mercoledì 4 marzo 2015

I PORTUALI DI TRIESTE SCRIVONO CHE .....

Comunicato stampa in risposta all’articolo apparso in data 03.03.2015 dal titolo “Cinquanta portuali a rischio per una lite sui giubbotti” a firma Silvio Maranzana.
In data odierna i vari componenti del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste Daniele Bisiacchi e Edi Jurissevich (Delta Uno), Davide Alessio (Minerva), Stefano Badodi (TMT), Diego Sega (Adriafer) e Stefano Puzzer (Ex TMT ed attuale Presidente del Clpt) tendono a precisare che il seguente comunicato vuole essere una precisazione in merito al suddetto articolo rilevando quanto segue.


Le richiesta ad oggi inoltrate ed afferenti il lavaggio Dpi svolte da parte dei lavoratori portuali di Trieste è stata inoltrata per loro conto a mezzo lo studio del difensore nominato Avv. Nicola Sponza alle seguenti aziende Minerva SRl, Delta Uno Srl, e Trieste Marine Terminal SpA. Il Clpt vuole ribadire che tale richiesta è un diritto sacrosanto dei lavoratori stessi come da Decreto Legislativo n. 81/2008 che in particolare all'art. 77 comma IV, lettera a), dispone, a carico del datore di lavoro, l'obbligo “di mantenere in efficienza i DPI assicurandone le condizioni di igiene mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante”.


Contestualmente si ribadisce come nonostante la situazione del molo VII, dichiaratamente portata alla ribalta come primo scalo italiano per numeri record di rese e quant’altro, viva attualmente una situazione di concreto stallo nonchè palese precarietà con richieste ed attuazioni continuative di misure di cassa integrazione, contratti di solidarietà, ferie forzate che alla fine non fanno che gravare sulla situazione dei lavoratori stessi.

A tal riguardo ci aspettiamo come pronta risposta alle nostre legittime richieste che le realtà suddette, come già accaduto in passato, vistasi costrette a rispettare le regole e quindi la dignità dei lavoratori minacceranno provocatoriamente di lasciare lo scalo triestino.

La nostra, per contro, vuole essere una risposta chiara in quanto onesti lavoratori che amano il proprio lavoro e che nel contempo adempiano propri doveri pretendono il rispetto dei propri diritti. 

Ciò detto ben venga che le varie realtà economiche coinvolte si adoperino al fine di veder finalmente rispettata la normativa vigente all’interno del Porto Franco Internazionale di Trieste quali l' ALLEGATO VIII del Trattato di Pace di Parigi del 1947

Daniele Bisiacchi e Edi Jurissevich (Delta Uno);
Davide Alessio (Minerva);
Stefano Badodi (TMT);
Diego Sega (Adriafer);
Stefano Puzzer (Ex TMT ed attuale Presidente del Clpt);

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