lunedì 10 aprile 2017

MA QUALE SUPER PORTO ? IL COMUNICATO PROPELLER E' CHIARO E LA NOTA POLEMICA DI FAQTRIESTE CI STA TUTTA


TRIESTE E MONFALCONE, DUE PORTI UNA SOLA GUIDA: GLI SCENARI ATTESI DALL'UNIONE DEI DUE SCALI

Lunedì 10 Aprile alle ore 18.30, all’Hotel Greif Maria Theresia di Viale Miramare, il Propeller Club di Trieste organizza un incontro in occasione della periodica serata d’incontro e cena conviviale.
Argomento della serata la sinergia e gli sviluppi che si potranno attivare tra i Porti di Trieste e di Monfalcone i quali, a seguito della revisione della normativa che regolamenta gli scali nazionali, verranno riuniti sotto la medesima governance.



L'Autorità Portuale di Trieste (oggi Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale), infatti, negli anni passati non ha mai avuto competenza sul Porto di Monfalcone, governato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso un'Azienda Speciale della locale Camera di Commercio.


La nuova gestione dovrebbe garantire, invece, un controllo più razionale delle risorse e dei progetti di sviluppo ma anche, si auspica, una maggiore rapidità nell'affrontare criticità storiche o problemi legati a situazioni contingenti.
Si tratterà, certamente, di un miglioramento globale nella gestione dei due porti che svilupperanno sinergie anche di carattere commerciale e che dovranno avere maggiore celerità decisionale/gestionale.

Di tutto ciò parleranno i relatori invitati all'evento:
Debora Serracchiani (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia), 
Zeno D’Agostino (Presidente AdSP del Mare Adriatico Orientale),
Roberto Dipiazza (Sindaco di Trieste),
Anna Maria Cisint (Sindaco di Monfalcone),
Enrico Samer (Presidente Samer & Co. Shipping Spa) e
Raffaele Bortolussi (A.D. Mar-Ter Spedizioni Spa, Monfalcone).

NOTA DI FAQTRIESTE : Abbiamo letto con attenzione il comunicato del Propeller Club di Trieste e lo abbiamo trovato scritto chiaramente ed in un buon italiano. Non c'è nel comunicato la parola "superporto" che invece IL PICCOLO usa nel titolo della sua breve segnalazione dell'iniziativa. Ci sono certe parole che si prestano ad equivoci e utilizzare la parola "superporto" per una unione di fatto dei porti di Trieste e monfalcone sotto la stessa Autorità di sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale richiama alla memoria la polemica durata anni sul Super porto targato Univredit. Vi ricordate il progetto affossato dall'allora presidente dell'APT Claudio Boniciolli con una memorabile lezione di logistica in Consiglio comunale a Trieste ?


A noi di FaqTrieste stasera piacerebbe ascoltare dai relatori nei loro interventi :" .... premesso che questo progetto non ha niente a che fare con vecchio progetto del Superporto promosso da Unicredit " ma forse è chiedere troppo ?

3 commenti:

  1. l'uso che fa il piccolo di titoli altisonanti non mi piacciono (titoli prima pagina). mi ricordano giornali scandalistici

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  2. Quale futuro per il Superporto dell'Alto Adriatico.

    L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, dovrebbe essere il primo passo per far si che la Portualità della Regione F.V.G. possa in futura assumere un ruolo rilevante "di superporto" per la gestione Logistico/Portuale dei flussi merceologici in transito nel Mediterraneo, provenienti o destinati a quelli che sono i nostri naturali mercati di riferimento attraversati dal Corridoio Baltico Adriatico.

    Come il solito però aleggia il velato rischio che prevalgano come in passato i soliti campanilismi e le contrapposte gelosie, rendano di fatto molto problematico se non impossibile un razionale ed economico sfruttamento delle singole "peculiarità e vocazioni" dei nostri Territori e dei relativi sbocchi al mare.

    Peculiarità e vocazioni in merito ad almeno quattro requisiti,che sono:

    1) Profondità dei fondali.
    2) Potenzialità dei collegamenti gomma/rotaia attuali e pianificati.
    3) Consistenza delle Aree retroportuali.
    4) Regimi di Porto Franco

    Se purtroppo per varie ragioni "giustificate o più o meno strumentali" non saremo in grado di eliminare i finanziamenti a pioggia ed i doppioni operativi e poter quindi finalmente attuare investimenti consistenti e mirati per realizzare un sistema infrastrutturale diversificato, che sia però realmente in grado di consentirci di poter sfruttare tutte le nostre potenzialità, non facciamoci molte illusioni poiché difficilmente saremo in grado di materializzare quello che per ora è soltanto un sogno "spostare un pò più a sud verso questo nostro mare il baricentro del sistema Logistico Comunitario".

    Semplice sogno poiché mi sembra sia alquanto evidente che le 4.000 miglia di vantaggio che abbiamo nei confronti della Portualità Nord Europea per i traffici relativi all'Interscambio merceologico Euro/Asiatico, siano purtroppo attualmente per noi un elemento ininfluente poiché non disponiamo di sbocchi al mare e collegamenti gomma rotaia adeguatamente conformati/dimensionati, per supportare l'auspicabile e notevole incremento dei flussi merceologici che un superpoto "di fatto e non a parole" dovrebbe essere chiaramente in grado di gestire, per poter assecondare senza patemi ed affanni le esigenze dell'Armamento e della Portualità del terzo millennio.

    Brunello Zanitti Giuliano
    http://sceltemancate.trieste.it

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