Governo approva correttivo
porti
Mercoledì 13 Dicembre 2017
Il Consiglio dei Ministri
dell'11 dicembre 2017 ha approvato il Decreto che modifica il lavoro portuale,
che non prevede il lavoro usurante per i lavoratori. I sindacati confermano lo
sciopero del 15 dicembre.
Il testo approvato dal
Governo prevede disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo
169/2016, ossia quello che ha riformato le Autorità Portuali. Questo nuovo
Decreto dovrebbe, secondo il Governo "fornire un ulteriore tassello alle
iniziative normative volte al compimento degli obiettivi strategici della riforma
della portualità".
La nota diffusa dal
Consiglio dei Ministri spiega che gli interventi più importanti riguardano la
semplificazione nella pianificazione portuale; la previsione del riferimento al
Piano dell'organico del porto, con la riforma del lavoro portuale; il richiamo
delle norme in materia di inconferibilità di incarichi presso le pubbliche
amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico; l'introduzione
di varianti localizzate ai piani regolatori portuali vigenti, che prevedono
interventi di natura infrastrutturale e improcrastinabili, il cui ritardo
rappresenta un ostacolo alla sicurezza e allo sviluppo del porto ovvero
influisce sul corretto utilizzo di fondi nazionali ed europei.
Commentando
l'approvazione, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha affermato che
"è una soluzione buona, crea flessibilità e possibilità di piani di
reinserimento e formazione per i lavoratori. C'è una parte del lavoro portuale
che risente dei picchi e della variabilità, serve perciò che le Autorità
abbiano questa flessibilità che è ieri è stata formalizzata".
Il testo approvato non
piace però ai sindacati, che su questo tema hanno aperto da tempo una vertenza,
scaturita nella proclamazione di un sciopero nazionale dei portuali il 15
dicembre.
In particolare, i sindacati affermano che il provvedimento non
risponde alle loro rivendicazioni, tra cui ci sono misure per accompagnare
l'esodo dei portuali oltre a quelle già previste per le crisi aziendali.
"Tali misure sono ancora di rilevante interesse per i lavoratori del
settore portuale che non gode dei benefici previsti dalla norma sui lavori
usuranti e che pare veder riconosciute alcune delle proprie mansioni tra i
lavori gravosi con dinamiche interpretative ancora molto incerte", spiegano
i confederali. Perciò, le tre sigle hanno confermato lo sciopero del 15
dicembre.
fonte TrasportoEuropa
fonte TrasportoEuropa
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