Fa bene Aldo
Spinelli, storico imprenditore genovese della logistica, a ricordare su
MediTelegraph” di venerdì 24 novembre che la sua società non si è tirata mai
indietro quando le è stato chiesto di sostenere iniziative sociali, artistiche,
sportive, sul territorio ligure.
Ma non è il solo a ricordarsi degli altri in
quel mondo complesso e affascinante che è il porto di Genova. Ci saranno certo,
ci sono, altri imprenditori, ma a me interessa sottolineare che sono anche i
lavoratori delle Compagnie portuali a dare molto spesso un contributo in denaro
per il sostegno di iniziative culturali, per esempio per lo studio della storia,
per la conservazione della memoria, per la manutenzione di archivi – cioé per
quel tipo di attività che non trovano mai sponsor, perché non danno lustro,
come può essere invece il finanziamento del restauro di un’opera d’arte o di un
monumento, da ricoprire con cartelloni dove il nome dell’illustre mecenate è
messo in risalto.
Sto
parlando della Compagnia dei carbuné “Pietro Chiesa” e sto parlando per diretta
esperienza perché sono stati loro a finanziare la pubblicazione
del mio libro
“Le multinazionale del mare”, stampato dalla casa editrice di una ben nota e
celebrata Università ma che, senza il contributo dei lavoratori di cui Tirreno
Bianchi è console, non avrebbe forse mai visto la luce. Ho chiesto a Tirreno di
mandarmi un elenco delle iniziative che ha sostenuto, magari con contributi
modesti, e mi ha mandato due pagine di roba. A farne i nomi non sarò certo io,
per rispetto della discrezione che contraddistingue questo genere di azioni e
le rende ancor più meritevoli ma mi piace ricordare questi preziosi segnali
d’incoraggiamento che dei lavoratori del porto mandano a chi svolge un’opera
culturale che, attraverso la memoria, difende l’integrità di una storia
collettiva, difende il valore di un’identità sociale, territoriale, produttiva.
Mi piace ricordarlo
soprattutto in questo momento difficile per la “Pietro Chiesa”, difficile per
la situazione di quella trentina di lavoratori che solo l’ignavia di una classe
dirigente è riuscita a trasformare in un “caso sociale”. Mi piace ricordarlo
perché ho la sensazione talvolta che siano molto soli, tanto da chiedersi dove
sono finiti molti di quelli che loro hanno modestamente ma significativamente
sostenuto e incoraggiato anche in campi ben diversi dalla cultura. Ma forse mi
è sfuggito qualcosa.
SERGIO BOLOGNA
NOTA DI FAQTRIESTE :
Ringraziamo il prof. Sergio Bologna che continua ad avere un occhio di riguardo per questo nostro blog e ci invia una parte importante dei suoi lavori.
Ci siamo già occupati della Compagnia Portuale Pietro Chiesa di cui potete leggere la storia a questo indirizzo e pubblicato una intervista al suo Presidente in cui parlava proprio di Trieste vedi qua. A proposito delle recenti vicende che vedono in difficoltà la " Pietro Chiesa " riprenderemo l'argomento. Per il momento ci limitiamo a sottolineare che non tutti gli articoli 16 sono uguali per storia, obiettivi e comportamenti.
Di seguito l'articolo di THE MEDITELEGRAPH citato dal prof. Bologna all'inizio della sua lettera.
Spinelli,
campagna per sostenere il territorio
Genova - Il gruppo
genovese ha sostenuto una serie di iniziative benefiche e culturali in Liguria:
«Faremo sempre di più per il rilancio del territorio»
Genova - Spinelli lancia la
campagna di investimenti sul territorio. «L’azienda è patrimonio del territorio
e dal territorio trae energie che valorizzano le intuizioni, le strategie e gli
investimenti dei suoi imprenditori - spiega il gruppo - I suoi occupati, le
tasse portuali e le imposte pagate alle Casse dello Stato e degli Enti Locali,
non esauriscono il contributo positivo dato al territorio».
Il gruppo rivendica un ruolo di
sostegno a diversi livelli: beneficenza, sport e cultura: «Attraverso le iniziative
sociali, la beneficenza e la sponsorizzazione degli eventi culturali e
sportivi, il gruppo Spinelli, da più di 50 anni, contribuisce al miglioramento
della Comunità locale».
Spinelli «ha sostenuto l’Ospedale
Policlinico San Martino con la sua recente donazione che contribuirà
all’acquisto di una sonda e di un software per l’ecografo Hitachi dedicato alle
ecografie intraoperatorie nella chirurgia dei tumori cerebrali e nelle
malformazioni vascolari cerebrali che farà della Clinica Neurochirurgica e Neurotraumatologica,
guidata dal Professor Gianluigi Zona, un centro pilota in Italia. Ha
contribuito allo studio per lo sviluppo e la competitività della Regione
Liguria commissionato ad Ambrosetti, al sostegno del “Porto dei Piccoli”, del
Teatro Carlo Felice per la stagione lirica in corso, del “Festival della
Scienza”, del Percorso Formativo di autonomia per giovani disagiati con il
comune di Genova, del progetto “Tenco Canta Ancora”, della “Rari Nantes
Sori”per il campionato di pallanuoto, della Società Sportiva “Andrea Doria” per
il savate ed infine ha provveduto all’acquisto di dissuasori in Via Garibaldi
per garantire la sicurezza ai nostri cittadini. Con l’auspicio di poter fare
sempre di più per il rilancio economico e sociale di Genova, della Liguria e
del Paese».
Nessun commento:
Posta un commento