sabato 11 novembre 2017

GLOBALE LOCALE GLOCAL

CONTRO LA NOIA delle notizie quotidiane guardiamo fuori. 

Abbiamo un quotidiano effetto allergico alla notizia sulla possibile candidatura della presidente Serracchiani al Parlamento con conseguente rinuncia a candidarsi per il secondo mandato in Regione! 

Lo stesso fenomeno allergico si scatena leggendo dichiarazioni sulla scelta tra Riccardi e Fedriga per il candidato del centrodestra in Regione FVG.
Aggravamento significativo leggendo i risultati delle elezioni regionali siciliane che possono significare diverse cose ma non sono stati sicuramente una sorpresa. Ed anche qui la cronaca del Renzi candidato o meno per il centrosinistra non aiuta a guarire la nostra allergia per le notizie noiose e ripetitive.

MA COSA C'ENTRANO LE GRANDI TEORIE CON LA VITA DI TUTTI I GIORNI ?

Proviamo a rispondere con le tre parole che indicano questo ragionamento.

GLOBALE             LOCALE            GLOCAL

Globale è diventato un termine di uso quotidiano per indicare il fenomeno della globalizzazione, che la si giudichi come una opportunità o come un fenomeno negativo.

Locale si usa da molto prima di globale per indicare la necessità di conoscere e comprendere le caratteristiche di un territorio, si usa scrivere di ricadute sul territorio, appunto.

Glocal nasce nella lingua giapponese negli anni '80 e possiamo definirlo un atteggiamento, una politica o una visione che si concentra contemporaneamente sulla dimensione globale o planetaria e su quella locale.

Passiamo agli esempi. Globale è sicuramente la mappa che Parag Khanna utilizza nelle sue lezioni di connectography e che voi potete consultare in rete al sito CONNECTIVITY ATLAS




Vediamo ora come è stato utilizzato il ragionamento globale a livello locale, applichiamo quindi la modalità glocal e andiamo a curiosare in un opuscolo della rete SIAMOVENETO.













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