Noi si, e prendiamo un appunto ogni volta che lo troviamo citato nelle nostre letture e ci fa piacere condividere con voi la nostra attenta rassegna stampa.
La buccia di banana su cui
sono scivolati i segreti di famiglia è un finanziamento bancario per l’acquisto
di un jet. Lo studio Appleby è specializzato in aerei: registrandoli all’isola
di Man, evita di far pagare l’Iva. Deve trattarsi però di un jet aziendale, non
personale.
C’è un altro problema: la banca vuole accertarsi che dietro la
neonata società di Man ci sia un patrimonio non sospetto. E così, nel gennaio
2016, il manager Rohan Maxwell del gruppo Bonomi racconta tutto sui tre trust,
specificando che «valgono 218 milioni di dollari». Proprio perché «controllano
BI-Invest Holding, anche se non hanno ancora riscosso i loro utili, per ora non
distribuiti dalla società».
L’aereo è destinato a una società aerea svizzera di Bonomi, Ifimi Sa. È
un Dassault Falcon 900DX da 13,5 milioni di dollari. A venderlo è un’altra
società elvetica, Japat Sa. Far passare l’aereo dall’isola di Man, però,
permette di risparmiare l’Iva: il 20 per cento, ovvero 2,7 milioni.
Appleby
assicura che è tutto legale: lo certificano i consulenti di Ernst & Young,
gli stessi che hanno suggerito questo schema a molti altri vip, come il pilota
Lewis Hamilton. Sono gli stessi professionisti a quantificare il vantaggio
fiscale: «zero imposte anziché 20 per cento».
NOTA DI FAQTRIESTE : Ci diverte pensare e domandarci se la consulenza di Ernst & Young sul porto franco internazionale doveva servire a capire se Trieste poteva diventare un paradiso fiscale. Chissà ? Forse li abbiamo pagati proprio per verificare questa possibilità ?
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