il “Provvedimento del Commissario
Straordinario del Porto di Trieste” Zeno D’Agostino, che di fatto certifica e
consolida ulteriormente una nuova modalità, iniziata sei mesi fa, nel affrontare
le tematiche riguardanti i diritti dei lavoratori portuali, basata
principalmente sul reciproco rispetto e sulla fiducia tra le Organizzazioni
Sindacali di categoria e la dirigenza dell’Autorità Portuale di Trieste, ma
soprattutto con l’intento di trovare le
soluzioni più idonee e condivise.
Considerazione che in una situazione normale dovrebbe essere scontata,
ma che nello scenario della scalo triestino,in una realtà dove regna il “NON SE POL”,
ovvero il “NON
SE VOL”, rappresenta una
straordinaria opportunità, le Segreterie provinciali intendono cogliere in
tutti i suoi aspetti. Troppi anni si sono persi nel non
affrontare realmente le molteplici questioni che riguardano lo sviluppo e il rilancio INTERNAZIONALE del NOSTRO PORTO e per fortuna, in questi primi sei mesi in cui il Porto è gestito dal Commissario e dal Segretario Generale Mario Sommariva, si sono, a nostro avviso, susseguite tutta una serie di scelte, che hanno portato alla definizione di problemi che si trascinavano da tempo e sembravano addirittura irrisolvibili.
affrontare realmente le molteplici questioni che riguardano lo sviluppo e il rilancio INTERNAZIONALE del NOSTRO PORTO e per fortuna, in questi primi sei mesi in cui il Porto è gestito dal Commissario e dal Segretario Generale Mario Sommariva, si sono, a nostro avviso, susseguite tutta una serie di scelte, che hanno portato alla definizione di problemi che si trascinavano da tempo e sembravano addirittura irrisolvibili.
Oggi, dopo la firma posta in calce al “Provvedimento” anche dal Prefetto
di Trieste Maria Adelaide Garufi, (alla quale va dato atto del impegno profuso
anche in questi giorni per far dialogare le parti e trovare le soluzioni) viene
sancito un percorso, che entro il 15 di novembre, coinvolgendo in modo attivo e
da protagonisti i sindacati, darà una svolta, da noi più volte auspicata, nella
gestione del mercato del lavoro e per la disciplina delle operazioni e dei
servizi portuali, all’interno delle mura portuali.
Questo risultato è frutto anche del confronto, che le organizzazioni
sindacali di categoria e confederali di CGIL, CISL, UIL e UGL, hanno avviato
immediatamente dall’insediamento della nuova dirigenza dell’APT e che ha
trovato concretezza con la sottoscrizione di Protocolli di relazioni sindacali
del 4 e 11 agosto scorsi, nei quali venivano anticipate gran parte degli impegni
successivamente inseriti nel citato “Provvedimento”.
Le Segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl-Reti, Uiltrasporti e
Ugl Mare, riconfermano il proprio impegno nel sostenere le rivendicazioni delle
lavoratrici e dei lavoratori del Porto di Trieste, riguardanti il rispetto
della propria dignità e dei propri diritti, come del resto fatto negli anni
passati. Anni nei quali non solo è stato “complicato” il confronto con la
dirigenza dell’APT, ma anni nei quali, va rimarcato anche il comportamento di
alcune Imprese portuali, che con un atteggiamento di “scarsa propensione al
dialogo e con la quasi totale indisponibilità “ a dare concrete risposte alle
giuste rivendicazioni della lavoratici e dei lavoratori, hanno contribuito ad
aumentare le tensioni e la conflittualità. La disponibilità dell’Autorità ad
aprire tavoli di mediazione presso la propria sede è indubbiamente, tra le
varie cose un passaggio importante e innovativo rispetto al passato.
Altresì viene valutata di estrema importanza, anche la riunione, che
questa mattina si è tenuta presso la Prefettura di Trieste, nella quale si è
comunemente ( Istituzioni, associazioni datoriali e organizzazioni
sindacali) deciso di rivedere, non solo
aggiornando, ma in particolare implementando, i contenuti del “Protocollo d’intesa
per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell’ambito
portuale” risalente al 2008,
sottoscritto dopo un gravissimo infortuno, costato lesioni invalidanti permanenti
a un lavoratore portuale. Si è concordato un percorso, stabilendo modalità e
tempi entro i quali ridefinire il Protocollo, attraverso il contributo di tutti
i soggetti operanti nell’ambito portuale, compreso quello degli attuali RLS di
Sito, che in questi anni hanno contribuito alla diffusione di quella cultura
sulla salvaguardia della salute e della sicurezza in una realtà complicata e
difficile con quella portuale.
Per le Segreterie Provinciali
Renato Kneipp Giulio Germani
Marco Rebez Edoardo Folla
Trieste, 28 agosto 2015
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