lunedì 31 agosto 2015

SCIOPERO PORTO 26 AGOSTO 2015 - COMUNICATO CGIL CIL UIL UGL

FILT - CGIL     FIT – CISL – RETI    UILTRASPORTI    UGL MARE
                          SEGRETERIE TERRITORIALI
                          COMUNICATO        STAMPA       


                           Le Segreterie territoriali della Filt-Cgil, della Fit-Cisl-Reti, della Uiltrasporti e della Ugl Mare, valutano di estrema rilevanza e importanza il “Provvedimento del Commissario Straordinario del Porto di Trieste” Zeno D’Agostino, che di fatto certifica e consolida ulteriormente una nuova modalità, iniziata sei mesi fa, nel affrontare le tematiche riguardanti i diritti dei lavoratori portuali, basata principalmente sul reciproco rispetto e sulla fiducia tra le Organizzazioni Sindacali di categoria e la dirigenza dell’Autorità Portuale di Trieste, ma soprattutto con l’intento di trovare  le soluzioni più idonee e condivise.

                           Considerazione che in una situazione normale dovrebbe essere scontata, ma che nello scenario della scalo triestino,in una realtà dove regna il “NON SE POL”, ovvero il “NON SE VOL”, rappresenta una straordinaria opportunità, le Segreterie provinciali intendono cogliere in tutti i suoi aspetti. Troppi anni si sono persi nel non


affrontare realmente le molteplici questioni che riguardano lo sviluppo e il rilancio INTERNAZIONALE del NOSTRO PORTO e per fortuna, in questi primi sei mesi in cui il Porto è gestito dal Commissario e dal Segretario Generale Mario Sommariva, si sono, a nostro avviso, susseguite tutta una serie di scelte, che hanno portato alla definizione di problemi che si trascinavano da tempo e sembravano addirittura irrisolvibili.

                           Oggi, dopo la firma posta in calce al “Provvedimento” anche dal Prefetto di Trieste Maria Adelaide Garufi, (alla quale va dato atto del impegno profuso anche in questi giorni per far dialogare le parti e trovare le soluzioni) viene sancito un percorso, che entro il 15 di novembre, coinvolgendo in modo attivo e da protagonisti i sindacati, darà una svolta, da noi più volte auspicata, nella gestione del mercato del lavoro e per la disciplina delle operazioni e dei servizi portuali, all’interno delle mura portuali.

                            Questo risultato è frutto anche del confronto, che le organizzazioni sindacali di categoria e confederali di CGIL, CISL, UIL e UGL, hanno avviato immediatamente dall’insediamento della nuova dirigenza dell’APT e che ha trovato concretezza con la sottoscrizione di Protocolli di relazioni sindacali del 4 e 11 agosto scorsi, nei quali venivano anticipate gran parte degli impegni successivamente inseriti nel citato “Provvedimento”.

                             Le Segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl-Reti, Uiltrasporti e Ugl Mare, riconfermano il proprio impegno nel sostenere le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori del Porto di Trieste, riguardanti il rispetto della propria dignità e dei propri diritti, come del resto fatto negli anni passati. Anni nei quali non solo è stato “complicato” il confronto con la dirigenza dell’APT, ma anni nei quali, va rimarcato anche il comportamento di alcune Imprese portuali, che con un atteggiamento di “scarsa propensione al dialogo e con la quasi totale indisponibilità “ a dare concrete risposte alle giuste rivendicazioni della lavoratici e dei lavoratori, hanno contribuito ad aumentare le tensioni e la conflittualità. La disponibilità dell’Autorità ad aprire tavoli di mediazione presso la propria sede è indubbiamente, tra le varie cose un passaggio importante e innovativo rispetto al passato.

                             Altresì viene valutata di estrema importanza, anche la riunione, che questa mattina si è tenuta presso la Prefettura di Trieste, nella quale si è comunemente ( Istituzioni, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali)  deciso di rivedere, non solo aggiornando, ma in particolare implementando, i contenuti del “Protocollo d’intesa per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell’ambito portuale”  risalente al 2008, sottoscritto dopo un gravissimo infortuno, costato lesioni invalidanti permanenti a un lavoratore portuale. Si è concordato un percorso, stabilendo modalità e tempi entro i quali ridefinire il Protocollo, attraverso il contributo di tutti i soggetti operanti nell’ambito portuale, compreso quello degli attuali RLS di Sito, che in questi anni hanno contribuito alla diffusione di quella cultura sulla salvaguardia della salute e della sicurezza in una realtà complicata e difficile con quella portuale.


                                                       Per le Segreterie Provinciali

                              Renato Kneipp Giulio Germani  Marco Rebez  Edoardo Folla 


Trieste, 28 agosto 2015 

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