tag:blogger.com,1999:blog-53584748512412350252024-03-28T20:23:53.356+01:00F. A. Q. TriesteCERCHIAMO LE MIGLIORI RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU' FREQUENTI SULLA CITTA' DI TRIESTE - SE VUOI SUGGERIRE UNA DOMANDA O PENSI DI AVERE UNA RISPOSTA PUOI SCRIVERE A faqtrieste@gmail.comMassimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.comBlogger2454125tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-79885657365475670682021-06-04T12:53:00.004+02:002021-06-04T12:53:43.099+02:00(S)NODI FERROVIARI<p><span style="font-family: verdana; font-size: large;"> <span> </span><span> </span><span style="text-indent: 1.25cm;">Come preannunciato si torna a
ragionare di ferrovie e collegamenti ferroviari. Tornata di attualità
da ormai alcune settimane la questione - e la polemica - attorno al
raddoppio del tracciato da Divaccia (Divača) a Capodistria (Koper). </span></span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><span style="text-indent: 1.25cm;">Alla critica, alimentata dapprima dall’assessore regionale
Scoccimarro e da alcune associazioni ambientaliste locali in base ad
un’accusa di illegittimità del procedimento nei confronti della
Slovenia, asseritamente rea di diverse carenze procedurali e
progettuali, di documentazione non conforme alle disposizioni europee
vigenti in materia e di mancato coinvolgimento delle istituzioni
locali in presenza di un progetto di chiaro impatto transfrontaliero,
sono seguite le precisazioni della 2TDK (Società pubblica
controllata al 100% della Repubblica di Slovenia ed incaricata di
gestire e supervisionare le operazioni riguardanti il raddoppio del
binario. Detto per inciso: 2TDK è l’acronimo tutt’altro che
fantasioso di Drugi (2) Tir Divača Koper/Secondo binario Divaccia
Capodistria), che afferma esattamente il contrario, e cioè che tutto
sarebbe stato eseguito in piena conformità alle vigenti disposizioni
europee, nazionali, con tanto di informazioni trasmesse allo stato
confinante. Comunque il 5 maggio scorso in quel di Dekani (Villa
Decani), nei pressi di Capodistria, sono partiti ufficialmente i
lavori del raddoppio con tanto di prima simbolica escavazione del
terreno ad opera di due pale meccaniche.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">In Slovenia si prevede che le opere saranno ultimate nel 2025 e che dal 2026 il doppio binario, che consentirà a Luka Koper di intensificare i traffici via ferrovia, sarà operativo.</span></p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">I lavori saranno eseguiti da un raggruppamento del quale fanno parte la Kolektor CPG di Nova Gorica insieme alle imprese turche Yapi Merkezi ed Ozaltin (specializzate nell’escavo di gallerie) - l’ATI che si è aggiudicata l’appalto per un importo complessivo di poco inferiore al miliardo di euro (997 milioni di euro) per 37,4 km di tracciato (costo di 2,65 milioni per chilometro di tracciato). Alcuni osservatori escludono comunque che l'opera possa essere ultimata in tempi tanto brevi e prevedono che per la fine lavori bisognerà attendere almeno due o tre anni in più.<br /><br />Resta viva la preoccupazione di ambientalisti ed istituzioni locali per il potenziale forte impatto dell'opera sulle falde acquifere del Rosandra e del Risano. Su questo la 2TDK ha dichiarato che la progettazione è stata fatta tenendo conto dei massimi criteri di sicurezza per le acque e per la vulnerabilità dell'habitat naturale, aggiungendo che in nessun caso si potrebbe pensare che sia proprio la Slovenia a mettere a repentaglio le fonti di approvvigionamento idrico di gran parte del Carso e dell'Istria slovena, tuttavia si ritiene auspicabile arrivare ad un ulteriore passaggio di confronto istituzionale, per dissipare dubbi e timori residui di popolazione ed enti locali al di qua ed al di là del confine.<br /><br /></span><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Dalle nostre parti si è parlato invece di riattivazione di sette binari dismessi e di rinnovo complessivo del nodo ferroviario di Villa Opicina, stazione dalla quale passa il 20% dei traffici del porto, soprattutto i convogli diretti in Ungheria. Ungheria che gestirà direttamente il futuro polo logistico insediato nell'area dell'ex Raffineria Aquila e che molto probabilmente si doterà di adeguati collegamenti ferroviari con il Porto di Trieste.<br /><br />Detto per inciso, con i binari nell'ex Aquila si accorcia ulteriormente la distanza da colmare per collegare con ferrovia Trieste e Capodistria. Si dice che i due stati ed i rispettivi governi siano contrari. La Slovenia perchè focalizzata sul raddoppio Divača-Koper, l'Italia perché non vi sarebbe ragione di avantaggiare ulteriormente Luka Koper.<br /><br /> Forse a Lubiana ed a Roma andrebbe spiegato che maggiori collegamenti rappresentano più opportunità per tutti, specialmente per i porti dell’Alto Adriatico con Capodistria e Trieste in testa. Se la politica avesse un minimo di visione su possibili scenari di sviluppo futuri, converrebbe che il collegamento tra Trieste e Capodistria potrebbe servire egregiamente ad entrambi i porti in entrambe le direzioni: Luka Koper potrebbe avere la possibilità di utilizzare la Pontebbana ed il Porto di Trieste di usufruire del nuovo tracciato Koper- Divača in direzione est. Per le eventuali modalità di utilizzo operativo dell'infrastruttura ferroviaria disponibile sarebbe sufficiente un accordo bilaterale ad hoc che potrebbe contemperare tutte le esigenze regolamentari, tariffarie, fiscali e tecniche delle ferrovie italiane e slovene.<br /><br /> E' del tutto evidente che su questo si potrebbe poi innestare un interessante sovrastruttura progettuale all'insegna del potenziamento anche del traffico passeggeri di ambito, poichè giunti a questo punto risulterebbero già collegati da ferrovia Trieste, Capodistria, Nova Gorica, Gorizia, Ronchi dei Legionari – insomma un'area vasta per la quale pensare ad un sistema di trasporto ferroviario integrato e leggero, tanto per capirci - la più volte evocata metropolitana leggera.<br /><br /> Una volta si diceva che sognare non costa niente. Adesso però, oltre al sogno, ci sono anche le risorse del Recovery Fund con le quali almeno una parte del sogno potrebbe essere realizzata.<br /><br /> <br /> <br /><br /> <br /></span><br /><p></p><p align="JUSTIFY" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Arial, serif;"><span style="font-size: small;"><span lang="sl-SI"> </span></span></span></p><p></p></div>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-13543341651205592072021-06-04T12:48:00.003+02:002021-06-04T12:48:46.980+02:00L’'ATTUALITA' DI PAOLO A (PIU' DI) DIECI ANNI DI DISTANZA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoCzpS167CXzZd7P7uKTh-qUT9iwyTWxF90n3GqxoeFczrKSdndFyb0tTQV7lEbhWm1zSoc3zUieoeVtlaZJTdCGRk1qxm95XnatFmzgJxxkxBQTKHSK9inTspnjBWpXPb7oLn3vjsLtBG/s2048/6+giugno+2012+329.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1645" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoCzpS167CXzZd7P7uKTh-qUT9iwyTWxF90n3GqxoeFczrKSdndFyb0tTQV7lEbhWm1zSoc3zUieoeVtlaZJTdCGRk1qxm95XnatFmzgJxxkxBQTKHSK9inTspnjBWpXPb7oLn3vjsLtBG/w321-h400/6+giugno+2012+329.jpg" width="321" /></a></div><br /><p><br /></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: x-large;">Rileggiamo
questo articolo del 2007. La pandemia sta regredendo, siamo a giugno e presto sarò tempo di ferie e di vacanze stive…</span></p><span><a name='more'></a></span><p><br /></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Da
Left n. 37, del 14 settembre 2007 – Diario Operaio<br /><br /></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><b>La
rivoluzione va in vacanza</b></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Come
sono cambiate le ferie della classe operaia dagli anni settanta ad
oggi. Dai telefonini ai viaggi intelligenti, senza nostalgia</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"> <b>di
Abby<br /><br /></b></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">„Devo
dirti la verità? Non ti vedo troppo bene, ti trovo stanco e fiacco.
E‘ successo qualcosa di grave?“ „Luigi non rompere, non è
successo niente.“ „Eppure ti vedo un tantino stressato: ho capito
tutto! Hai fatto le ferie!“ „Lascia stare le ferie, altrimenti te
ne parlo per due ore.“ „E cosa mi racconti? Mi fai vedere le
diapositive?“</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Le
diapositive non si usano più. Oggi basta un semplice programma per
gestire le immagini e ti metti la tua faccia a fare le vacanze dove
preferisci. Non ci si vede più a cena per far vedere le diapositive
ad amici e parenti, oggi al massimo alleghi il photo album delle tue
vacanze a qualche mail. I più bravi riescono a spedire le immagini
delle vacanze in tempo reale utilizzando il cellulare. „Cara mamma
guarda sul telefonino il bel panorama che mi sto godendo. Carissimo
ti invio la foto della festa brasiliana a cui sto partecipando,
scusami se l’immagine è mossa ma sto ballando.“ Risposta della
mamma: „Il panorama è bello ma chi è quel tipo pieno di piercing,
non eri in vacanza con tua cugina?“</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Che
tempi quelli delle ferie di massa! Per sapere dov’eri, la mamma
anziana rimasta in città guardava gli ingorghi al telegiornale
cercando di riconoscere figli e nipoti in partenza o al rientro. Le
fabbriche chiudevano. Si stava tutti in spiaggia, ordinatamente,
ombrelloni in fila, numerati come tanti armadietti di spogliatoio.
Non aveva importanza da dove venivi e cosa facevi, in costume da
bagno gli operai erano ancora più uguali. La massa era rassicurante,
la fila di auto rappresentava una tensione collettiva al meritato
riposo (un corteo), al ristorante si stava come in mensa. L’operaio
massa era finalmente in ferie. Le scuole chiudevano prima, ma la vera
vacanza erano i 15 giorni in cui si partiva e si andava al mare o ai
monti. In quei quindici giornio anche i figli erano esonerati dai
compiti per le vacanze e non venivano troppo rimproverati quelli che
dovevano affrontare gli esami di riparazione a settembre. I tempi
della produzione e del lavoro condizionavano anche la politica: il
Parlamento chiude anche oggi in agosto. C’era solo qualche „governo
balneare“ che preparava le stangate per il rientro, mentre tutti
gli altri stavano a riposare.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Negli
ultimi anni la mia fabbrica non ha chiuso mai registrando una
presenza minima del 60 per cento e continuando la produzione. D’altra
parte la logica della competizione impera e se i cinesi non smettono
di lavorare nemmeno la domenica come puoi pensare di chiudere per
quindici giorni. Ora mi dirai che sono scemo e che parlo sempre delle
stesse cose, che il mio ragionare parte sempre dal lavoro, ma non
esagero se ti dico che le ferie sono flessibili e precarie, come
tutto il resto. Non me ne sono accorto solo io, l’ha detto anche
Rutelli „che probabilmente sono troppi tre mesi di vacanza in
estate per gli studenti e pochi i giorni a Natale. In estate le ferie
sono concentrate su 15 giorni con i risultato di abbassamento della
qualità die servizi.“ Insomma, dice il ministro, „le ferie non
si toccano, questo è chiaro. Si tratta di capire come distribuirle
nell’arco dell’anno. Non pensiamo di pianificare le vacanze in
modo sovietico – ha subito precisato il ministro – ma
riorganizzare le vacanze in funzione di questa grande industria che è
il turismo, naturalmente tenendo conto delle esigenze die cittadini.“
Credo sia chiaro che non ho nessuna nostalgia per le vacanze di
massa, il mondo deve andare avanti, ma non capisco perchè quando il
mondo va avanti io vado sempre indietro. Per organizzare le ferie in
modo sovietico, caro ministro, serve prima una Rivoluzione d’Ottobre.
Altrimenti non ci sto.</span></p>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-8290365386491927382021-04-19T13:41:00.001+02:002021-04-19T13:41:37.817+02:00FAQ E TEMI RICORRENTI. POCHE NOVITA' SENZA GRANDI DISCONTIUITA'<p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">La pandemia ha indubbiamente lasciato, ed ancora lo sta facendo, un segno indelebile sull’umanità intera, su continenti, stati, governi, parlamenti e persone singole ed ha, naturalmente, avuto durevoli e forte ripercussioni anche sul tessuto produttivo e sociale della nostra città e, più in generale, della nostra regione. </span></p><p><span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Ma nonostante o malgrado i disastri e gli effetti nefasti inferti dal Covid-19, ci sono alcune cose che alle nostre latitudini appaiono immutabili e ne abbiamo riprova in quella che si sta preannunciando come la più lunga campagna elettorale della storia (almeno più recente) in vista delle elezioni amministrative, che l’emergenza epidemiologica ha fatto slittare all’autunno dell’anno in corso. Se vi è stata, negli ultimi vent’anni, una costante, essa è sicuramente riconducibile ai pochi veri contenuti di spessore che hanno caratterizzato il dibattito politico (e di conseguenza elettorale) nella nostra città: Ferriera, Porto, Porto vecchio e tessuto industriale residuo (leggi Wartsila).</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Uscita recentemente dall’elenco la Ferriera (ma non ancora il tema del ricollocamento degli operai) –inesistente ormai anche come manufatto a forte impatto visivo e parzialmente rimpiazzata dalla neoinsediata nuova piattaforma logistica a „trazione tedesca“ (sulla quale FAQ ritornerà in una delle prossime pubblicazioni), ad animare il dibattito sempre più fervente che sta riempiendo gli spazi mediatici lasciati liberi dalle cronache del coronavirus rimangono il Porto (soprattutto „gli indirizzi di impiego“ degli ingenti fondi tratti dal Recovery fund e ad esso destinati dal Governo), il futuro assetto e lo sviluppo del Porto vecchio (di questi tempi il dibattito più appassionante ed appassionato), oltre che, da ultime, le paventate possibilità di nuovi insediamenti industriali (acciaierie Danieli) ed investimenti esteri (riconversione dellarea ex Aquila ad opera del governo ungherese) - finora affrontate con estrema cautela da soggetti istituzionali e politici –soprattutto l’enunciazione pubblica del possibile insediamento dell’acciaieria Danieli alle Noghere.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Di nuovo vi è la presenza in campo di una pletora di nuovi soggetti politici (Adesso Trieste e Futura tra i più accreditati e mediaticamente presenti finora - senza nulla togliere agli altri contendenti in campo), difficilmente classificabili e definibili con i canoni tradizionali della politica, che si disputeranno con ciò che rimane dei due consolidati schieramenti - quello di centro destra che è alla guida della città e quello di centro sinistra che insieme al Movimento 5 Stelle rappresenta l’attuale opposizione, soprattutto a livello istituzionale – leadership e guida dell’amministrazione comunale.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">E‘ naturalmente ancora presto per esprimere pronostici in una città nella quale quasi tutto sembra immutabile, però alcune novità di approccio vanno menzionate e riguardano soprattutto il nuovo modo di „stare in campo“ di tali nuovi soggetti, che oltre a padroneggiare bene i nuovi strumenti di comunicazione hanno dato fin qui prova di indubbia efficacia anche nel saper riproporre in chiave nuova gli approcci più classici della presenza sul territorio. Inoltre, non si limitano solo alla critica ed alla denigrazione di chi ha in mano attualmente le chiavi della città, ma propongono alternative che appaiono sicuramente più interessanti e suggestive per il futuro della città di quanto finora enunciato dall'attuale amministrazione comunale. Sembra insomma che da qui all'autunno la contesa si farà via via ancora più interessante e vi sono le premesse affinché non sia la solita corsa „a due“ (due candidati sindaci sostenuti da altrettanti robusti schieramenti di coalizione) „con terzo incomodo“ (ruolo finora ricoperto dal Movimento Cinque Stelle). E se a sinistra del PD, posto che Adesso Trieste non si vuol lasciar definire nè etichettare con l'aggettivizzazione più classica della politica, riuscisse anche l'impresa di presentare una lista ed un programma unitario, sarebbe davvero una situazione nuova per la città.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Detto dei temi ricorrenti più consueti, ricordiamo che vi sono altri temi che potremmo descrivere come meno ricorrenti, anche se reiterati nel tempo con minore frequenza, temi che paiono ad acta ma che a volte ritornano alla ribalta (rigassificatore, alta capacità ed alta velocità, per dirne due).</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">E' il caso della disputa più recente sui lavori riguardanti il raddoppio del tracciato ferroviario da Capodistria a Divaccia (Koper – Divača), altro argomento sul quale intendiamo soffermarci in una delle prossime pubblicazioni per un ragionamento analitico e più compiuto, magari abbinato alla notizia recentissima rigurdante la riattivazione – allungamento della ferrovia fino all'area ex Aquila.</span></p>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-30877217107125985442021-04-19T13:29:00.002+02:002021-04-19T13:41:14.415+02:00L'ATTUALITA' DI PAOLO A (PIU' DI) DIECI ANNI DI DISTANZA<p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Leggiamoci questo articolo del 2009. Sostituire crisi con pandemia, aggiungere mentalmente lotteria degli scontrini, cashback ed altre diavolerie imbonitrici che ci hanno e ci stanno rifilando. </span></p><p><span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Era il 2009 ma sembra oggi</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Da Left n. 46, del 20 novembre 2009 – Diario Operaio<br /><br /></span></p><p></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Gioca e sogna, lo dice lo Stato</span></b></div><p></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">La proposta dello scontrino fiscale da abbinare al gratta e vinci si inserisce in una vera frenesia ludica. Che vogliono controllare con buoni consigli.<br /><b>di Gibbs</b></span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">La vita è una lotteria? Per certi aspetti, sicuramente, per gli italiani, in particolare, dire che la vita è una lotteria spiega molti avvenimenti. Proviamo a seguire il filo delle nostre giornate e vediamo quante volte si incrocia con qualche sorteggio o concorso a premi. Se le nostre giornate cominciano dal suono della sveglia e dalla preoccupazione di non fare tardi al lavoro, possiamo essere sicuri che il nostro nome non è stato estratto quando sceglievano i figli di buona famiglia, gli eredi delle grandi fortune, i componenti delle reali famiglie. Poco male, anche i nipotini dell’avvocato Agnelli hanno dovuto sudare due o tre mesi in una fabbrica del gruppo Fiat per capire...la fortuna di vivere senza dover lavorare. E così ci siamo rovinati le prime otto ore della giornata. Se uno di noi non gioca la schedina, non comincia ad avere dipendenze per le slot machine nei bar, se non compra i biglietti della lotteria, ora dovrà giocare al gratta e vinci per senso civico, per lottare contro l’evasione. Difatti una delle ultime proposte del ministro dell’Economia è quella di abbinare lo scontrino fiscale al gratta e vinci, per contrastare gli evasori. Dello scudo fiscale inutile parlare e tanto meno delle altre regole che questo governo ha tolto perché qualche risultato l’avevano prodotto. Ho provato a immaginare le situazioni imbarazzanti in cui mi potrei trovare con questo provvedimento. In farmacia a comperare medicine e poi grattare per vedere se ho vinto. Dall’avvocato (vincere grattando dopo aver perso la causa), dal pescivendolo (a comperare il secondo pesce solo se vinco la prima grattata), a farmi fare scontrini al supermercato uno per articolo, per avere più possibilità di vittoria. A scuola insegneranno educazione civica e tutti i bambini sapranno che quando fai un acquisto devi sempre richiedere lo scontrino e il gratta e vinci; ma forse basterà chiedere il gratta e vinci perché con lo scontrino non si può vincere un bel niente.<br />Eppure alla sera, quando i conti non tornano e vai a letto che sei proprio stufo, ti addormenti pensando che forse potresti anche essere tu a vincere per una volta. Cosa farai con i soldi della vincita? E sulle possibilità che il futuro ti riserva riesci ad addormentarti. Dovrei vincere perché non ho mai giocato e se lo faccio stavolta sento che sarà la volta buona. <br />Quest’estate, quando sembrava che forse anche uno di noi poteva essere il vincitore del superenalotto, di una vincita superiore ai cento milioni di euro, hanno cominciato a darci buoni consigli. I media hanno iniziato a preoccuparsi per la nostra salute psicofisica. Ci hanno ricordato che nel caso di vincita multimilionaria non basta mettere in cassaforte il biglietto vincente (tutte le abitazioni proletarie sono provviste di una cassaforte per questa eventualità) ma evitare l’infarto è una cosa non meno importante.<br />Poi ci sono stati suggerimenti su come vanno investiti i soldi e molte volte è stato ripetuto ai familiari del potenziale vincitore (chissà poi perché doveva essere un maschio, forse a una donna non si possono dare tanti soldi) di stargli vicino. Il pericolo è presto detto: uno che vince una botta di soldi di quell’entità non riesce a rimanere equilibrato, potrebbe avere delle ricadute sul fisico ma anche psicologiche. Potrebbe (sempre immaginando che sia maschio) abbandonare la famiglia e frequentare compagnie non troppo raccomandabili, potrebbe dimenticare gli affetti più cari e i veri valori della vita, insomma si tratta di seguirlo passo passo e tenerlo al riparo da tentazioni e deviazioni.<br />Ma perché uno di noi vincendo cento milioni diventa un potenziale pericolo e invece chi dichiara un reddito annuale superiore ai cento milioni di euro è il miglior presidente del Consiglio dell’Italia di tutti i tempi?</span></p>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-52197029904447892302021-03-27T08:13:00.000+01:002021-03-27T08:13:29.956+01:00E' PASSATO UN ANNO<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimfhjnjz5etzl5ewsHKY2vIfK_dpFleB-y5vdJxkPakjK-VwRpE8fIs1u5biBZ9_4RmMnjL12mltPRM18KzP7iw1PsPSfmUcrRyKllzMQUzreTUNnrp1njGdxYuyrMLMOs6KjV6rsjhJYs/s960/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.47.02.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimfhjnjz5etzl5ewsHKY2vIfK_dpFleB-y5vdJxkPakjK-VwRpE8fIs1u5biBZ9_4RmMnjL12mltPRM18KzP7iw1PsPSfmUcrRyKllzMQUzreTUNnrp1njGdxYuyrMLMOs6KjV6rsjhJYs/w400-h300/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.47.02.jpeg" width="400" /></span></a></div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;"><div><br /></div>Oggi, 27 marzo, è trascorso un anno esatto dalla </span><span style="font-family: verdana;">scomparsa di Paolo. Eravamo tutte e tutti già </span><span style="font-family: verdana;">attanagliati nella morsa del primo lockout e delle forti limitazioni che impedivano anche la partecipazioni alle onoranze funebri. </span></span></div><div><span><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Abbiamo dovuto aspettare quasi tre </span><span style="font-family: verdana;">mesi per ritrovarci ed organizzare una serata in suo </span><span style="font-family: verdana;">ricordo. Conoscendolo si </span><span style="font-family: verdana;">può ben immaginare ed intuire, che se solo qualcuno gli avesse anticipato, quando era ancora in vita, che sarebbe </span><span style="font-family: verdana;">stato „oggetto“ di una celebrazione collettiva alla Casa del Popolo di Ponziana, avrebbe sorriso e sfoderato una </span><span style="font-family: verdana;">delle sue proverbiali occhiate, che riuscivano a racchiudere una vera e propria gamma di espressioni diversamente </span><span style="font-family: verdana;">modulate e simultanee, che andavano dall’occhiata bonaria allo sguardo „inceneritore“. Noi comunque riteniamo </span><span style="font-family: verdana;">che la cosa, sotto sotto, gli avrebbe fatto piacere, e forse se la sta ancora ridendo sotto i baffi...</span></span></div><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br />Il suo articolo che riproponiamo oggi è forse quello più „autobiografico“, quello che in qualche modo racconta meglio la sua formazione, il contesto di alcune scelte, il perché della militanza attiva e sintetizza un po‘ la sua personalità.<br /><br />Da Left n. 17, del 30 aprile 2010 – Diario operaio<br /><br /><b>La fabbrica delle illusioni</b><br />Viaggio a ritroso negli anni per spiegare l’origine del disincanto sul sindacato. Quando leggevo volantini e sentivo i commenti dei compagni. Che anticipano l’oggi.</span></div><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;">di Gibbs</span></div><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUtLSdjz1IVayOo5Vu9uv4nbJiflYa4HaLkTgIVOHeXfVHnBTrD7Q9Q1W5N8vKeR-Vv6KPIYnCrsmg4fh9QXfyCYs68rSvXFMngJoh7ytowKf_azgqQ-4Kw2qoFRJLmMu4ESV11OF8ToZt/s720/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.45.58.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUtLSdjz1IVayOo5Vu9uv4nbJiflYa4HaLkTgIVOHeXfVHnBTrD7Q9Q1W5N8vKeR-Vv6KPIYnCrsmg4fh9QXfyCYs68rSvXFMngJoh7ytowKf_azgqQ-4Kw2qoFRJLmMu4ESV11OF8ToZt/w400-h300/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.45.58.jpeg" width="400" /></span></a></div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br />Uno dei pochi lettori di questa rubrica che conosce l’identità dell’autore, in almeno due o tre occasioni in cui ci siamo sentiti continua a definirmi „finto operaio“. Quindi questo risulterebbe un finto diario operaio. Non viene messo in discussione il fatto che il sottoscritto sia un operaio, quello che questo autorevole compagno vuole segnalare è il fatto che io non sono proprio l’operaio medio che piace a sindacalisti, politici e sociologi. Mi imputa in alcuni casi il fatto o il misfatto di forzare certe interpretazioni a seconda della mia visione politica, della mia vicinanza o meno a determinate posizioni sindacali più o meno combattive. Non ho alcuna intenzione di parlare di me, altrimenti non userei uno pseudonimo, lo uso proprio per permettere ai lettori di concentrare l’attenzione sul contenuto e non sull’autore. Vorrei invece parlare di quella generazione che è passata dai movimenti giovanili per poi andare in fabbrica, di quelli che sono andati a vedere se era vero nella quotidianità della fabbrica tutto quello che avevano studiato sui libri. L’alienazione ci stava tutta, lo sfruttamento (che è cosa diversa dal maltrattamento) inteso nel senso di formula matematica per cui il padrone guadagna e tu invece no, la gerarchia del comando, l’innovazione praticata dai lavoratori per liberare il loro tempo le abbiamo viste da vicino. Nonostante la giovane età eravamo abbastanza cinici e smaliziati per leggere i comportamenti e non le ideologie, regola probabilmente valida anche oggi per capirci qualcosa. Cosa avevamo letto, con chi avevamo parlato per trovarci in reparto e vedere sotto i nostri occhi dipanarsi il disegno della ristrutturazione e le prime illusioni sindacali?</span></div><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNEjQzJC7pyl_i25B6es7l9-QAfiBXJLPvKIOPdzZw7P9F9Le6agBBxC0KVdPOJPtsXbPcDYGhFHalZX0iM7YPnMx5uHiVXc6XyYH2qFbKOpS7V9cw87Ldgy0DEQUK4SP_Gwnc_P21pLtG/s720/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.49.06.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNEjQzJC7pyl_i25B6es7l9-QAfiBXJLPvKIOPdzZw7P9F9Le6agBBxC0KVdPOJPtsXbPcDYGhFHalZX0iM7YPnMx5uHiVXc6XyYH2qFbKOpS7V9cw87Ldgy0DEQUK4SP_Gwnc_P21pLtG/w400-h300/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.49.06.jpeg" width="400" /></span></a></div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br />Ricordo che con l’aria abbastanza seriosa stavo leggendo uno dei mensili che arrivavano ogni tanto. Il titolo dell’articolo recitava: „L’Italia punto medio della rivoluzione mondiale“, e lo leggevo comprendendo tutta l’importanza della questione. Sono lì seduto e questo personaggio mi passa accanto, guarda il titolo, sghignazza e allontanandosi recita testualmente: „Sarà anche vero fintantoché non aprono il mercato del lavoro cinese e poi andrete tutti a lavorare per una ciotola di riso“. Stava parlando di quello che è successo poi, di quello che stiamo vivendo e stiamo subendo.</span></div><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVwquOqkenUiKaEVuBUFxMWaWFBYcC6HtJaRKCepIHta_PZjsLlHe8Z0tI4w2JVL5F_uVf9eTJPdkO93Q5-RpSSPnst9Vt1l9P_RCMHkg76_AckNAWz1nNf5gbu3cPMAB614JxOXm59LNR/s1080/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.47.27.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="623" data-original-width="1080" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVwquOqkenUiKaEVuBUFxMWaWFBYcC6HtJaRKCepIHta_PZjsLlHe8Z0tI4w2JVL5F_uVf9eTJPdkO93Q5-RpSSPnst9Vt1l9P_RCMHkg76_AckNAWz1nNf5gbu3cPMAB614JxOXm59LNR/w400-h231/WhatsApp+Image+2021-03-26+at+17.47.27.jpeg" width="400" /></span></a></div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br /><b>Era il 1976.</b> Qualche volta anche gli slogan sono utili, la capacità di riassumere in una frase il senso di un lungo ragionamento è una forma d’arte comunicativa importante. Immaginatevi il mio entusiasmo quando presi in mano il volantone che a grandi lettere recitava: „Lavorare meno, lavorare tutti“. Uno slogan assolutamente geniale che avrebbero usato negli anni diversissime organizzazioni. Sto assaporando il mio entusiasmo, immagino i muri sui quali scriverò con la bomboletta spray queste semplici parole, e passa lo stesso compagno di prima. Guarda il volantone e afferma: „Io non mi fiderei, io sto lavorando sei ore al giorno e non vorrei che qualcuno pensasse di aumentare le mie ore, devono esserci garanzie ben precise, altrimenti non mi interessa. Era il 1977. Questi due esempi non sono isolati, ne potrei raccontare a decine, ero nei cordoni della manifestazione conclusiva del convegno di Bologna contro la repressione, non faccio in tempo a pensare che siamo in tanti, che un amico di quello di prima mi passa accanto e dice: „Tre giorni buttati, un convegno inutile, non è uscita alcuna indicazione utile per ripartire da domani con le lotte sul territorio!“ Capite che se uno ha questa fortuna o questa sfiga, se cresce con il gusto del dubbio e senza ideologie, neanche se lo tengono in fabbrica quarant’anni di fila riusciranno a uniformarlo. I miei commenti e i miei racconti sono proprio segnati da un punto di vista particolare e quindi dò ragione al mio critico lettore.</span></div>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-20311958994832680652021-03-27T07:59:00.001+01:002021-03-27T07:59:39.236+01:00FAQ E' L'AGENDA DEI PROSSIMI MESI<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIm-Y0BrOoCiIU7CNGIS6rIxhyphenhyphen820Y5MgzXqFlNIP2pmG1BYmsLEvKDOziYtMc2K0jgE5Q-81-XEBInJTv6Vj0DMLeiBfm0GyVn0Z4izo8vHw8je-ayiAUUZgFkulrJv7KlWzUZGjXDMF9/s922/logo+FAQ+merlo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="204" data-original-width="922" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIm-Y0BrOoCiIU7CNGIS6rIxhyphenhyphen820Y5MgzXqFlNIP2pmG1BYmsLEvKDOziYtMc2K0jgE5Q-81-XEBInJTv6Vj0DMLeiBfm0GyVn0Z4izo8vHw8je-ayiAUUZgFkulrJv7KlWzUZGjXDMF9/w400-h89/logo+FAQ+merlo.jpg" width="400" /></span></a></div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;"><div><br /></div>La ripresa è stata sancita ed ora si lavora sulla </span><span style="font-family: verdana;">continuità e sul voler mantenere </span><span style="font-family: verdana;">l’impostazione originaria di FAQ: </span></span></div><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><span></span><span><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">un blog che si ripromette di informare su quanto avviene, senza dover per forza prendere posizione sui contenuti, senza l’obbligo di partegigare per una delle parti in causa, difendendo strenuamente e </span><span style="font-family: verdana;">privilegiando la propria „mission“ che è quella di </span><span style="font-family: verdana;">trasmettere informazioni e di porre pubblicamente le domande giuste. </span></span></div><div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">La particolare stagione improntata alle limitazioni di </span><span style="font-family: verdana;">attività e movimento per ragioni di sicurezza </span><span style="font-family: verdana;">sanitaria che stiamo vivendo, insieme al resto del pianeta, da ormai tredici mesi a fasi alterne di </span><span style="font-family: verdana;">maggiore o minore rigidità sembra non voler volgere al termine nei tempi auspicati e se oggi </span><span style="font-family: verdana;">siamo ormai certi che anche la Pasqua di quest’anno trascorrerà all’insegna dell’austerità e del </span><span style="font-family: verdana;">distanziamento interpersonale, non sappiamo ancora quale sbocco troveranno alcune questioni </span><span style="font-family: verdana;">di carattere centrale per le sorti a breve e medio </span><span style="font-family: verdana;">termine della nostra città e del suo ambito più </span><span style="font-family: verdana;">esteso. Ne citiamo alcune in ordine sparso, non in </span><span style="font-family: verdana;">ordine di importanza: destinazione ed utilizzo </span><span style="font-family: verdana;">delle ingenti risorse garantite dal Recovery plan al Porto di Trieste ed al territorio nel suo </span><span style="font-family: verdana;">insieme, indirizzi di sviluppo urbanistico delle aree del Porto Vecchio, avvio operativo della </span><span style="font-family: verdana;">piattaforma logistica a gestione tedesca, elezioni </span><span style="font-family: verdana;">amministrative rinviate in autunno,effetto </span><span style="font-family: verdana;">Covid sul lavoro e sul commercio, effetto Covid ed </span><span style="font-family: verdana;">aumento esponenziale delle nuove povertà. </span><span style="font-family: verdana;">Sono solo alcuni esempi di temi che saranno riproposti a breve in modo documentato. </span><span style="font-family: verdana;">Inoltre, altri temi die quali FAQ si occupava con regolarità che potremmo definire „Come stanno </span><span style="font-family: verdana;">i nostri vicini?“ I movimenti e l’attività di Luka Koper e le novità più attuali riguardanti il raddoppio </span><span style="font-family: verdana;">ferroviario della tratta Koper – Divača.</span></span><div><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br />Un’enunciazione di temi di imminente trattazione sui quali chiediamo fin d’ora il vs. contributo. Dopo le festività di Pasqua 2021 ripartirà la stagione delle domande frequenti, con l’auspicio che ad alcune di esse possano essere date anche risposte di senso compiuto.</span></div></div></div>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-75576263115200167732021-03-20T14:40:00.000+01:002021-03-20T14:40:07.040+01:00L'ATTUALITA' DI PAOLO A DIECI ANNI DI DISTANZA<p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoCzpS167CXzZd7P7uKTh-qUT9iwyTWxF90n3GqxoeFczrKSdndFyb0tTQV7lEbhWm1zSoc3zUieoeVtlaZJTdCGRk1qxm95XnatFmzgJxxkxBQTKHSK9inTspnjBWpXPb7oLn3vjsLtBG/s2048/6+giugno+2012+329.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1645" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoCzpS167CXzZd7P7uKTh-qUT9iwyTWxF90n3GqxoeFczrKSdndFyb0tTQV7lEbhWm1zSoc3zUieoeVtlaZJTdCGRk1qxm95XnatFmzgJxxkxBQTKHSK9inTspnjBWpXPb7oLn3vjsLtBG/w321-h400/6+giugno+2012+329.jpg" width="321" /></span></a></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><b>Oltre ad essere un osservatore acuto ed attento della realtà, Paolo Hlacia era anche un ottimo giornalista, soprattutto sapeva raccontare la realtà di lavoratrici e lavoratori da un punto di osservazione esterno ed introspettivo allo stesso tempo. </b></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"></span></p><a name='more'></a><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Non so quanti sappiano che per due anni, dal 2008 al 2010, è stato anche detentore di una rubrica fissa sul settimanale Left, per il quale curava la rubrica „Diario operaio“ firmando con lo pseudonimo di Gibbs. Oggi verrebbe probabilmenate definito „columnist graffiante“, ma a prescindere dalle definizioni va sottolineata l’incredibile attualità di quei pezzi scritti più di dieci anni or sono su temi di attualità politica e sociale, tutti rigorosamente riconducibili a questioni riguardanti il mondo del lavoro (e del non lavoro). E‘ per questo che riproporremo alcuni di questi articoli, che oltre ad avere il pregio di essere ben scritti e tremendamente attuali anche in tempi di crisi pandemica, faranno in modo di farci riavere Paolo un po‘ più vicino.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Da Left n. 11, del 19 marzo 2020 – Diario operaio</span></p><p style="text-align: left;"><b><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Tacchi a spillo e lavorare di meno</span></b></p><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Il vero problema è la riduzione dell’orario. E poi, visto che la ricchezza prodotta non è stata divisa equamente, almeno lo si faccia con il tempo</span><div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><br /></span><div style="text-align: center;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><div style="text-align: left;"><b>Sei ore invece di otto e un salario garantito a chi non ce l’ha</b></div></span></div><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><div style="text-align: left;">di Gibbs</div></span><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">C’è questo manifesto sulla donna di „classe“ con i tacchi a spillo e una falce e martello scintillante che probabilmente pochi hanno visto. Delle scontate e banali polemiche che hanno accompagnato l’uscita del manifesto mi è rimasta questa frase: „Quando finiscono di lavorare indossano scarpe eleganti, escono e vanno a ballare.“ Finalmente se ne sono accorti/e che John Travolta nel film era un compagno della banlieu newyorchese; che laFebbre del sabato sera era il manifesto di una generazione e il nome ideale per un collettivo politico; che a Tony Manero non piaceva lavorare nel negozio come non piaceva a noi una vita con acquisti a rate e fabbrica. Lavorare di meno, quante volte è stato rispolverato senza convinzione questo obiettivo e in quanti contesti diversi, eppure ha sempre il fascino invariato della prima volta che l’ho sentito pronunciare. Lavorare di meno a parità di salario. Lavorare meno per ridurre i rischi di infortunio e la nocività del lavoro. Lavorare meno per una vita che valga la pena di essere vissuta. Lavorare meno per poter ballare! Perché non si discute di questo Nell’azienda dove lavoro, su 200 dipendenti hanno detto che 50 sono in più, sono esuberi (io sono certamente tra questi, per capirlo mi basta lo sguardo del mio capo). Non c’è crisi che tenga, qui con alcune variazioni nell’organizzazione del lavoro, un pizzico di flessibilità, due macchinari nuovi il risultato è scontato: si produrrà un po‘ di più con 50 lavoratori in meno. Altro che piena occupazione o ricerca e innovazione sul prodotto, tutto ciò è già stato fatto e questo è il risultato. La produzione supera leggermente quella degli anni scorsi e per la piena occupazione non ci resta altra soluzione che una riduzione d’orario. Sei ore invece di otto e si lavora tutti e duecento. Al padrone con tuta la crisi restano i profitti di prima, dovrebbe accontentarsi. Ma perchè tutti i vantaggi del „progresso“ devono sempre riempire le „loro“ tasche? Anche per questa astronave chiamata Terra che viaggia nello spazio con questo equipaggio di circa sette miliardi di persone sarebbe un bene evitare di continuare a spremere le risorse per garantire profitti e guadagni al solito giro di arricchiti. Mi fanno sempre ridere le precisazioni e le distinzioni tra ricchi veri, di famiglia e con pedigree e gli altri, quelli arricchiti, i nuovi ricchi senza </span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">blasoni e buone maniere. Non vedo alcuna differenza: si sono tutti arricchiti del nostro lavoro, delle nostre intuizioni e</span><span style="font-family: verdana;"> del nostro tempo. </span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">La riduzione dell’orario di lavoro è la rivendicazione che tutti quelli che sono saliti sui tetti dovrebbero fare, che tutti quelli impegnati nei presidi dovrebbero avanzare. Una riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e un salario garantito per chi un lavoro non ce l’ha. C’è una ricchezza sociale e generale che è stata prodotta dal nostro lavoro e che non è stata distribuita equamente, lo riconoscono tutti, e allora perché ripetere questo schema del passato che ha comportato tanta ingiustizia? Cominciamo da ora a dividere equamente vantaggi, risorse e tempi dedicati al lavoro. Ma perché quando i padroni rullano tutto sul loro cammino: contratto nazionale, diritti, garanzie. leggi sulla sicurezza sul lavoro, i grandi dirigenti della sinistra politica e sindacale si preoccupano solo di garantire che il sistema continui a funzionare e balbettano di un nuovo modello di sviluppo?</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;">Questo diario lo dedico a tutti quei compagni che molto più seriamente di me hanno studiato e scritto su questi temi ma ogni tanto serve anche alimentare la polemica e i contrasti in tutto questo buonismo dovuto alla crisi.</span></p></div>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-33329049065676740372021-03-20T14:23:00.009+01:002021-03-20T14:48:11.486+01:00FAQ RIPRENDE. AUSPICABILMENTE CON CONTINUITA'<p><span style="font-family: verdana;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlguil3qQz9PpYNVRuiSOcxn9BJT2YXqaYfN_JVp_3dyXsThRYns9jZBfU6T1Nfqu1yA8bLziTGNOIvQpmKAv_mwof4xXQVLGzZnCoUwq4ll_eTHQwjW5e-elUqfunI6u_EhOcxr8y3sMj/s922/logo+FAQ+merlo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="204" data-original-width="922" height="118" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlguil3qQz9PpYNVRuiSOcxn9BJT2YXqaYfN_JVp_3dyXsThRYns9jZBfU6T1Nfqu1yA8bLziTGNOIvQpmKAv_mwof4xXQVLGzZnCoUwq4ll_eTHQwjW5e-elUqfunI6u_EhOcxr8y3sMj/w482-h118/logo+FAQ+merlo.jpg" width="482" /></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><p><span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: verdana;"><span>E' passato quasi un anno, o forse più di un anno dall'ultima apparizione in rete di FAQ </span></span><span style="font-family: verdana;">– Frequently Asked Question. </span></b></span></p><p><span style="font-size: large;"><span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Il blog ideato, diretto e gestito da Paolo Hlacia, blog che nel tempo era diventato un efficace ed utile strumento di informazione, laddove per informazione si intende non tanto una forma più o meno adeguata di trasmissione e commento delle notizie - </span><span style="font-family: verdana;">quanto la proposizione di contenuti e temi di interesse generale e di attualità, abbinati alle </span><span style="font-family: verdana;">domande giuste da porre, per conto della comunità o della collettività. Domande da rivolgere </span><span style="font-family: verdana;">prima di tutto a se stessi, certo, ma soprattutto a coloro i quali sono i temporanei detentori delle </span><span style="font-family: verdana;">risorse, del ruolo istituzionale e degli strumenti operativi che consentono di ideare, proporre e </span><span style="font-family: verdana;">realizzare i processi di trasformazione – in poche parole – del potere articolato in tutti i suoi vari </span><span style="font-family: verdana;">livelli. FAQ è stato un buon strumento di „interrogazione e riflessione“ su alcuni temi centrali </span><span style="font-family: verdana;">della realtà locale – soprattutto Porto, Ferriera, tessuto industriale residuale in rapida </span><span style="font-family: verdana;">consunzione - ma sapeva anche porre interrogativi su temi di carattere generali ed aprire </span><span style="font-family: verdana;">finestre sul mondo, su idee fortemente innovative o quantomeno fortemente stimolanti (un </span><span style="font-family: verdana;">esempio su tutti: la presentazione del pensiero „connectografico“ di Parag Khanna e delle sue </span><span style="font-family: verdana;">opere sul ruolo delle città stato e del futuro nuovo ordine mondiale), da conoscere anche per </span><span style="font-family: verdana;">poter contribuire ad uno sviluppo innovativo in chiave locale.</span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">La scomparsa di Paolo ha colpito la sua famiglia e tutti noi nel pieno del primo „lock </span><span style="font-family: verdana;">down“ e benché ci fossimo ripromessi quasi subito di continuare a far vivere FAQ, non ne siamo </span><span style="font-family: verdana;">stati capaci nell’immediato, dovendo ammettere e riconoscere che, perlomeno in determinate </span><span style="font-family: verdana;">circostanze, i proverbi ed i modi di dire non sono sempre sentenze: nel senso che se è vero che </span><span style="font-family: verdana;">tutti possono essere utili, è altrettanto vero che c’è anche qualcuno che è davvero insostituibile, </span><span style="font-family: verdana;">come lo è stato Paolo per FAQ.</span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Ben consapevoli di non poter esserne dei degni sostituti, abbiamo deciso di provarci </span><span style="font-family: verdana;">ugualmente, auspicabilmente con continuità e contando sull’apporto di chi vorrà starci, con </span><span style="font-family: verdana;">l’ambizione, o più che altro la speranza, di poter e saper fare le domande giuste.</span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Uno degli ultimi terreni di confronto cittadino sta riguardando, proprio in questi giorni - </span><span style="font-family: verdana;">per l’ennesima volta - l’ipotesi di „riuso“ di Porto Vecchio, dopo decenni di attesa. Nel ritenere </span><span style="font-family: verdana;">già errato a livello semantico parlare di riuso per un’area che dalla sua istituzione non ha </span><span style="font-family: verdana;">conosciuto altri tipi di utilizzo se non quello portuale, resta indubbiamente vero che si tratta di un </span><span style="font-family: verdana;">dibattito aperto da decenni. In modo organico almeno dalla metà degli anni settanta del secolo </span><span style="font-family: verdana;">precedente, quando a „fronteggiarsi“ sulle proposte di utilizzo dell’area vi erano inizialmente due </span><span style="font-family: verdana;">progetti - „Polis“ e „Bonifiche“, dei quali si discusse per svariati anni. E‘ da cinquant’anni che si </span><span style="font-family: verdana;">discute di (ri)utilizzare quell’area e di restituirla alla città (anche restituzione appare termine </span><span style="font-family: verdana;">improprio). La settimana scorsa si è arrivati alle tre firme (D’Agostino, Dipiazza, Fedriga) per la </span><span style="font-family: verdana;">svolta. Sarà la volta buona?</span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Al momento l’unica certezza sembra essere un’ulteriore impiego di tempo per individuare la </span><span style="font-family: verdana;">figura dell’ambasciatore (o ambasciatrice) che porterà Porto vecchio nel mondo, che dovrà </span><span style="font-family: verdana;">essere una figura di alto profilo che ne farà conoscere le opportunità a livello internazionale, </span><span style="font-family: verdana;">come è stato scritto. A livello operativo invece l’unica cosa certa sembra essere, per ora, il </span><span style="font-family: verdana;">trasloco di gran parte degli uffici regionali in quel sito.</span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Il Governo si appresta a fissare i criteri per una radicale riforma della pubblica </span><span style="font-family: verdana;">amministrazione, per la quale si attingeranno ingenti risorse dal Recovery plan. Recentemente </span><span style="font-family: verdana;">l’osservatorio smart working del Politecnico di Milano ha pubblicato alcuni dati interessanti </span><span style="font-family: verdana;">riguardanti la conversione forzata die dipendenti pubblici al cosiddetto lavoro agile (da casa): da </span><span style="font-family: verdana;">ormai un anno il 94% delle pubbliche amministrazioni (tutti i comparti, dallo Stato e gli enti </span><span style="font-family: verdana;">locali) ha consentito ai propri dipendenti di lavorare da remoto e si stima che con tale modalità </span><span style="font-family: verdana;">abbiano lavorato e continuino a farlo circa 1,85 milioni solo di dipendenti statali (per tacere degli </span><span style="font-family: verdana;">altri comparti). E lo smart working è sicuramente un trend che resterà presente in forma </span><span style="font-family: verdana;">significativa anche ad emergenza sanitaria conclusa. Non staremo a spiegarne le ragioni, che </span><span style="font-family: verdana;">hanno molto a che fare con indubbi vantaggi per le parti datoriali, sia private che pubbliche.</span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Siamo proprio sicuri che sia ancora una buona idea costruire intanto i nuovi uffici della </span><span style="font-family: verdana;">Regione proprio in Portovecchio? Una domanda alla quale auspichiamo sia data, soprattutto dai </span><span style="font-family: verdana;">soggetti di cui al primo capoverso di questo scritto, una risposta motivata entro la tornata </span><span style="font-family: verdana;">elettorale autunnale.</span></span></p>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-68369464228894029022020-07-01T15:50:00.000+02:002020-07-01T15:50:21.318+02:00ZENO D’AGOSTINO TORNA AD ESERCITARE IL RUOLO DI PRESIDENTE DEL PORTO DI TRIESTE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8gtdUkwih6WHRpGz9SzNKaMlFgmqh0UqLo5E_k2tO09Zn-FPpUJH3v6_iyqkKMf7-lb-AOKFndn6cyVzulx-VEs11aMVdiJb25Ykb2HGY_Jumh25gHhyphenhyphen5HG2tsOejMM4VoVszF0tXBmP3/s1600/DAgostino-e-Sommariva_credits-Giuliano-Koren_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8gtdUkwih6WHRpGz9SzNKaMlFgmqh0UqLo5E_k2tO09Zn-FPpUJH3v6_iyqkKMf7-lb-AOKFndn6cyVzulx-VEs11aMVdiJb25Ykb2HGY_Jumh25gHhyphenhyphen5HG2tsOejMM4VoVszF0tXBmP3/s400/DAgostino-e-Sommariva_credits-Giuliano-Koren_.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>PROVVEDIMENTO ANAC:</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>IL TAR LAZIO ACCOGLIE IL RICORSO DELL’AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE</b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>ZENO D’AGOSTINO TORNA AD ESERCITARE IL RUOLO DI PRESIDENTE DEL PORTO DI TRIESTE</b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b></b></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Trieste, 30 giugno 2020 – Con grande soddisfazione si dà atto che il TAR Lazio, accogliendo il ricorso dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, gemello di quello presentato da Zeno D’Agostino, ha annullato il provvedimento assunto dall’ANAC che aveva decretato l’inconferibilità dell’incarico di presidente del porto di Trieste, adottato a favore di D’Agostino nel 2016.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">La sentenza ha accolto soprattutto il primo motivo di ricorso, quello cioè nel quale veniva affermata la non applicabilità del divieto di conferire incarichi quando l’Ente che nomina (nella specie il MIT) è diverso da quello (l’AdSP) che aveva nominato Zeno D’Agostino quale presidente senza poteri di società partecipata dall’Autorità (la concessionaria TTP). Il TAR ha escluso, smentendo l’ANAC, che la norma sull’inconferibilità possa essere applicata estensivamente, confermando così le tesi sostenute dagli avvocati dell’Autorità.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Il TAR ha altresì rilevato che, in ogni caso, non erano stati esercitati poteri gestori dal presidente D’Agostino in TTP, ciò rilevando anche ai fini di escludere l’altra lettura “estensiva” della norma sull’inconferibilità pretesa dall’ANAC e respinta senza esitazioni dal Giudice amministrativo.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">La sentenza rende giustizia in pochi giorni, della situazione molto delicata creatasi a seguito della decisione dell’ANAC, e rimette quindi Zeno D’Agostino nuovamente nella pienezza della carica e dei poteri, nell’interesse della portualità non solo giuliana. Come ha scritto il TAR, «il provvedimento con cui è stato conferito l’incarico di Presidente dell’AdSP al dott. D’Agostino era senz’altro legittimo», con ciò respingendo anche possibili interpretazioni della norma volte ad allargare a qualsiasi ipotesi diversa dalla nomina le regole sulla cd. inconferibilità degli incarichi.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Anche questo aspetto, in prospettiva, costituisce elemento idoneo e eliminare incertezze e garantire continuità all’azione amministrativa. L’Autorità può da subito quindi ricostituire l’assetto organizzativo precedente alla decisione dell’ANAC, con Zeno D’Agostino quale presidente e Mario Sommariva segretario generale, il quale, così, cesserà dalla carica di commissario straordinario dell’Ente, cui era stato nominato dal Ministro De Micheli poche ore dopo la decisione oggi annullata.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><a href="https://www.dropbox.com/s/xynnt1vhbn132f5/Sentenza-TAR-Lazio-n.-7297-2020.pdf?dl=0" target="_blank">La sentenza del TAR</a></span>Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-69291618171659593552020-06-28T09:36:00.002+02:002020-06-28T13:31:14.902+02:00UNA SERATA IN RICORDO DI PAOLO<div style="background-color: white; color: #222222;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiez7M9V9krR7k-XFJl9oJXbpGP8dUXQMY-tujnNllAv4bdntOZRk2BzabJtydMqHPOSscilwFcJEWIMnG3UggYsND4ZzYsFZ143-4ds4G-Y910KIXs91X6_pKxsvY44XXtvLDuWFjnK-61/s1600/PaoloHlacia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="514" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiez7M9V9krR7k-XFJl9oJXbpGP8dUXQMY-tujnNllAv4bdntOZRk2BzabJtydMqHPOSscilwFcJEWIMnG3UggYsND4ZzYsFZ143-4ds4G-Y910KIXs91X6_pKxsvY44XXtvLDuWFjnK-61/s400/PaoloHlacia.jpg" width="321" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sono passati ormai più di tre mesi dalla scomparsa di Paolo Hlacia e a causa delle restrizioni originate dall'emergenza pandemica non vi era stato modo, per tante e tanti di noi, né di poterlo salutare al funerale, né di riunirsi in qualche altro luogo per ricordarlo degnamente.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: white; color: #222222;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Adesso é finalmente possibile, seppure con alcune limitazioni, incontrarsi e riunirsi anche per parlare o solo per il piacere di essere presenti e ricordarlo insieme.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">E' con questo spirito che Vi invitiamo ad intervenire e partecipare ad una serata dedicata a Paolo Hlacia, che avrà luogo venerdì, 3 luglio 2020, a partire dalle ore 19.00 alla Casa del Popolo di Ponziana (Via Ponziana 14).</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nell'occasione proporremo anche una sottoscrizione a sostegno del blog FAQ, che Paolo aveva ideato e gestito direttamente e che vorremmo continuasse a rappresentare una punto di vista indipendente ed originale su contenuti di interesse politico e sociale generale ed anche di specifico interesse per la nostra città.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Dopo l'iniziativa sarà possibile cenare all'osteria sociale della Casa del popolo.Chi intendesse farlo è pregato di prenotare quanto prima (tel. 040774382) a causa delle limitazioni vigenti e dovute alle misure di vigilanza sanitaria anti Covid-19 ancora in atto.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Arrivederci venerdì 3 luglio, alle 19.00 a Ponziana.</span></div>
Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-39732543391248337722020-06-20T10:07:00.001+02:002020-06-20T10:10:34.893+02:00INVESTIMENTI CINESI IN ITALIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2CvLyu0wtz4IwuX-mUm3HomxWSTScBIKjR9VA5wX6um1om4PQfod-a58802yqTZI8sqdABT5FZ3UM5J5yAW4260hG4XQwEvRa5TUy3bPVL0ePztAPBNjo1PXkanZJl0aNJ6nYj_E80AYL/s1600/immagine+per+articolo_20-06.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="611" data-original-width="819" height="297" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2CvLyu0wtz4IwuX-mUm3HomxWSTScBIKjR9VA5wX6um1om4PQfod-a58802yqTZI8sqdABT5FZ3UM5J5yAW4260hG4XQwEvRa5TUy3bPVL0ePztAPBNjo1PXkanZJl0aNJ6nYj_E80AYL/s400/immagine+per+articolo_20-06.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: center;">
<b style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: medium;">A seguito dell'articolo di Sergio Bologna
pubblicato in data 13 giugno sulla presenza dei capitali cinesi in Europa nel
comparto della logistica, riportiamo un contributo di approfondimento fornitoci
da un esperto, che ci consente di mettere in evidenza come in anni recenti
siano state cedute alla Cina società importanti del nostro apparato industriale
anche in settori tipici del made in Italy, senza che nessuno sollevasse
obiezioni di sorta. Anche per questa ragione vi sono fondati motivi per
ritenere che la campagna scatenata da certi gruppi contro l'eventualità
d'investimenti cinesi nel porto di Trieste sia priva di giustificazioni e
rivolta non tanto a difendere il nostro patrimonio industriale ma a colpire la
persona di Zeno d'Agostino.</span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: center;">
<b style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span></i></b></div>
<a name='more'></a><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Scenario investimenti
cinesi in Europa</span></span></i></b><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Pur senza conoscere i dettagli, in
quanto non esiste una banca dati esaustiva sugli investimenti cinesi
all’estero, è noto però che gli interessi economici e politici di Pechino
trovano sbocchi territoriali ormai un po' ovunque. I cinesi comprano centinaia
di aziende in Europa, investono miliardi e finanziano progetti in tutto il
mondo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Secondo il report di <strong><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Rhodium Group</i></strong><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"> e <strong>Mercator
Institute for China Studies</strong></i></b> (MERICS) - dati aggiornati
al 2018 - si è assistito ad una involuzione degli investimenti diretti esteri
(IDE) della Cina verso l’Unione europea, che sono risultati pari a 17,3
miliardi di euro. Si tratta quindi di un calo del 40% rispetto ai livelli del
2017 (29,1 miliardi€) e di circa la metà rispetto al picco di 37 miliardi
raggiunto nel 2016. Tale involuzione non è riservata solo all’Ue, ma si estende
su scala globale per effetto della più stretta politica di controllo dei
capitali varata da Pechino.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Durante il 2018 il 45% del totale degli
investimenti cinesi nel continente ha visto al primo posto la Gran Bretagna
(4,2 miliardi €), seguita da Germania (2,1 miliardi €) e Francia (1,6 miliardi
€). <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nello stesso anno 2018 l’Italia invece,
insieme ad altri Paesi dell’Europa del Sud quali: Spagna, Grecia, Portogallo,
Slovenia, Croazia, Malta e Cipro hanno attirato solo 2,2 miliardi, con un trend
calante rispetto agli anni del boom avvenuto tra il 2014 e il 2015. Negli
ultimi due anni sono infatti arrivati in Italia “solo” 2,5 miliardi €.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;">Tuttavia, considerando un orizzonte più
ampio, quello che va <strong>dal 2000 al 2019</strong><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">,</b> come si nota dal seguente grafico Rhodium Group, l’Italia è stata
la terza destinazione preferita degli investimenti cinesi in Europa, con un
valore superiore a quello dei francesi.</span><span style="background: white;"> </span><span style="background: white;"> <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBR9JN4mhyphenhyphenY4_l_uWqKlwyuYWa-o6DwX0bqKxTSlNKAtKRpLQEVh3vAx8n0BraQ3ik37bgk1fUHVxk3fQk_Igb_tecmTw_WMNvNou1SRb5He5aP5qWv_XwtB2Kcn2yHyMc44ezRGVvMbzr/s1600/1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1216" data-original-width="996" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBR9JN4mhyphenhyphenY4_l_uWqKlwyuYWa-o6DwX0bqKxTSlNKAtKRpLQEVh3vAx8n0BraQ3ik37bgk1fUHVxk3fQk_Igb_tecmTw_WMNvNou1SRb5He5aP5qWv_XwtB2Kcn2yHyMc44ezRGVvMbzr/s400/1.png" width="326" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;"><br /></span></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-no-proof: yes;"><!--[if gte vml 1]><v:shapetype id="_x0000_t75"
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</v:shape><![endif]--><!--[if !vml]--><!--[endif]--></span><span style="background: white;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;">In 19 anni l’Italia ha attratto 15,9 miliardi di euro, contro
i 14,4 miliardi € della Francia, i 22,7 miliardi € della Germania e 50,3
miliardi € della Gran Bretagna (ante Brexit)</span><span style="background: white;">.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Operazioni principali sul territorio Italiano e
differenziazione delle tipologie di investimento<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sempre secondo il report di Rhodium
Group – dati 2018 -, tra il 2014 e il 2016 sul territorio italiano gli
investimenti cinesi, di rilievo, sul territorio italiano sono: l’acquisto da
parte di China National Chemical, di una quota <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in <strong>Pirelli</strong> per <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">7,3 miliardi di euro</b>, l’investimento da <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">400 milioni di euro</b> di Shanghai Electric in <strong>Ansaldo
Energia</strong> e l’acquisizione del 35% di <strong>Cdp Reti</strong> da
parte del colosso dell’energia elettrica China State Grid, per un valore di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">2,81 miliardi</b>.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nel 2018 ha avuto luogo l’acquisizione
di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">NMS Group </b>– settore medicale - da
parte di SARI e quella del gruppo biomedicale <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Esaote</b> da parte di una cordata di investitori cinesi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Oltre ai grandi gruppi industriali
cinesi ci sono poi una serie di acquirenti meno noti che hanno comunque fatto
investimenti per centinaia di milioni in settori come la moda (<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Krizia</b>), gioielli (<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Buccellati</b>), macchinari industriali, componentistica e design auto.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">In definitiva la lista dello shopping cinese in
Italia è molto lunga e include:<b> il gruppo Ferretti Yacht</b>, l'oleario
toscano<b> Salov </b>con i suoi marchi<b> Olio Sagra e Filippo
Berio,</b> piccole e medie imprese, che rappresentano comunque delle eccellenze
del Made in Italy, ad esempio: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">l'azienda
dei trattori Goldoni</b> di Carpi, la storica azienda dei <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">marmi Quarella </b>di Verona, il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">legno
Masterwood</b> di Rimini, la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">metalmeccanica
Motovario</b> di Formigine, la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">catena di
cinema Odeon & Uci</b>, e ancora la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Emarc,</b>
società torinese che produce componenti per le più importanti case automobilistiche,
la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Moto Morini</b> di Pavia, le milanesi
specializzate in farmaceutica <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Newchem </b>e
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Effechem</b>. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ed è proprio la così lunga lista dello shopping da
parte della Cina in Italia a far sì che molti dichiarino che “L'Italia non è
più italiana”.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;">Esiste poi un’altra
categoria di investimenti che comprende operazioni di portfolio che riguardano
società quotate; trattasi di acquisizioni, generalmente entro il 2%, da parte
del SAFE (State </span><span style="mso-ansi-language: IT;">Administration for
Foreign Exchange) in società quotate come <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">ENI</b>,
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">ENEL</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Prysmian</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">FCA</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Telecom Italia</b>,<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> Generali</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Saipem</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Intesa San Paolo</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Unicredit</b>. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT;">N.B. </span><span style="background: white;">A inizio 2019 la China State Administration of Foreign
Exchange aveva in portafoglio azioni superiori al 2% in dieci delle maggiori
imprese quotate italiane, attive nei comparti bancario, assicurativo,
dell’energia e della produzione di autoveicoli, cavi e sistemi. </span><span style="background: white;"> </span><span style="background: white;">Nel complesso, lo stock di Investimenti Diretti Esteri
cinesi in Italia nel 2017 (ultimo anno per cui sono disponibili dati annuali)
ammonterebbe a circa </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="background: white;">4,4 miliardi</span></b><span style="background: white;"> </span><span style="background: white;">di euro, più o meno la metà dello stock
investito dall’Italia in Cina. </span><span style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Esiste infine un’ulteriore categoria di
investimenti, il più delle volte poco evidente, ma che è comunque rilevante;
ovvero gli investimenti da parte di numerosi imprenditori cinesi privati,
provenienti da alcune province, es. Fujian, nel settore della ristorazione, del
commercio al dettaglio e della manifattura (soprattutto a Prato). <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Questi investimenti spesso non rientrano
nel flusso bilaterale di investimenti perché realizzati da società di diritto
italiano con capitali già presenti in Italia.</b><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nella tabella che segue il Ministero degli Affari
Esteri Italiano ha evidenziato le diverse tipologie di investimenti cinesi,
quali: investimenti finanziari SAFE, investimenti strategici da parte di
aziende pubbliche cinesi, M&A di grandi e medie società italiane, o di
piccole società altamente specializzate, investimenti greenfield ed infine
quelli ibridi (es. squadre di calcio Inter, Milan, Parma).<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw56coWHnZSHX4qhTnju-c9ycBfysY8VJZc9HhKyOSbitp22UtRvt23pJrSGZ7wDbkgEk3r8KIWblpG9iYnNpbazhavBxNS7YyFsIwKHK-v829wMYRgCkdGGteY3-HoegorSx7i1AJu29D/s1600/2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="586" data-original-width="1600" height="145" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw56coWHnZSHX4qhTnju-c9ycBfysY8VJZc9HhKyOSbitp22UtRvt23pJrSGZ7wDbkgEk3r8KIWblpG9iYnNpbazhavBxNS7YyFsIwKHK-v829wMYRgCkdGGteY3-HoegorSx7i1AJu29D/s400/2.png" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;">La figura sottostante evidenzia che,
complessivamente nel 2017 più di </span><span style="background: white;">200 gruppi </span><span style="background: white;">industriali cinesi erano presenti in
Italia; a questi vanno aggiunti quelli con passaporto di Hong Kong i cui
capitali, spesso, vengono direttamente dalla Cina continentale. Il totale
ammonta a ca. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">300 gruppi industriali</b>
che controllano più di </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="background: white;">640 aziende
italiane</span></b><span style="background: white;">, grandi e
piccole, con un numero di dipendenti complessivo di 32.690 ed un fatturato di
poco inferiore a 18.000 miliardi di euro. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4-Iypnp887f86bpzYRxPwML6lsP_litP5w9veY5jRbhGWLdsCN8K4CzSOAPtoSla_6H5d_n2rUumGQP1Rsu4x_-JELjo0zwnvcVf17kN2d11b9BLV46lJUet8CKSFNKfEz6DGfUxuntp6/s1600/3.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="342" data-original-width="422" height="323" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4-Iypnp887f86bpzYRxPwML6lsP_litP5w9veY5jRbhGWLdsCN8K4CzSOAPtoSla_6H5d_n2rUumGQP1Rsu4x_-JELjo0zwnvcVf17kN2d11b9BLV46lJUet8CKSFNKfEz6DGfUxuntp6/s400/3.png" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Motivazioni per investimenti cinesi in Italia<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Per quanto riguarda la tipologia di investimenti,
quali M&A o Greenfield, le motivazioni principali per gli investimenti in
Italia sono le seguenti:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">a.<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Acquisizione
di quote di mercato in Italia e Europa. Invece di costruire nuove fabbriche,
per espandersi rapidamente, l’investitore cinese compra aziende esistenti, a
volte ex fornitori.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">b.<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Acquisizione
di tecnologie per offrire prodotti migliori sul mercato cinese e sopravvivere
in un mercato sempre più competitivo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">c.<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Operazioni
ibride (acquisizione squadre di calcio) motivate soprattutto dal ritorno di
immagine per l’acquirente.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">d.<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Risorse,
specialmente intangibili, come marchi, conoscenze e competenze. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">In aggiunta, la posizione strategica dell’Italia
per UE e Mediterraneo gioca un ruolo significativo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Principali settori di investimenti cinesi in
Italia<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">I principali settori di investimenti cinesi in
ordine di importanza, con una maggiore concentrazione nel Nord del Paese (Lombardia,
Piemonte, Veneto, Toscana), sono:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-list: Ignore;">§<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Manifatturiero<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-list: Ignore;">§<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Trade<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-list: Ignore;">§<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Logistico<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-list: Ignore;">§<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Costruzioni<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-add-space: auto; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 36.0pt; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-list: Ignore;">§<span style="font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="mso-ansi-language: IT;">Servizi<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: 18.0pt;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Fonte: Database Reprint<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il caso Huawei<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;">Il caso Huawei
meriterebbe un discorso a parte per i timori di spionaggio informatico e per gli
investimenti in settori “sensibili”, quali l’innovazione tecnologica nel campo
dei semiconduttori per applicazioni wireless nel contesto della rete 5G.</span><span style="background: white; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ci si limita a dire che Huawei è presente
sul mercato italiano dal 2004 e conta a oggi ca. 800 dipendenti di cui circa
100 impiegati nel Centro ricerche per le tecnologie "microwave" di
Segrate. L’anno scorso Huawei ha annunciato un <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">nuovo investimento</b> in Italia, che ammonta a <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">1,7 milioni di dollari</b> all’insegna dell’innovazione: il
Microelectronics Innovation Lab, realizzato in partnership tra il Centro di
Ricerca di Milano/Segrate e l’Università di Pavia, ateneo che annovera un polo
di eccellenza di prestigio internazionale nell’ambito della microelettronica.
(Fonte Huawei.com)<o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Può
questo investimento costituire una reale minaccia per lo spionaggio
informatico? È difficile dirlo. </b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><o:p></o:p></b></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Di
sicuro invece sarà un’opportunità<span style="background: white;"> per favorire
l’attrattività dell’Italia e frenare la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’ che ha
contribuito alla creazione del divario digitale oggi esistente con gli altri
Paesi dell’Unione Europea</span></b><span style="background: white;">.</span><span style="background: white;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-GB"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il progetto Belt and Road Initiative (BRI)<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">• Sono coinvolti oltre <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">133 paesi</b> che hanno firmato accordi con il Governo cinese. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">• <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Investimenti
</b>cinesi nei Paesi BRI: oltre <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">460 mld
di USD</b>; totale progetti concessi in appalto: 500 mld. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">• Paesi attraversati da BRI: la Cina ha costruito <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">82 zone di cooperazione economica e
commerciale</b>; insediate <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">3.995 imprese</b> generando <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">244.000 posti di lavoro</b>.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La BRI
ha dato vita ad un intenso dibattito internazionale, specie nell’ultimo anno.
Molti si chiedono se i progetti e gli investimenti previsti contribuiranno a
sostenere l’economia globale, a far crescere l’occupazione nei paesi coinvolti
e sollevare milioni di persone dalla povertà, oppure la Cina sta usando questo
programma per guadagnare influenza geopolitica e per riversare su nuovi partner
commerciali una quota crescente della propria sovraccapacità produttiva? <o:p></o:p></span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ed
ancora, l’adesione dell’Italia all’iniziativa faciliterà l’aumento delle
esportazioni verso la Cina e sbloccherà nuove opportunità d’investimento nei
due sensi e in paesi terzi?<o:p></o:p></span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;">In
aggiunta, esiste il rischio che alcuni paesi beneficiari degli investimenti
cinesi, specie quelli meno sviluppati e finanziariamente solidi, sviluppino una
pericolosa dipendenza dai prestiti erogati da Pechino, trovandosi così non in
grado di onorare i debiti contratti per lo sviluppo di infrastrutture e
vedendosi costretti a cederne la proprietà?</span></b><span style="mso-ansi-language: IT;"> Questo fenomeno, recentemente, a causa della pandemia Covid-19 ha già
visto diversi paesi chiedere alla Cina di rinegoziare le condizioni dei
prestiti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Conclusioni<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT;">Per concludere, considerato che la </span><span style="background: white;">partecipazione azionaria di gruppi cinesi
all’interno del nostro paese non è per niente modesta, anche se in calo negli
ultimi anni, viene spontaneo chiedersi se <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">gli
investimenti cinesi in Italia rappresentino un’opportunità o una minaccia per
gli italiani.<o:p></o:p></b></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="background: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Di sicuro c’è chi, da una parte,
potrebbe interpretare questi dati come <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">il
segno di un’<strong>industria
italiana in declino</strong></b>, vedendo in questi investimenti una
minaccia e una sorta di “<strong>conquista straniera</strong>“; dall’altra, bisognerebbe
chiedersi cosa succederebbe se non ci fosse questo forte investimento
straniero; la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">conseguenza peggiore
potrebbe essere<strong><span style="border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;"> la probabile chiusura di aziende
italiane?</span></strong><strong><o:p></o:p></strong></b></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;">Esiste poi il rischio che una maggiore
vicinanza tra Roma e Pechino possa tradursi, oltre che in nuove opportunità
commerciali per il nostro Paese, anche in <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">nuove
operazioni di trasferimento di asset italiani in mano cinese? </b></span><strong><span style="background: white; border: 1pt none windowtext; font-weight: normal; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></strong></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<strong><span style="background: white; border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A questo proposito riuscirà l’Unione Europea,
con lo scudo che si accinge a lanciare, ovvero un “golden power” continentale,
a proteggere le aziende strategiche da scalate ed acquisizioni da parte di
soggetti cinesi, sovvenzionati con soldi pubblici nel loro paese, o è ormai
troppo tardi?<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><strong><span style="background: white; border: 1pt none windowtext; padding: 0cm;">Oltre
questi interrogativi </span></strong><span style="background: white;">è anche opportuno chiedersi <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">cosa significhi lavorare per un investitore
cinese in Italia</b>, andando però a sfatare alcuni miti e senza incorrere in
stereotipi quali: una comunità troppo chiusa, che vive solo per lavorare, con
orari di lavoro al limite di ciò che è umanamente accettabile, una cultura del
business poco flessibile etc.</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="background: white; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .5gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="background: white;">E’ indubbio che
si possano riscontrare delle <strong>difficoltà</strong> quando si parla di <strong>adattamento</strong> dei <strong>dipendenti
italiani </strong>(o europei) alla <strong>cultura
lavorativa cinese ma </strong>lo stereotipo di cui sopra, allora,
andrebbe allontanato, mettendo in luce invece le esperienze positive di
italiani con datori di lavoro cinesi, con contratti regolari, molti a tempo
indeterminato, con stipendi in linea con la media europea e con rapporti tra
capi e dipendenti sempre più diretti e meno gerarchici.</span><span style="background: white; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Ed infine, </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;">il rallentamento degli investimenti cinesi sul
mercato Italiano</span></b><span style="mso-ansi-language: IT;"> negli ultimi 3-4
anni, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">può dipendere dai</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">maggiori controlli di capitale, dalla minor
liquidità in Cina e dall’incremento dei controlli da parte europea? <o:p></o:p></b></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Come
pure, quale sarà l’impatto dell’epidemia Covid-19 sui flussi di capitale
globale, inclusi gli investimenti della Cina all’estero?<o:p></o:p></span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 7.2pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; mso-para-margin-bottom: .6gd; mso-para-margin-left: 0cm; mso-para-margin-right: 0cm; mso-para-margin-top: 3.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-18412677544500810462020-06-18T08:00:00.000+02:002020-06-18T08:00:14.278+02:00ESOF SOLO EVENTO O L'INIZIO DI UN NUOVO RAPPORTO TRA SCIENZA E CITTA' ?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSD-hvUjNeB4YGk-eU6OGmzpLDzm7voqEed_dgA5RqZcHqqNnwcC3ijd0Vu8-v4UhItiQfKeXYaPemwBlQcJWhmcjmH5YSOZvCPVHHY1lK1_nuJddOCht-AtnkmBoGJ_uJ877qNf81WhuT/s1600/VISTA+AEREA+PORTO+VECCHIO+SCAN.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="1163" data-original-width="1600" height="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSD-hvUjNeB4YGk-eU6OGmzpLDzm7voqEed_dgA5RqZcHqqNnwcC3ijd0Vu8-v4UhItiQfKeXYaPemwBlQcJWhmcjmH5YSOZvCPVHHY1lK1_nuJddOCht-AtnkmBoGJ_uJ877qNf81WhuT/s400/VISTA+AEREA+PORTO+VECCHIO+SCAN.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<h2 style="mso-list: l0 level2 lfo1;">
<span style="color: #0e0e0e;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">SCIENCE IN THE CITY<o:p></o:p></span></span></h2>
<div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">The Science in the City Festival is an important feature of every ESOF
edition and is for people of all ages who are curious about science. Thanks to
interactive shows, the Festival is also a great way for delegates to experience
how science engages, interacts, and builds bridges between researchers,
delegates and the public. <o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span></span></i></b></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-top: 6.0pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="text-transform: uppercase;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Continua l’articolo
pubblicato martedì 16 giugno 2020:</span></span></b></div>
<div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">………..<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></i></b></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; tab-stops: 21.3pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">3)<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Porto vecchio come sede ideale per una
ricollocazione e ulteriore sviluppo <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>delle
Istituzioni scientifiche, di ricerca e produzioni ambientalmente <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>sostenibili e ad alto valore aggiunto .
Solo ipotesi o obiettivo da <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>perseguire?<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La scelta di
svolgere la manifestazione nell'ambito dell'ex Porto Vecchio,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ha contribuito ad avviare, da parte del
Comune e di alcuni imprenditori, il recupero e trasformazione di due vecchi
magazzini per destinarli ad attività congressuali, immobili di cui usufruirà
ESOF, comportando però il rischio di emarginare<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>questo evento rispetto la realtà urbana, essendo il comprensorio dell'ex
scalo portuale ancora non<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ufficientemente connesso al resto della città e di difficile
accessibilità oltre a presentare un intorno completamente abbandonato. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Si è scelto pure di
trasformare un altro edificio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in Urban
Center per insediarvi Start Up, valutando che l'antico scalo portuale è un
ambito ideale per sviluppare attività strettamente connesse al mondo della
ricerca; inoltre si sta procedendo per trasferire l'Immaginario Scientifico ,
istituzione che coniuga e divulga a fini didattici il mondo della scienza verso
un pubblico che comprende tutte le fasce d'età, all'interno del polo museale
nel Magazzino 26, futura sede polimuseale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sarebbe utile in
prospettiva lavorare per consentire l'insediamento , vista anche la
disponibilità di immobili che presentano strutture particolarmente adatte ad
usi produttivi , di altre iniziative come quella prima accennata dell'Urban Center
in modo da incrementare attività di ricerca con sperimentazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>diretta dei risultati.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Più volte si è
dibattuto sull'opportunità di trasferire, all'interno di questo grande ambito
portuale dismesso, gli Istituti scientifici ora presenti a Trieste e dislocati
in diversi punti del territorio, ma questa ipotesi si scontra con due problemi
di non facile risoluzione: il primo determinato dal costo di una simile
operazione, vista la difficoltà di reperire consistenti risorse finanziarie
pubbliche per gli investimenti neccessari; la seconda altrettanto importante
riguarda l'utilizzo degli edifici, che oggi ospitano gli istituti scientifici e
di ricerca, una volta rimasti vuoti.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Corre l'obbligo di
fare un confronto con quanto fino ad oggi si è fatto per il recupero dell'ex
Ospedale Psichiatrico, comprensorio di proprietà publica, 22 ettari di
superficie e 200 mila mc di edificato. L' ex ospedale,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dismesso da oltre 40 anni,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è stato oggetto dell'interesse di Enti
pubblici, Azienda Sanitaria, Università, Provincia, Comune, che hanno promosso
rilevanti interventi sugli edifici con nuove<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>destinazioni d'uso pubblico ma il suo totale recupero non si è ancora
concluso, essendovi al suo interno molti edifici in abbandono e non
utilizzati.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Purtroppo, in
mancanza di un piano strategico per la trasformazione dell'ex scalo portuale,
questa ipotesi appare al momento non verificabile e il combinato disposto del
provvedimento che sdemanializza il Porto Vecchio con l'obbligo al Comune di
mettere sul mercato gli immobili presenti in esso per fornire le risorse
finanziarie ricavate all'Autorità portuale, si scontra con i tempi necessari a
valutare la possibilità di insediare in questo ambito attività collegate alla
Scienza e Ricerca Sta prevalendo l'idea che il Porto Vecchio possa divenire il
contenitore per tutte le necessità che si manifestano nella città, non
cogliendo invece che solo in una logica di pianificazione e programmazione in
relazione con il resto del territorio si possono sviluppare le potenzialità del
comprensorio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Se si considera la
localizzazione delle sedi degli istituti scientifici<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nel Comune in una visione d'insieme,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si scopre che è possibile collegarli con una
linea continua che coincide con la viabilità principale della città, sulla
quale si colloca pure il comprensorio dell'Università, quello dell'ex Ospedale
Psichiatrico e l'ambito de Porto Vecchio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">L' infrastruttura
viaria allora può considerarsi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come l'
asse portante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sul quale costruire
il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Sistema<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scientifico e della Ricerca di Trieste” e non
trattare più la localizzazione attuale degli Istituti Scientifici come isole a
se stanti. Inoltre questa visione consente di elaborare la integrazione con le
aree urbanizzate della città, la dotazione di servizi qualificati presenti
nelle sedi degli Istituti quali, biblioteche, sale conferenze, mense ecc.
aperti anche al pubblico e non solo agli addetti, potrebbe essere un'occasione
per facilitare l'osmosi con il territorio circostante.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">4) Come procedere?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Al fine di
evidenziare che la scienza e tutto quanto ad essa connesso non può permanere in
uno stato di separazione con la società, è stato proposto dall'Associazione
“Unaltracittà” nell'ambito del Festival, un tema riguardante Trieste:
progettazione partecipata sui grandi temi di ESOF declinati sulla città e il
territorio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Tale argomento si
articolerebbe attraverso un dibattito pubblico con tavoli di discussione
partecipata sui temi dello sviluppo sostenibile di Trieste. Coinvolgimento di
esperti urbanisti, architetti, designer, antropologi, scienziati, imprenditori,
artisti, insegnanti, politici ma anche e soprattutto di cittadini, per
declinare sulla città l'impatto delle sfide
scientifico-tecnologico-occupazionale-sociale-culturale discusse ad ESOF 2020.
Dibattiti previsti su accessibilità, trasporti, efficienza energetica,
inquinamento, economia circolare, ecosistema della ricerca, terza missione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">L’evento mira a
coinvolgere cittadini, professionisti di area scientifica e umanistica,
politici, imprenditori, insegnanti per un dibattito pubblico sulla rinascita
del Portovecchio e il suo ritorno sulla città e il territorio, organizzando
l'audience su diversi tavoli tematici. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le tematiche previste e trattate nel corso
della manifestazione in programma lanciano una sfida aperta ai soggetti
pubblici e privati per continuare, anche dopo lo svolgimento di ESOF, nella
costruzione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di un rapporto stabile di
confronto e collaborazione che consenta di trarre il meglio per lo sviluppo e
il benessere di questo territorio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">William Starc <o:p></o:p></span></i></b></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-54912722301417221182020-06-16T08:00:00.000+02:002020-06-16T08:00:06.511+02:00RICEVIAMO DA WILLIAM STARC IL SEGUENTE CONTRIBUTO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijfqxHuBFIe_tYZP0K5DPcTyFnIKyqSuEwyYr2IIDvq0g7TzGfzPwPwYJyEmKkGeLY6n33hTgm9RzvX6dUpLCTbkcTvAYOFGlpRJBu5ksom13zWte9UF8HTLU813-hEaBfL6U6kzDRrwjP/s1600/immagine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="220" data-original-width="660" height="132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijfqxHuBFIe_tYZP0K5DPcTyFnIKyqSuEwyYr2IIDvq0g7TzGfzPwPwYJyEmKkGeLY6n33hTgm9RzvX6dUpLCTbkcTvAYOFGlpRJBu5ksom13zWte9UF8HTLU813-hEaBfL6U6kzDRrwjP/s400/immagine.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<b style="text-align: center;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></b>
<b style="text-align: center;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">ESOF SOLO
EVENTO O L'INIZIO DI UN NUOVO RAPPORTO TRA SCIENZA E CITTA' ?</span></b><br />
<b style="text-align: center;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span></b><br />
<a name='more'></a></div>
<h2 style="mso-list: l0 level2 lfo1;">
<span style="color: #0e0e0e;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">SCIENCE IN THE CITY<o:p></o:p></span></span></h2>
<div class="MsoBodyText" style="margin-bottom: 12.65pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span lang="EN-US"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">The Science in the
City Festival is an important feature of every ESOF edition and is for people
of all ages who are curious about science. Thanks to interactive shows, the
Festival is also a great way for delegates to experience how science engages,
interacts, and builds bridges between researchers, delegates and the
public. <o:p></o:p></span></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Questo
incipit fa parte della presentazione delle iniziative incluse nel Festival di
ESOF e in particolare è significativa la proposizione: “Il Festival è pure un
ottimo modo per i delegati del settore a sperimentare come la scienza si
rapporta, interagisce e costruisce ponti tra ricercatori, delegati e il
pubblico”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">L'evento
ESOF, rinviato a settembre per causa della pandemia, procede per offrire alla
città, designata capitale Europea della Scienza per il 2020, un'occasione unica
per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un incontro costruttivo tra scienza
e cittadini. Questo evento, articolato in un ricco programma di manifestazioni,
dibattiti, ecc., mira a coinvolgere la città e il suo retroterra regionale, nazionale
ed internazionale con il mondo della ricerca, contribuendo così a stabilire una
connessione non solo fisica ma pure di relazioni sociali tra addetti e
cittadini,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>attivando nuovi rapporti tra
istituti scientifici, realtà urbana e mondo della produzione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le
sfide che questo territorio deve affrontare per raggiungere questo obbiettivo
sono molteplici: <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">1)
<b>essere capace di cogliere le potenziali applicazioni dei risultati delle
ricerca, offrendo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>opportunità di
applicazione del know how di cui si dispone alle imprese in modo da sviluppare
processi e prodotti ad alta innovazione. Sussistono le condizioni per avviare
questo</b> <b>incontro tra scienza e produzione, quali le azioni da
intraprendere e chi sono i soggetti che lo promuovono?<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Da
un 'indagine a livello nazionale è emerso che il 30% di nuovi posti di lavoro
generati nel nostro paese, richiederebbero figure professionali STEAM, acronimo
che richiama discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, artistiche
e matematiche, che in questo momento sono molto difficili da reperire e mettono
in difficoltà le imprese che vogliono innovare e devono competere sui mercati
internazionali. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">In
un recente dibattito, promosso dall'Associazione Dialoghi Europei<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si è cercato di capire come le istituzioni
che operano a livello locale nel campo della Scienza e Ricerca<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>interagiscono con il mondo della produzione,
quale potenziale fruitore per l'applicazione dei risultati della ricerca, e
conseguentemente con la possibilità di attrarre e insediare nuove imprese e
produzioni ad alto valore aggiunto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Due
qualificati rappresentati dell'Associazione degli Industriali hanno evidenziato
cosa si stia facendo per favorire la collaborazione e la conoscenza tra imprese
e istituti scientifici per dare risposta alla necessità di innovare processi e
prodotti, e allo stesso tempo superare l'attuale “divide digitale” per lavorare
con strumenti più idonei. Il coinvolgimento progressivo del mondo della
istruzione è l'obiettivo perseguito dalla Associazione degli industriali, in
quanto la Scuola media superiore e l' Università in ambito locale vedono ancora
prevalere in numero consistente e maggioritario le iscrizioni per il
conseguimento del diploma e della laurea nelle specializzazioni non tecniche e
scientifiche, ponendo un serio problema al reclutamento della necessaria forza
lavoro sufficientemente preparata da impiegare nei processi di innovazione a
supporto delle imprese. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le
Start Up, presenti nel comprensorio del BIC (business innovation center) e
nell' Area di Ricerca, sono ancora in numero limitato, scontando in parte sia
la debolezza del comparto industriale nella provincia di Trieste, che la
concorrenza internazionale dovuta a politiche più dinamiche intraprese dalle
altre nazioni per sostenere, promuovere e pubblicizzare lo sviluppo di tali
iniziative. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Dal
dibattito è emerso che per<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la maggior
parte della popolazione, fruitrice delle conquiste scientifiche attraverso la
tecnologia usata quotidianamente, questo mondo rimane ancora da scoprire per le
opportunità che offre, e l'orientamento delle nuove generazioni a questa
prospettiva occupazionale e di sviluppo rimane ancora limitata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La
notizia che l'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Orientale ha
stipulato una collaborazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con il
mondo scientifico per affrontare con gli strumenti adeguati le sfide che la
globalizzazione comporta nel mondo del lavoro portuale, va nella direzione
sopra accennata. Inoltre, considerato che il Presidente dell'Autorità Portuale
presiede pure il Consorzio che gestisce l'ex Ente Zona Industriale di
Trieste,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si auspica che tale iniziativa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>possa coinvolgere entrambi i comprensori
portuale-industriale considerandoli come un unico sistema produttivo in grado
di interagire con il mondo della ricerca.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">2) Essere capace di entrare nella rete
mondiale delle città che ospitano istituti di ricerca, diventando un nodo
importante per il sistema scientifico internazionale, offrendo servizi e
facilities per il comparto della ricerca, in modo da attrare ulteriori
Istituzioni ed Organismi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Sussistono le
condizioni per realizzare questo obbiettivo? <o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">A
partire dagli anni '70 dello scorso secolo, su precisa volontà politica di
offrire uno sviluppo alternativo alla città, una volta risultata impraticabile
l'ipotesi di insediare a cavallo del confine una grande zona industriale
prevista dagli accordi di Osimo tra Italia e Yugoslavia, vi sono state le prime
iniziative per attirare soggetti istituzionali in campo scientifico. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Un
concorso di idee a livello nazionale appositamente bandito per insediare
un'Area di Ricerca comprensiva di Sincrotrone, ha permesso all'Amministrazione
comunale di confermare una consistente area sul Carso, destinando<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>vincolando una superficie di più di 2 milione di mq per l'insediamento
di istituti in cui sviluppare attività di studio e ricerca. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nel
territorio comunale, nell'arco temporale di 40 anni, si sono localizzate e
potenziate diverse Istituzioni di ricerca nazionali ed internazionali: ICTP a
Grignano-Miramare, Sissa, prima a ridosso di Miramare ora tra Opicina e Gretta,
OGS a Borgo Grotta, ecc.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nonostante
la crescita costante di questo settore nel corso degli anni, attraverso la diversificazione
e specializzazione delle ricerche e studi che in esso si svolgono, e
l'importanza per il numero rilevante di occupati ad alta qualifica
professionale, il rapporto ricercatori/abitanti è il migliore d'Italia,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non si può ancora definirlo come un sistema
organico che si coordina e si integra tra le sue diverse attività. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Gli
Istituti scientifici e di Ricerca sono ubicati in ambiti di grande pregio
ambientale e paesaggistico ma al di fuori del tessuto urbano e comunque senza
un piano e/o progetto che consenta una loro integrazione funzionale con il
resto del territorio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La dispersione
territoriale delle sedi in cui si svolgono le attività di studio e ricerca,
accentua la separazione di questo comparto da quanto si svolge quotidianamente
nella città e le manifestazioni pubbliche che vengono organizzate pure dal
mondo scientifico, con la partecipazione di personalità di fama mondiale, si
circoscrivono ed esauriscono all'interno delle loro sedi e degli addetti ai
lavori. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il
personale scientifico che frequenta ed esercita le attività di ricerca e studio
è ospite per un tempo determinato nelle stesse e difficilmente riesce a
stabilire un rapporto, al di fuori dell'orario di servizio, con la città.
Trieste vanta una tradizione di essere una città in cui le Comunità di diversa
provenienza, per lingua, per religione, per cultura, hanno potuto convivere e
organizzarsi dando prestigio alla sua storia e concorrendo al suo sviluppo
economico, ed essendo la comunità scientifica composta da persone provenienti da
tutte le parti del mondo, a maggior ragione ESOF rappresenta la possibilità per
iniziare e favorire l'avvio di una nuova fase dove le istituzioni scientifiche
e gli addetti alle stesse vengano percepiti non come parti a se stanti ma parti
interagenti alla vita economica e sociale<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>della città.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le
potenziali relazioni e scambi con un vasto intorno geografico, al quale
appartengono gli addetti nel comparto della ricerca, consentirebbe alla
comunità locale un'opportunità ulteriore per sviluppare rapporti economici e
sociali a tutti i livelli con i paesi di provenienza.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Politiche volte a favorire questa
potenzialità non sono state fino ad oggi mai perseguite. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sul
finire degli anni '70 si insediavano i primi istituti scientifici, la
situazione geopolitica era caratterizzata dal mondo diviso in due blocchi
contrapposti. Oggi invece, con il contesto geopolitico dominato in Europa
dall'esistenza della UE , la<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>valorizzazione del patrimonio scientifico esistente a Trieste, può
essere un veicolo di relazioni internazionali, soprattutto con i Paesi dei
Balcani non facenti parte della UE. Sono essi ad essere stati determinanti
nell'assegnazione di ESOF a Trieste in quanto molto interessati a sviluppare i
loro istituti scientifici e collaborare con quelli presenti nel nostro
territorio per attingere dalla loro esperienza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">…continua…..<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Foto
tratte da: <a href="https://www.esof.eu/en/Media-Kit.html">https://www.esof.eu/en/Media-Kit.html</a><o:p></o:p></span></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-30449941209261629032020-06-14T12:15:00.002+02:002020-06-14T12:16:49.870+02:00TRIESTE, 13 GIUGNO 2020, PIAZZA UNITA' D'ITALIA DIVENTA PIAZZA DELL'UNITA' PER ZENO E PER IL PORTO <br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZbUfFcP0QZAbgj25tgSEFVD0_6SYPg-zo9XzVw3pCET4BHJgzxeoYNfZCyPIeFGcy_AOgtIlw2KhlThxgeprherr13e_PGnETDfZpKAJl96n8fjVowjL2ZLs6U93GTpJbl0ZI1ZNvV31P/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-11-23.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZbUfFcP0QZAbgj25tgSEFVD0_6SYPg-zo9XzVw3pCET4BHJgzxeoYNfZCyPIeFGcy_AOgtIlw2KhlThxgeprherr13e_PGnETDfZpKAJl96n8fjVowjL2ZLs6U93GTpJbl0ZI1ZNvV31P/s400/PHOTO-2020-06-14-11-11-23.jpg" width="400" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZbUfFcP0QZAbgj25tgSEFVD0_6SYPg-zo9XzVw3pCET4BHJgzxeoYNfZCyPIeFGcy_AOgtIlw2KhlThxgeprherr13e_PGnETDfZpKAJl96n8fjVowjL2ZLs6U93GTpJbl0ZI1ZNvV31P/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-11-23.jpg" imageanchor="1"></a><br />
<a name='more'></a><br /><br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEYMSMQsFzz8LzeC-wW6BYKi4oN0lksd-2nOAzYaAm2kVo2emb7ELkQaqQKQeHBZatIaPuLUA0tSK3fp4SxMk0QD29IVHp-L0NgJ1cbWUZwaRrMd3JDWWUgX5k4_bMJxMbxeM4RGeH5ZgG/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-11-47.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEYMSMQsFzz8LzeC-wW6BYKi4oN0lksd-2nOAzYaAm2kVo2emb7ELkQaqQKQeHBZatIaPuLUA0tSK3fp4SxMk0QD29IVHp-L0NgJ1cbWUZwaRrMd3JDWWUgX5k4_bMJxMbxeM4RGeH5ZgG/s400/PHOTO-2020-06-14-11-11-47.jpg" width="400" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirWbKychsMGhlj2w8HaogmbTxs_yH7QF7LGxE6HdKOLJCk4TI4l2klqngrGyKArzVaRHJq1BwxZJojGbVg5v0h-Kj4_4VXlxP83Hmx9y-zDttKDDAKnoHDe8vRK6qVhho8jaOcs9_COQWk/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-12-11.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirWbKychsMGhlj2w8HaogmbTxs_yH7QF7LGxE6HdKOLJCk4TI4l2klqngrGyKArzVaRHJq1BwxZJojGbVg5v0h-Kj4_4VXlxP83Hmx9y-zDttKDDAKnoHDe8vRK6qVhho8jaOcs9_COQWk/s400/PHOTO-2020-06-14-11-12-11.jpg" width="400" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUd7GQ2ZbH0OiGzEmmCAI3YKNIlYAy9qOEbDhYzwX7oC9VN6k3WgyJSlk6pmPHx3leGzVdOtDKtnjvGKDyfZr3iISgSjq7_4q9V51qGtQpq_bJHc9T6V6mQrGDtV5roWgLKQjmyuSre0C6/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-12-33.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUd7GQ2ZbH0OiGzEmmCAI3YKNIlYAy9qOEbDhYzwX7oC9VN6k3WgyJSlk6pmPHx3leGzVdOtDKtnjvGKDyfZr3iISgSjq7_4q9V51qGtQpq_bJHc9T6V6mQrGDtV5roWgLKQjmyuSre0C6/s400/PHOTO-2020-06-14-11-12-33.jpg" width="300" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6MJAWCsAbudoDCMab0KgfjM8oIGIFbszaQRQnAn3Kz3JPRLTYZ7A08XsjoyOJJ2o8XrJBDVj5wYX2tT-dRH2Wnam17QTz_4kWdFc1UKTUJ3NjAaM8f01iF5UQHK079vxl_bIyxuwDN4zD/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-13-10.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6MJAWCsAbudoDCMab0KgfjM8oIGIFbszaQRQnAn3Kz3JPRLTYZ7A08XsjoyOJJ2o8XrJBDVj5wYX2tT-dRH2Wnam17QTz_4kWdFc1UKTUJ3NjAaM8f01iF5UQHK079vxl_bIyxuwDN4zD/s400/PHOTO-2020-06-14-11-13-10.jpg" width="400" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-vOKrRQRZkKcIgvAtyJzZHcy7I2MLHloqQFtHNiLuUxVW2Z57hwOk5r4msoNFgd7Pp9u5KBCKgy3CsBP0fDggZkDo3xFMEkacrqy5lziofoG3p6yMpNpM_-5kGfBwpQYRDuNV91ztS5MD/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-13-33.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-vOKrRQRZkKcIgvAtyJzZHcy7I2MLHloqQFtHNiLuUxVW2Z57hwOk5r4msoNFgd7Pp9u5KBCKgy3CsBP0fDggZkDo3xFMEkacrqy5lziofoG3p6yMpNpM_-5kGfBwpQYRDuNV91ztS5MD/s400/PHOTO-2020-06-14-11-13-33.jpg" width="300" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Y4n5e5EmMXCJ9DOl3s82dN1GqDeja7RCGzLslMNpP83sTjMgGyKC9eCwNXbdf4IrUIsf6z7nyB1PQw_h-BeFGluXEHKZH7932o3VnwZZhW_C5_fctDBVQiTmnhCTXXeka_t7LMmKcMUr/s1600/PHOTO-2020-06-14-11-14-00.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Y4n5e5EmMXCJ9DOl3s82dN1GqDeja7RCGzLslMNpP83sTjMgGyKC9eCwNXbdf4IrUIsf6z7nyB1PQw_h-BeFGluXEHKZH7932o3VnwZZhW_C5_fctDBVQiTmnhCTXXeka_t7LMmKcMUr/s400/PHOTO-2020-06-14-11-14-00.jpg" width="400" /></a></div>
Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-49512388584025063352020-06-13T09:14:00.000+02:002020-06-13T09:30:55.665+02:00RICEVIAMO DA SERGIO BOLOGNA IL SEGUENTE CONTRIBUTO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH8nJHBUPG5UDNlB9tRO71_6G1fZQ4fbYEu1BjmegRHqOfJUKTGLxtrXvIvw7mJsfSYcoP-HWMMrIwvlRczTs1uR0_aiiANfQjTNYJQ1n7hlD0mgC_4pt4w26Fs_ns7xBVsxoMYC9ptmk5/s1600/camion.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH8nJHBUPG5UDNlB9tRO71_6G1fZQ4fbYEu1BjmegRHqOfJUKTGLxtrXvIvw7mJsfSYcoP-HWMMrIwvlRczTs1uR0_aiiANfQjTNYJQ1n7hlD0mgC_4pt4w26Fs_ns7xBVsxoMYC9ptmk5/s400/camion.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Gli
altri possono e Trieste no?</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Vi
diciamo chi ha fatto entrare i cinesi nella logistica europea<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span></b></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Novembre 2016 Donald Trump viene eletto Presidente
degli Stati Uniti. Molte sono le istituzioni e le personalità che gli hanno
dato dei consigli, in maniera formale o informale, su come vincere e su cosa
fare nel caso di vittoria. Tra queste un certo signor Stephen Schwarzman, noto
nel mondo della finanza internazionale come Amministratore Delegato e
presidente di Blackstone, il fondo d’investimento e gestione di capitali più
ricco del mondo.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Giugno 2017, Blackstone vende <span style="color: black;">al fondo sovrano cinese
China Investment Corporation (CIC) la sua piattaforma logistica Logicor,
presente in 17 paesi, per una superficie complessiva di 13,7 milioni di metri quadri
(70% in Gran Bretagna) per la somma record di 12,25 miliardi di euro. I cinesi
diventano uno dei padroni del territorio europeo e in particolare delle infrastrutture
dedicate allo stoccaggio, alla manipolazione e alla distribuzione delle merci.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="color: black;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">I cinesi finanziano la
spesa pubblica americana<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Chi è China
Investment Corporation (CIC)? Per diversi anni è stato il soggetto che ha
gestito l’acquisto di buoni del Tesoro americani. Avendo un forte surplus
commerciale e quindi una disponibilità di dollari come pochi altri paesi al
mondo, la Cina ha per lungo tempo finanziato, di fatto, il deficit pubblico USA.
Senza questi acquisti cinesi di bond americani gli Stati Uniti non avrebbero
potuto affrontare né le spese militari, né le missioni spaziali, di cui si sono
vantati. A seguito del progressivo raffreddamento dei rapporti tra Cina e Stati
Uniti, CIC ha diminuito fortemente fino a cessare la sua attività di
finanziatore del deficit pubblico USA ed ha preferito investire in società
private americane. In questo modo tramite Blackstone ha acquisito, per esempio,
parte della catena di alberghi Hilton e altre attività remunerative nel settore
turismo per poi concentrare i suoi sforzi sulla logistica. I rapporti con
Blackstone si sono fatti via via più intensi al punto di realizzare degli
scambi azionari tra i due gruppi. Dopo aver ceduto Logicor, Blackstone si è
ricomperata (buy back) il 10% delle azioni (fonti: mingtiandi, Bloomberg,
Reuters, Financial Times).<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La
Cina mette a segno un altro colpo nella logistica europea.<o:p></o:p></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nella gara per accaparrarsi di Logicor, CIC aveva un concorrente, la
società di Singapore Global Logistic Properties (GLP). Delusa per aver perduto
la gara, GLP si è accontentata di acquisire il gruppo franco-britannico Gazely, per la somma
di 2,8 miliardi di dollari, che controllava, al tempo dell’acquisizione, 3
milioni di metri quadrati di superfici dedicate alla logistica così distribuite:
57% in Gran Bretagna, 25% in Germania, 14% in Francia e il resto in Olanda. Ma
Gazely era entrata anche in operazioni d’immobiliare logistico in Italia, nel
distretto di Piacenza. Poco tempo dopo l’annuncio del “colpo” realizzato da
GLP, l’agenzia Reuters dava questa notizia:<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">“GLP
is in the process of being taken over for $11.8 billion by a leading Chinese
private equity consortium backed by senior executives from GLP, marking Asia’s
largest private equity buyout (…) In Monday’s statement, the consortium taking
over GLP said it supports GLP’s entry into Europe.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">In sostanza GLP non era che un
paravento di interessi cinesi, rappresentati da un consorzio di banche che ora
completavano l’operazione impadronendosi di GLP. Oggi, giugno 2020, GLP è il
primo gruppo d’immobiliare logistico del Far East con un portafoglio a livello
mondiale di 62 milioni di metri quadri di spazi dedicati.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Alla fine del 2017 la Cina quindi
disponeva di un totale di 16,7 milioni di metri quadri di superficie dedicata
alla logistica, per la maggior parte in Gran Bretagna, ma i circa 4/5 milioni
di metri quadri sul continente erano sufficienti per porre le basi di
un’espansione ulteriore nei paesi della UE.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">I
cinesi comprano in Europa aziende di logistica e trasporti. Il ruolo di HNA.<o:p></o:p></span></i></b></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></i></b></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Dopo la crisi del 2008 i cinesi hanno
comperato a man bassa società che si occupano di trasporti e logistica in
Europa: compagnie aeree, aeroporti, società di catering, leasing di container, noleggio
veicoli (Aigle Azur, Trailer Services, Swissport, SEACO, Cargolux, gategroup).
Il veicolo della penetrazione cinese era inizialmente rappresentato da una
compagnie aerea regionale, HNA, che possiede Hainan Airlines e altre piccole
compagnie regionali. Dalle acquisizioni di HNA sembra evidente l’intenzione di
controllare il trasporto di merci cinesi ad alto valore aggiunto mediante aerei
cargo e di distribuirle in una rete di piattaforme in parte controllate da CIC.
Ma mancavano ancora alcuni anelli alla catena.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Per facilitare le operazioni in
Europa e muoversi più agilmente sui mercati finanziari europei HNA compie
un’operazione spettacolare, che le costerà molto cara: acquista il 9,9% delle
azioni di Deutsche Bank, diventandone in questo modo il principale azionista.
In Germania il governo di Angela Merkel non si oppone, la vigilanza della
Bundesbank scatta solo se una società estera acquista dal 10% in su di
un’importante banca tedesca. Con il 9,9% HNA si è messa al riparo dalla
vigilanza. In quel periodo Deutsche Bank è governata da un britannico, John
Cryan, che ne ha commesse di tutti i colori nel periodo della finanza
“creativa” coi derivati e anche dopo, incorrendo in multe e sanzioni che sono
costate all’Istituto più di 18 miliardi di euro (v. l’articolo di Claudio
Gatti, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il caso Deutsche tra tante multe e
pochi controlli</i>, su “Il Sole24Ore” del 18.3.2017). La politica
avventuristica di Cryan porta la banca tedesca sull’orlo del crollo, il valore
delle sue azioni precipita, HNA ha problemi con altri investimenti effettuati,
cede gran parte delle azioni della DB ma la botta inaspettata del Covid 19 le
assesta il colpo mortale. Le ultime notizie di Bloomberg, di aprile 2020, sono
che la HNA sta per essere “salvata” dallo stato cinese.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">L’ingresso dei cinesi nel mercato
dell’e-commerce europeo<o:p></o:p></span></i></b></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></i></b></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le acquisizioni di HNA nel settore logistica e trasporti non sono le
uniche. Molto significativa per i suoi possibili sviluppi nel mercato
ferroviario l’acquisizione nel 2016 di CIDEON Engineering da parte di China
Railway Construction Company. Il know how di CIDEON è indispensabile per poter
ottenere i certificati di sicurezza qualora un’azienda cinese volesse
impiantare in Europa una società di trazione ferroviaria. Ma il salto di
qualità vero e proprio avviene con lo sbarco di Alibaba sul mercato europeo.
Alibaba controlla il 63% delle azioni di cainiao smart logistics network, un
gruppo specializzato nella consegna di pacchi espresso, nei servizi postali e
in tutto quello che attiene al commercio elettronico. Ha la forza e la
dotazione tecnologica in grado di competere con Amazon. Sul mercato interno
cinese è in competizione con JD.com, altro gigante cinese dell’e-commerce che
nel giugno 2018 strinse un’alleanza con Google per preparare l’espansione verso
altri mercati (Stati Uniti, Europa).<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Alibaba sbarca in Europa nel 2018, con l’intenzione di accelerare la
sua trasformazione da marketplace a logistics provider ma non sempre
all’annuncio di determinati investimenti seguono i fatti. All’inizio
dell’epidemia di Covid 19 aveva ancora delle difficoltà a far accettare la sua
piattaforma di vendite online Aliexpress sia ai grandi gruppi che alle numerose
PMI italiane.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">L’esplosione dell’e-commerce in tutti i
paesi nei quali è stato imposto il lockdown</i></b><b><o:p></o:p></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br /></i></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il mercato dell’immobiliare logistico e tutto quello che ha a che fare
con <i style="mso-bidi-font-style: normal;">l’home delivery </i>ha visto uno
sviluppo esplosivo durante i mesi della pandemia. Perciò i gruppi che sono ben
posizionati in questo settore si preparano a un salto di qualità. Alibaba e
JD.com tornano a concentrarsi sul mercato interno cinese, JD.com ha già
annunciato di voler investire due miliardi di dollari nel buy back di sue
azioni.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">E la Via della Seta? E il grande
progetto One Belt One Road?</i></b><b><o:p></o:p></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br /></i></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Riflettendo su quello che è successo in questi ultimi anni in Europa,
anche sulla base delle scarne notizie che abbiamo dato, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">risulta evidente quanto rumore inutile è stato fatto attorno alla Via
della Seta. Quanto stupidi e privi di consistenza gli allarmi su una possibile
conquista cinese di infrastrutture strategiche, in primis i porti. Mentre
alcuni strillavano come le oche capitoline, i cinesi s’erano già
tranquillamente installati nelle reti distributive europee. Non c’era bisogno
che passassero dai porti di Trieste o da Venezia o da Genova per arrivare al
cuore dell’Europa. Ci erano già arrivati. E li avevano fatti arrivare gli
americani, anzi, i repubblicani USA.</b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><br /></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">A conclusione di queste poche note il lettore è invitato ad andarsi a
guardare un video: <a href="https://www.youtube.com/watch?v=G7WbtxexFnE">https://www.youtube.com/watch?v=G7WbtxexFnE</a>.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Si tratta di un’intervista che Stephen Schwarzman ha rilasciato durante
il suo soggiorno a Davos, in occasione del vertice del gennaio 2020. Nella
quale spiega candidamente quali sono le ragioni secondo le quali lui trova
molto più logico per gli Stati Uniti collaborare con la Cina invece di
continuare a cercare occasioni di scontro. Una Cina alla quale riconosce di
essere assai più avanti degli USA nelle nuove tecnologie. Lui che tiene a
precisare <i style="mso-bidi-font-style: normal;">I’m a republican</i>.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Quelli che hanno creato un clima
avvelenato attorno a d’Agostino</i></b><b><o:p></o:p></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br /></i></b></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">In Italia l’unico investimento cinese consistente nei porti è stato
quello di Savona-Vado, dove i cinesi sono presenti con una quota consistente ma
di minoranza nella società che ha ottenuto la concessione del terminal
container, APM Terminal, che fa parte del grande gruppo danese Maersk. Eppure a
Savona nessuno ha protestato, anzi. Il movimento d’opinione che a Trieste ha
alimentato la sceneggiata contro d’Agostino, quasi fosse lui la quinta colonna
dell’imperialismo cinese, a Savona non si è fatto sentire.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Insomma tutti - americani, francesi, tedeschi, italiani - possono
trafficare, vendere asset importanti ai cinesi, fare scambi azionari,
costituire joint venture e i triestini no?<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le scelte che ha fatto d’Agostino, in particolare quella di rinsaldare
i legami storici tra il porto di Trieste e la Mitteleuropa, si sono rivelate
talmente giuste che proprio le vicende del Covid 19 si sono incaricate di
confermare.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<b><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sergio Bologna<o:p></o:p></span></i></b></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<b><i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">NOTA REDAZIONALE<o:p></o:p></span></i></b></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Rileviamo dalle statistiche di fonte
Container Trades Statistics (CST) pubblicate dal ultimo DynaLiners weekly i
dati dei trades mondiali del traffico containers <u>del primo quadrimestre 2020
</u>che vedono una contrazione complessiva del -8% e per quanto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>concerne il trade Europa-Far East del -14%
(export) e del -3,6% (import). <o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Bene: in questo contesto pesantissimo il
traffico containers movimentato dal porto di Trieste sul trade considerato è
aumentato del +1% nonostante il coronavirus.<o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">A dimostrazione dell’impulso positivo
realizzato e consolidato negli ultimi anni che ha portato il porto di Trieste a
diventare il primo porto “ferroviario” italiano con oltre 10.000 treni nel 2019
e a raddoppiare i treni intermodali negli ultimi cinque anni (2015-2019).<o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Con la gestione del Presidente
D’Agostino la portualità triestina tutta ha trovato un eccellente amalgama
proattivo che ha permesso questo ottimo risultato destinato ulteriormente a
crescere nei servizi verso la Germania, nonchè Austria, Ungheria,
Slovacchia,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Rep.Ceca ecc. questi ultimi
paesi membri del c.d. Trimarium (patto nato su iniziativa della Polonia che
include 12 paesi UE) ma anche aderenti (eccetto l’Austria) da tempo (2012) al
CeeC (Cooperation between China and Eastern Europe Countries).<o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">(per approfondimenti vedere Wikipedia o
altri siti esplicativi su internet).<o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">In questo contesto molto complesso e intrigante
a questo punto viene da chiedersi a chi “disturba” la crescita (anche in tempi
di covid-19) sia di traffico che di importanza del porto di Trieste guidato da
Zeno D’Agostino.<o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-22649956765606099512020-06-11T15:42:00.000+02:002020-06-11T15:56:33.148+02:00LEGGIAMO SUL SITO TRYESTE UN INTERESSANTE E COSTRUTTIVO CONTRIBUTO CHE RIPORTIAMO DI SEGUITO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWPPcajml3b93ADlbVoE_jCAwEE_Yh7b6-1j6rIdsxC6onBRLAUkDsv_l6r9wyGYpUOL-BGJxySgJPqyS8zdl-TkdjD0KP0W0qg6wwJSXv-iC62F-R9-RecEm4DMg-Te0tHZd2G-pdNbzG/s1600/immagine+per+articolo+11+giugno_2020.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWPPcajml3b93ADlbVoE_jCAwEE_Yh7b6-1j6rIdsxC6onBRLAUkDsv_l6r9wyGYpUOL-BGJxySgJPqyS8zdl-TkdjD0KP0W0qg6wwJSXv-iC62F-R9-RecEm4DMg-Te0tHZd2G-pdNbzG/s400/immagine+per+articolo+11+giugno_2020.png" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">10 buone ragioni per scendere in piazza, per il futuro del Porto e di Trieste</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><i>di Riccardo Laterza</i></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ci sono almeno dieci buoni motivi per rispondere alla chiamata che i sindacati dei lavoratori portuali hanno ufficializzato lunedì, in una conferenza stampa alla Torre del Lloyd, chiedendo al resto della città di partecipare al presidio previsto <a href="https://www.facebook.com/events/286910992451507/">sabato 13 giugno, alle ore 12, in Piazza Unità</a>.<br /><br /><b> 1. Per uno sviluppo di qualità, oltre la crescita</b><br /><br />Dopo anni, se non decenni, in cui il Porto di Trieste aveva costituito un’appendice sempre più atrofizzata di una città in perenne declino, il traffico nello scalo giuliano ha subito un incremento dell’8,8% dei traffici dal 2014 al 2019, passando da 57 mln a 62 mln di tonnellate e dal quarto al primo posto in Italia. Il dato assume ancora maggiore rilevanza se si esclude dal conteggio il traffico petrolifero: in un quinquennio il traffico delle altre merci è aumentato infatti del 14%, da 16,4 mln a 18,7 mln di tonnellate. Questo è un dato particolarmente rilevante, perché <b>sono le altre merci, più del petrolio, a costituire il vero nuovo valore aggiunto del quinquennio marcato D’Agostino.</b> I TEU (container o semirimorchi) movimentati a Trieste sono addirittura aumentati del 157%, passando da 506.000 nel 2014 a 1.300.000 nel 2019. Tutti i dati sul Porto di Trieste si trovano <a href="https://www.porto.trieste.it/ita/statistiche">al seguente link</a>.<br /><br /><b>2. Per i lavoratori: non numeri, ma persone</b><br /><br />Ciò che sicuramente conta, dietro i numeri, è l’attenzione al fattore umano che l’attuale dirigenza del Porto di Trieste ha dimostrato in questi anni. Per fare l’esempio più eclatante, <b>nel 2016</b> <a href="https://www.trasporti-italia.com/mare/trieste-nasce-l-agenzia-per-tutelare-il-lavoro-portuale/26980">l’Autorità ha deciso di far nascere l’ALPT</a>, Agenzia per il Lavoro Portuale del Porto di Trieste. Mentre nel Paese ancora imperversava la retorica del Jobs Act, degli incentivi a pioggia per assunzioni falsamente a tempo indeterminato, nel Porto si faceva spazio un’altra storia: quella della costruzione di<b> maggiori tutele per uno dei lavori storicamente più precarizzati.</b> L’Agenzia, controllata al 51% dal pubblico nel suo primo anno di attività, ha assorbito 111 dipendenti di cooperative private, alcuni di essi provenienti da lunghe storie di fallimenti, garantendo loro maggiore stabilità e una formazione all’altezza dei rischi che il lavoro portuale comporta. Oggi l’operazione può dirsi di successo, con un organico quasi raddoppiato che a marzo 2019 ha raggiunto le 205 unità. <br /><br /><b> 3. Per l’ambiente: un Porto più sostenibile è possibile (e necessario)</b></span><br />
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br />Il Porto è sicuramente una fonte di inquinamento significativa in una città. Tuttavia non si può trascurare il fatto che nel 2019 i treni esercitati nell’ambito delle operazioni portuali a Trieste siano stati 9.771; nel 2014, solo cinque anni fa, non erano neanche considerati tra le statistiche dei traffici portuali. Nel 2018 sono stati operati 56 collegamenti settimanali per la Germania, 53 per l’Italia, 32 per l’Austria, 16 per l’Ungheria, 12 per la Repubblica Ceca, 11 per il Lussemburgo e 5 per la Slovacchia. Il bacino retroportuale di Trieste si estende dunque fino alle spalle del porto più grande d’Europa, Rotterdam, lavorando sempre più “estero su estero”, com’è naturale che sia vista la sua posizione geografica e il suo status di Porto Franco Internazionale. <b>Nel 2019 il 56% dei TEU in viaggio da Trieste alle destinazioni retroportuali si sono mossi su rotaia anziché su gomma: si tratta di</b> <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5358474851241235025#.Xt6wtjozZPY">oltre 210.000 camion tolti dalla strada</a>. Inoltre, il Porto di Trieste conta numerose partecipazioni a progetti dedicati al tema della sostenibilità ed è capofila del progetto europeo <a href="http://www.adriaports.com/en/sustainable-ports-trieste-leading-european-project">Susport</a>, finanziato nell’ambito dell’Interreg Italia-Croazia, dedicato al monitoraggio ambientale delle acque portuali e al risparmio energetico. <br /><br /><b> 4. Per un nuovo ruolo del Pubblico, da protagonista</b><br /><br />Com’è stato possibile il boom della movimentazione ferroviaria? Grazie ad Adriafer, una società oggi al 100% di proprietà dell’Autorità Portuale ma che in passato è stata prima posta in liquidazione, nel 2012, per poi rischiare di finire privatizzata. Nel 2016 i dipendenti erano appena 25. Oggi <a href="http://www.adriafer.com/ita/societa">sono 93</a>. Quella di <b>mantenere la proprietà pubblica di Adriafer è stata una scelta coraggiosa e in controtendenza rispetto alla stagione di privatizzazioni che caratterizza ormai da diverso tempo il nostro Paese:</b> il Porto di Trieste può contare oggi su un’azienda interamente controllata che garantisce livelli di efficienza significativi per un traffico ferroviario in costante crescita. <a href="https://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2019/05/22/news/trieste-porto-cina-1.334721">«Mettere sempre avanti il privato è una visione retrograda»</a>, ha dichiarato lo stesso D’Agostino un anno fa a L’Espresso. E, informazione a beneficio dei fan delle grandi opere con vantaggi nulli per il traffico merci come il TAV, il boom del trasporto ferroviario è avvenuto in uno scalo dove gli scambi sono ancora azionati a mano. Dimostrazione ulteriore del fatto che <b>una governance capace sa rendere operative e produttive le infrastrutture esistenti, “semplicemente” dando il giusto valore al lavoro e alle competenze delle persone. </b><br /><br /><b> 5. Per difendere un modello costruito con le persone</b><br /><br />In mezzo a tantissime voci levatesi in solidarietà con Zeno D’Agostino, qualcuno ha avuto da ridire sull’eccessiva “personalizzazione” della vicenda partita dalla delibera dell’ANAC. In fondo, D’Agostino sarebbe solo un manager, per alcuni semplicemente un padrone (per quanto “pubblico”). Quello che traspare dietro all’affetto che i lavoratori portuali hanno dimostrato a D’Agostino in questi giorni è tuttavia l’apprezzamento per un modello da difendere e rafforzare, non semplicemente per una singola persona. <b>Si tratta di un modello che, in controtendenza con quanto avvenuto in molti altri settori, ha rimesso le persone al centro dell’operato di un’istituzione pubblica, il che significa che si è assunto la responsabilità di costruire la propria azione con le persone, non semplicemente per le persone. </b>L’andamento delle relazioni sindacali di questi anni, ma anche l’apertura del Porto nei confronti della città con gli Open Day, le iniziative culturali – ultima la rassegna <a href="https://www.youtube.com/watch?v=tHDx0QMBp1Y&feature=youtu.be">#iorestoacasaenavigo</a> – o anche solo la semplice disponibilità del Presidente a divulgare strategie, risultati e prospettive del proprio operato in tantissimi incontri aperti alla cittadinanza, ne sono la dimostrazione palese. Una legalità e una trasparenza sostanziali che evidentemente non sono stati sufficienti a convincere l’ANAC. <br /><br /><b> 6. Per quelle/i che non potranno esserci</b><br /><br />Sabato chi ne avrà la possibilità potrà decidere di scendere in piazza anche per chi non è più a Trieste. In sei anni, dal 2012 al 2018, <a href="https://tryeste.wordpress.com/2019/12/20/18-833-emigranti-in-sei-anni-cambiamo-rotta/">sono emigrate da Trieste verso altre Regioni italiane o verso l’estero 18.883 persone</a>. In pochi anni è sparito un rione come Rozzol: un fenomeno tanto invisibile quanto emblematico dello stato di salute della nostra città e, in particolare, dell’economia triestina, costellata da crisi industriali, chiusure, una generale assenza di opportunità di sviluppo. <b>Affermare che è possibile dare un nuovo orizzonte di sviluppo alla città</b>, imparando da quei settori strategici che, nonostante tutto, hanno continuato a svilupparsi in questi anni producendo occupazione di qualità e ricadute positive sul territorio – due su tutti, il Porto e la ricerca scientifica – <b>significa immaginare anche un futuro nel quale chi lo vorrà, avrà realmente la possibilità di tornare a vivere a Trieste</b>; e tante e tanti altre/i potranno trasferirsi nella nostra città con la prospettiva di una vita dignitosa. <br /><b><br /> 7. Perché “il mare porta fabbriche”</b><br /><br />È questo il motivo per cui la battaglia sul Porto è una battaglia di tutte e tutti. Perché <b>lo sviluppo del Porto, se continuerà ad essere adeguatamente orientato e troverà le necessarie sponde in città, potrà in un futuro relativamente vicino produrre delle ricadute concrete in termini di rafforzamento di altri settori, con benefici occupazionali potenziali varie volte superiori rispetto a quelli finora prodotti nel Porto in “senso stretto”.</b> Come affermato da Zeno D’Agostino in un’intervista pubblicata in <a href="http://www.castelvecchieditore.com/prodotto/la-nuova-via-della-seta/">La Nuova Via della Seta. Voci italiane sul progetto globale cinese</a> (Castelvecchi, 2019) «la Via della Seta non muoverà merci, ma muoverà fabbriche (…) Dobbiamo investire nella complessità, nell’innovazione organizzativa, non solo tecnologica, verrebbe da dire che l’unica materia grigia che serve non è il cemento, ma i cervelli». La scelta di estendere l’area extradoganale nei pressi dello stabilimento della Wärtsilä (la cosiddetta <a href="https://www.euromerci.it/le-notizie-di-oggi/parte-freeeste-la-nuova-free-zone-industriale-di-trieste.html">FREEeste</a>) è uno dei tasselli funzionali al progetto del ritorno della manifattura nel Porto Franco Internazionale. Sebbene ad oggi questo obiettivo non sia stato ancora raggiunto, non è affatto il caso di demordere, anzi: anche altre aree, come quelle del Porto Vecchio, potrebbero contribuire a <b>una diversificazione dell’offerta insediativa per nuove imprese</b> (strategia suggerita da diversi studi internazionali come <a href="https://tryeste.wordpress.com/2020/01/10/per-uno-sviluppo-produttivo-sostenibile-in-citta-alcuni-spunti/">questo</a>) <b>nella direzione della definizione di un vero e proprio ecosistema della conoscenza, della produzione e dell’innovazione.</b> Non parliamo di nulla di fantascientifico, perché si tratta della modalità con la quale il porto funzionava – e prosperava – in passato: attraendo importanti funzioni produttive, generando nuova conoscenza formale e informale, producendo e distribuendo ricchezza, rafforzando senso d’appartenenza e cultura dei luoghi. <br /><br /><b> 8. Per estendere il “modello D’Agostino”</b><br /><br />Certo, non è fantascienza, ma non è nemmeno così semplice immaginare la concatenazione di decisioni, processi, relazioni necessarie per mettere in moto tutto ciò. D’altronde, alla nascita del Porto Franco di Trieste l’investitore a fondo perduto – l’Impero – dovette aspettare diversi decenni per apprezzare un ritorno economico della scommessa di sviluppo in una cittadina di saline e pescatori; Maria Teresa diede l’impulso alla costruzione, tra le altre cose, dell’omonimo borgo senza mai essersi recata, di persona, a Trieste. Una capacità di visione oggi veramente difficile da riscontrare in molte istituzioni cittadine. Eppure, per fare un importante passo in questa direzione, basterebbe <b>estendere il “modello D’Agostino” a tanti altri ambiti della nostra vita in comune, dalla paludata rappresentanza delle categorie produttive e degli esercenti, alla stessa Amministrazione Comunale</b>. Lo sviluppo del Porto di questi anni ha dimostrato che un altro ruolo del pubblico è fondmentale: che <b>si possono promuovere trasformazioni radicali e dirompenti, necessarie nell’interesse delle persone, solo a patto di coinvolger direttamente le persone nelle trasformazioni stesse.</b> Un insegnamento prezioso, da estendere al mondo della produzione e del commercio, della gestione dei servizi pubblici e della progettazione degli spazi urbani, della cultura e del turismo, della salute e dell’edilizia residenziale pubblica (e in alcuni di questi ambiti ancora imperversano <a href="https://tryeste.wordpress.com/2019/05/22/marina-vuoi-pure-queste/">esponenti dell’antico modo di gestire le cose</a>)… D’Agostino e la sua squadra non si possono clonare, l’approccio che hanno contribuito con successo a promuovere sì.<br /><br /><b> 9. Per rispondere a quelli che: “E allora i Cinesi?”</b><br /><br />Negli ultimi anni, a corto di altre armi da scagliare contro il cambiamento che li stava travolgendo, il circolo politico che ha contribuito a bloccare lo sviluppo di Trieste nelle stagioni precedenti ha iniziato a diffondere la voce, sempre più insistente, secondo la quale l’attuale governance portuale avrebbe organizzato la svendita del porto ai malvagi Cinesi (<a href="https://www.triesteallnews.it/2019/06/21/porto-di-trieste-forza-italia-preoccupati-per-gli-accordi-italia-cina/">qui</a> solo uno dei numerosissimi esempi, anche se quelli in forma di cartellone sono i più notevoli). Ovviamente, non è stato sufficiente chiarire, come fatto anche da D’Agostino, la natura degli accordi commerciali tra Stati sovrani che non intacca la proprietà dei porti, in Italia saldamente pubblica; figurarsi introdurre ragionamenti più complessi, come quelli proposti da Sergio Bologna <a href="https://www.facebook.com/tryeste/videos/241425130255396/?v=241425130255396">qui</a>, sul profilo degli scambi del Porto di Trieste con Medio e Lontano Oriente nell’ambito della cosiddetta nuova Via della Seta. Il punto, ancora una volta, è che <b>è una fortuna che a governare questo processo vi siano donne e uomini convinte/i che un forte ruolo del pubblico, anche a livello internazionale, possa determinare nuovo sviluppo rafforzando, al tempo stesso, le tutele per i lavoratori e per l’ambiente.</b> Pensate cosa succederebbe se l’Autorità Portuale fosse controllata da un esponente di un partito i cui più alti rappresentanti partecipano a convegni dal titolo <i>Port Authority</i>: privatizzazione ed integrazione infrastrutturale? (Indovinate di che partito si tratta… La risposta <a href="https://www.agenzianova.com/a/5b2ba2756fa013.16474112/1970753/2018-06-21/infrastrutture-presidente-tajani-chiude-lavori-su-port-authority-privatizzazione-ed-integrazione-infrastrutturale-il-22-giugno-a-roma/linked">la trovate qui</a>).<br /><br /><b>10. Per una storia che non si può chiudere qui</b><br /><br />Difendere lo sviluppo del Porto di Trieste non significa schierarsi dalla parte di una storia che ha già scritto il suo lieto fine. <b>Sono ancora tanti gli ambiti sui quali, anche con un ruolo attivo dell’Autorità, è possibile intervenire per costruire uno sviluppo ancora più forte, diffuso e sostenibile per la nostra città.</b> Di alcuni ce ne siamo occupati anche in questo blog: la questione della sostenibilità e degli limitati benefici del <a href="https://tryeste.wordpress.com/2019/08/20/crociere-un-entusiasmo-very-intriesteing/">traffico crocieristico</a>, ad esempio; o ancora, l’intricata vicenda della <a href="https://tryeste.wordpress.com/2020/01/26/oltre-la-ferriera-il-vuoto-della-politica/">riconversione dell’area a caldo</a> della Ferriera. Ma anche la necessità di ragionare sui benefici di una possibile <a href="https://www.adriaeco.eu/2018/03/22/sostenibilita-del-porto-trieste-chiusura-lavori/">elettrificazione delle banchine</a> e la prospettiva di procedere a ulteriori internalizzazioni e assunzioni dei lavoratori portuali. Infine, la sfida più grande, per la quale, come già detto sopra, sarebbe necessario un contributo più attivo di molte istituzioni cittadine: in un mondo che, anche a fronte degli effetti della pandemia, si è interrogato sulla necessità e opportunità di accorciare e comunque ridisegnare le catene di approvvigionamento logistico, <b>conterà ancora di più la capacità di essere attrattivi per il cosiddetto reshoring, ovvero il reinsediamento di attività produttive in città.</b> Per certi versi, può sembrare paradossale per un Porto scommettere su questo accorciamento (che in prospettiva potrebbe voler dire una minore intensità di scambi, perlomeno a lunghissimo raggio): eppure, è proprio questo il cuore di una strategia che concepisce il Porto come trigger produttivo di un’intera economia. Per tornare a pensare a Trieste come un luogo vivo, dinamico e accogliente.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj84N7Q1orv6-Sc6kbCccInmkyLrcHxdCw_YNLHG5MebAZxOyPVEEU5PzIZhwJXt7adLQYdpfGOpy1nDa4D_75QalGIwmunsjxFImD8w9ahfqpUz05tlaztrFzzSBMjklQPxoLOi9yEr77v/s1600/TRYESTE.png" imageanchor="1"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj84N7Q1orv6-Sc6kbCccInmkyLrcHxdCw_YNLHG5MebAZxOyPVEEU5PzIZhwJXt7adLQYdpfGOpy1nDa4D_75QalGIwmunsjxFImD8w9ahfqpUz05tlaztrFzzSBMjklQPxoLOi9yEr77v/s400/TRYESTE.png" /></a><br /><a href="https://tryeste.wordpress.com/">https://tryeste.wordpress.com/</a> <br /><br /><i>“Siamo giovani ragazze e ragazzi che vivono o hanno vissuto a Trieste. Alcuni di noi si sono trasferiti in un’altra città o all’estero per lavorare o studiare; altri per ora sono rimasti qui, ma a breve potrebbero seguire le stesse strade. In molti casi non per scelta, ma costretti dall’assenza di prospettive di realizzazione personale e collettiva nella nostra città. Secondo i dati ISTAT solo nel 2014 274 triestini tra i 18 e i 39 anni si sono trasferiti all’estero, uno ogni 32 ore: siamo la terza città italiana per giovani espatriati. Spostarsi in Italia e nel mondo e fare altre esperienze dovrebbe diventare una scelta, non una necessità: per non dover cambiare città è necessario cambiare la città.”</i></span></div>
Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-3737014018814076962020-06-10T10:18:00.000+02:002020-06-10T10:19:10.815+02:00RICEVIAMO DA PAOLO DEGANUTTI DEL LIMES CLUB TRIESTE IL SEGUENTE CONTRIBUTO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOpnHiVY3ZKVzbXi_zMUv0tXbYk4FJMD191Kkr9q1zehD-NTkqz5KXxiQGJNcqVBzlSak51BkDTWTZyaPu300Bed9MCxoMIgq3Yx5PnS3kJmdbEMvvjVoJ2AzCg7QENflqULXhXeDJGyzA/s1600/immagine+limes+club+trieste.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="825" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOpnHiVY3ZKVzbXi_zMUv0tXbYk4FJMD191Kkr9q1zehD-NTkqz5KXxiQGJNcqVBzlSak51BkDTWTZyaPu300Bed9MCxoMIgq3Yx5PnS3kJmdbEMvvjVoJ2AzCg7QENflqULXhXeDJGyzA/s400/immagine+limes+club+trieste.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;"><br /></span>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;"><span style="text-align: center;">Cari amici,</span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">da 46 anni vendo libri a Trieste, la mia
città, anche se prima per tre anni ho lavorato nelle cooperative del porto dove
ho imparato ad usare la carretta, cosa che tuttora mi torna molto utile in
libreria.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Qualcuno mi avrà visto mentre introducevo gli affollati convegni del Limes Club,
che ho contribuito a organizzare insieme a persone di valore come padre Luciano
La Rivera del centro Veritas e Stefano Visintin, presidente degli Spedizionieri,
e che hanno avuto come relatori il Presidente D’Agostino e anche Mario
Sommariva oltre ad altri illustri ospiti e in cui hanno preso la parola anche
gli amici portuali del CLPT.<o:p></o:p></span><br />
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ma ora scrivo come un commerciante
indipendente e vi confermo, anche a nome di diversi colleghi, che il commercio
locale è a terra e sull’ orlo del crack (ovviamente non i supermercati nè le
catene, né Amazon). <br />
<br />
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">L’ unica prospettiva concreta e seria di
rilancio dell’ economia è, come sempre è stato a Trieste, lo sviluppo del porto
e dell’ indotto e l’ utilizzo del regime di Porto Franco per favorire insediamenti
produttivi, industriali e di servizi che creino lavoro e valore aggiunto. <br />
Questo era ed è il progetto di questa autorità portuale presieduta da Zeno D’
Agostino.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Se
viene bloccato questo progetto tutta la città è finita perché non ci sono
alternative credibili.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le altre sono solo annunci e chiacchiere
che si trascinano da anni. Dalla urbanizzazione in chiave turistica di Porto
Vecchio, che a sei anni dalla “sdemanializzazione” non ha prodotto niente di
concreto, alle fantasie sulla “spiaggia di sabbia a Barcola” e ora all’
“Ovovia”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Per questo l’ attacco a D’ Agostino è un
attacco non solo alla sua persona ma alle prospettive di futuro per lavoratori,
commercianti, ceti medi sempre più impoveriti e Trieste tutta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Per questo partecipo attivamente alla
mobilitazione contro la defenestrazione brutale del Presidente D’Agostino e per
questo riconosco ai lavoratori portuali che prontamente e concretamente si sono
mobilitati il ruolo di avanguardia nella lotta per il futuro di Trieste e dei
nostri figli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Chiunque ha un’ attività conosce l’
importanza fondamentale della reputazione e della credibilità sul mercato.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">
Che un’ Autorità Anticorruzione sancisca irresponsabilmente che chi ha lavorato
e rappresentato il porto a livello internazionale per più di 4 anni, con il
consenso generale e delle Autorità, debba essere destituito immediatamente,
anzi non sia mai stato Presidente, è un danno folle alla reputazione e alla credibilità
del Porto Franco Internazionale che opera a livello mondiale in un ambiente
fortemente concorrenziale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br />
Gli imprenditori e investitori internazionali non possono che restare
sconcertati e diffidenti di fronte ad un fatto inusitato che non si era mai
visto. E questo è un dato di fatto confermato da tutti gli operatori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Uno spettacolo indecente che arreca un
danno enorme a livello internazionale e che compromette la necessaria
STABILITA’ DELLA GOVERNANCE, CERTEZZA DEL DIRITTO e CREDIBILITA’ INTERNAZIONALE
che sono basi irrinunciabili per qualsiasi porto e per un Porto Franco
Internazionale in particolare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">C’è stato da parte di istituzioni dello
Stato Italiano un comportamento di una leggerezza inammissibile: un porto
franco internazionale non è una bocciofila di quartiere che si può decapitare
senza tante conseguenze inviando una mail.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Soprattutto se non c’ è traccia di comportamenti
corruttivi o arricchimenti personali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">A mio giudizio, per limitare, e solo
limitare, l’ enorme danno arrecato al Porto e a Trieste non basta che Zeno D’
Agostino sia reintegrato con tutti gli onori, QUESTO E’ IL MINIMO, ma è
necessario siano resi immediatamente operativi i vantaggi della piena operatività della <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u>completa extraterritorialità doganale prevista dall’ Allegato VIII per
stimolare insediamenti produttivi</u></b> che a 70 anni dagli accordi
internazionali non sono ancora stati resi operativi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ma per ripristinare la fiducia
internazionale compromessa dal dubbio, tutt’ altro che infondato, che ulteriori
follie arrivino da parte di uno Stato in grave crisi, dove organi dello
stato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si muovono per conto proprio; dal
dubbio che ulteriori destabilizzazioni si tentino da parte di ambienti ostili, che
ulteriori promesse non si rispettino, che ulteriori ostacoli burocratici si
mettano di traverso (e già oggi si riparla dell’ Agenzia delle Dogane), che ulteriori
lungaggini si verifichino, ritengo opportuno e necessario il coinvolgimento dei
Paesi europei con cui principalmente lavora il nostro porto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Non dimentichiamo che il Porto Franco
Internazionale di Trieste lavora al 90% con l’ estero e solo per il 10% con il
mercato italiano. Che per Trieste passa il petrolio per l’ Europa Centrale. <br />
Il mercato internazionale non perdona ed è giusto che questi paesi siano
coinvolti per ripristinare la fiducia così irresponsabilmente compromessa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Propongo perciò che si prenda in
considerazione la costituzione di una <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">COMMISSIONE
INTERNAZIONALE DI GARANZIA del Porto Franco Internazionale di Trieste in cui
siano rappresentati istituzioni e camere di commercio di Austria, Germania,
Ungheria e gli altri paesi mitteleuropei che utilizzano il Porto Franco di
Trieste.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Allo scopo di rassicurare gli operatori
internazionali, ripristinare la fiducia sulla stabilità della governance e la
certezza del diritto internazionale e prevenire ulteriori colpi di mano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ulteriori azioni di destabilizzazione che
purtroppo non sono da escludere perché chiaramente, come ha detto lo stesso
Zeno D’ Agostino invitando ad usare la testa senza bruciare subito tutto il
carburante, non sarà una faccenda che si risolverà in poco tempo e il mandante
che ha dato il via a tutto questo è tuttora attivo dietro le quinte: perché all’
incidente dovuto al caso non ci credo in questo contesto e con le avvisaglie
precedenti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Probabilmente chi ha firmato l’ esposto
che ha avviato la procedura di destituzione è solo l’ ultima ruota di un carro
più grande perché sono i n diversi, e con spalle robuste, che hanno interesse a
destabilizzare il Porto Franco Internazionale di Trieste e a fermare il lavoro
di questa Autorità Portuale sulla scena internazionale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br />
Il pericolo è reale e la necessità di reagire urgente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Una Commissione Internazionale di
Garanzia per il Porto Franco Internazionale di Trieste può inizialmente essere
costruita dal basso, intensificando i rapporti tra Camere di Commercio dei
diversi paesi, Autorità e Operatori. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La strada la si trova una volta che sia
chiara e determinata la volontà politica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Paolo Deganutti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 120.5pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Libreria Luigi Einaudi Trieste membro del
Limes Club Trieste</span></div>
Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-49934071875093848552020-06-09T16:52:00.000+02:002020-06-09T16:52:12.851+02:00DURA LEX SED LEX…LA POLITICA CAMBI LA LEGGE IN FRETTA, LO CHIEDE ANCHE L’ANAC<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYHhAjsvv5mMKz8lspq5E8OGQmDkCXsA1vAlim3U5Ql_kdv7BvnDxAAp7j7zKEhrw4vF1S8PrthqX26z2qUlVuElps66TLI0D5UZXlv5DwGeHjfK70tWShgDQBXeWVGs4WlAEvaFP3N4T6/s1600/immagine+x+dura+lex+sed+lex.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="578" data-original-width="790" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYHhAjsvv5mMKz8lspq5E8OGQmDkCXsA1vAlim3U5Ql_kdv7BvnDxAAp7j7zKEhrw4vF1S8PrthqX26z2qUlVuElps66TLI0D5UZXlv5DwGeHjfK70tWShgDQBXeWVGs4WlAEvaFP3N4T6/s400/immagine+x+dura+lex+sed+lex.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<i style="color: #00000a;"><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Riceviamo
da Riccardo degli Innocenti, esperto di politiche e mercato del
lavoro, il seguente contributo.</span></b></i></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<i style="color: #00000a;"><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"></span></b></i></div>
<a name='more'></a><br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #00000a;"><i>Dura
lex sed lex</i></span><span style="color: #00000a;">,
è il primo commento che viene da fare anche se con rammarico alla
sentenza dell’ANAC sulla presidenza di Zeno D’Agostino. Come del
resto a quella su Luigi Merlo, tanto per sgombrare subito il campo da
posizioni da derby sinistra-destra o pubblico-privato. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #00000a;">La
legge 39/2013 (Disposizioni in materia di inconferibilità e
incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e
presso gli enti privati in controllo pubblico) è la manifestazione
della preoccupazione dello Stato e quindi della società circa la
frizione di interessi in capo a persone che si alternino in ruoli
pubblici e privati. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #00000a;">Una
preoccupazione che possiamo assumere come realmente fondata e degna
quindi di motivazione. Sotto questo profilo la Presidenza di
un’Autorità di sistema portuale è uno dei campi per eccellenza in
cui si esercita questa frizione e che richiede profili di governance
altissimi per mantenere gli equilibri e la giusta direzione nel
combinare interesse pubblico e privato nel rispetto delle norme ma
favorendone altresì la fertile combinazione che sta alla base del
modello </span><span style="color: #00000a;"><i>landlord</i></span><span style="color: #00000a;">
della portualità italiana. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #00000a;">Del
resto, e magari oggi suona paradossale, è soprattutto in questo
senso che la Presidenza di D’Agostino si è guadagnato i meriti di
una condotta con alto profilo di </span><span style="color: #00000a;"><i>grand
commis</i></span><span style="color: #00000a;">
con vivo e costante senso della responsabilità pubblica, assai raro
nella portualità italiana, unita a una competenza strategica e
manageriale degna del migliore industrialismo, quello che sa anche
coniugare gli interessi del capitale con quelli del lavoro. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Tuttavia
la legge c’è e c’era, direi abbastanza chiara nei suoi requisiti
a un lettore comune come il sottoscritto, un qualunque cittadino
diciamo, fatto salvo il diverso avviso di giuristi e avvocati. E
allora perché invece di alzare polveroni di critica anche se
motivata da sincera preoccupazione per le sorti di beni pubblici così
rilevante come il porto di Trieste e la reputazione del suo
Presidente, in cui si mette dentro di tutto, burocrazia, codice degli
appalti, coacervo di leggi, protagonismo dei magistrati, agguati
politici ecc., i nostri politici non corrono a cambiare la norma
innanzitutto? Liberando i magistrati dall'obbligo di applicarla o
di interpretarla?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #00000a;">È
l’occasione per riflettere maggiormente sul senso della legge, che
richiama il famoso detto sulla moglie di Cesare, che non importa se
sia colpevole perché non deve essere neanche toccata dal sospetto. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #00000a;">Il
legislatore in altre parole stabilisce un vallo di alcuni anni tra i
diversi incarichi per escludere il fumus, a prescindere dall'arrosto.
Tenuto conto peraltro che se è vero che gli atti restano validi
almeno nel presente caso di D’Agostino da quanto il ministero
avrebbe dichiarato, allora l’arrosto non ci sarebbe proprio. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #00000a;">Occorre
allora giungere a una modifica legislativa che accordi la
preoccupazione, la vigilanza, ma faccia salva la presunzione che ci
può essere fumo anche senza arrosto. Visto che quando le nomine sono
avvenute la legge era in vigore e nota a tutti, probabilmente invece
che fare finta di niente e di glissare su un rischio giudiziario di
tale portata, sarebbe valsa invece la pena di sollevare in via
preventiva pubblicamente il caso. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.21cm;">
<span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Questo
anche per il futuro, visto che si sta cercando di correre ai ripari
del caso di D’Agostino ma non della legge.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br />
</span></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-31455283940327952532020-06-08T15:40:00.000+02:002020-06-08T15:45:37.370+02:00NOSTALGIA DELLA CHIAREZZA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNJo_7Z9iBw8oZuIdrQufJn5Iu-NEAyzRWvD0dAuvLkte1OmtJbgsitdJOALfnuua0dfGF8MgVNqlRiynqgcRz9JV63VVHwumcYnV8zXkACECqj8vrPv6bJ-eo9l_4dnNNSpRj-7tErPxr/s1600/nostalgia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="443" data-original-width="778" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNJo_7Z9iBw8oZuIdrQufJn5Iu-NEAyzRWvD0dAuvLkte1OmtJbgsitdJOALfnuua0dfGF8MgVNqlRiynqgcRz9JV63VVHwumcYnV8zXkACECqj8vrPv6bJ-eo9l_4dnNNSpRj-7tErPxr/s400/nostalgia.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">La comunità portuale di Trieste e
numerose istituzioni cittadine hanno mostrato la loro vicinanza a Zeno
d’Agostino dopo la sentenza dell’ANAC che lo dichiara decaduto da Presidente
dell’AdSP MAO. La stampa su questo ha dato ampi resoconti. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Noi però siamo nati
per fare delle domande, per porre degli interrogativi. Non è facile perché ogni
giorno ne capita una nuova, che ci lascia sempre più stupiti. Ecco l’ultima.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">L’ANAC in un comunicato a dir poco
“irrituale” sostiene di aver applicato nel caso d’Agostino una norma (il d.Lgs.
39/2013) sulla quale <i style="mso-bidi-font-style: normal;">dal 2015 ha più
volte segnalato per vie ufficiali le criticità a Governo e Parlamento, che
tuttavia non hanno ritenuto di intervenire</i>. Testuale.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Quindi l’ANAC non ha colpa se è
costretta ad applicare leggi che giudica sbagliate? E lo va pure a ribadire in
un comunicato che nessuno le ha chiesto?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Vorrà ammettere, l’illustre Autorità,
che questi atti - come si usa dire – hanno l’effetto di minare la fiducia dei
cittadini nelle istituzioni. E se questi cittadini sono dei triestini la sfiducia
rischia di rinfocolare le mai sopite voglie di esser fuori dall’Italia, di
essere cittadini di una città indipendente, con uno statuto internazionale.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Per altro verso, sul piano locale, non
è che le cose vadano molto meglio. Zeno d’Agostino è stato più volte messo
sotto accusa da alcuni suoi avversari di voler consegnare il porto al
colonialismo cinese. Addirittura costoro hanno voluto vedere negli sforzi con
cui d’Agostino cercava di procurarsi in Cina mascherine per gli ospedali della
regione, nei primi tempi della pandemia, una conferma di questa sua pericolosa
intenzione. Non sono “nemici occulti”, sono “avversari palesi”, non è gente che
manda lettere anonime o commenti sui social con nomi di fantasia. Sono persone che
si presentano in pubblico a viso aperto e che appartengono a movimenti di
opinione i quali anche in questa circostanza hanno voluto ribadire i loro
timori di una “svendita” del porto al colonialismo cinese. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Non ci sembra il momento di fare i
giochi delle tre carte. Il nostro paese, che ancora non si era tirato su dalla
crisi del 2008, sta entrando in una crisi drammatica. Trieste e la Regione FVG
rischiano di pagare un prezzo ancora più alto per la loro specializzazione
produttiva. Avremo bisogno di tutti per risollevarci, così come in Lombardia
per fronteggiare l’epidemia hanno avuto bisogno di personale sanitario che
veniva da Cuba, dalla Russia, dall’Albania. E non è bastato.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Riceviamo da Rinascita Triestina i seguenti due post:</span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><a href="https://www.facebook.com/rinascita.triestina.tlt/photos/a.589476287825330/2688513261254945/?type=3&theater">https://www.facebook.com/rinascita.triestina.tlt/photos/a.589476287825330/2688513261254945/?type=3&theater</a></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><a href="https://www.facebook.com/rinascita.triestina.tlt/photos/a.589476287825330/2690906034349001/?type=3&theater">https://www.facebook.com/rinascita.triestina.tlt/photos/a.589476287825330/2690906034349001/?type=3&theater</a></span></span></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-27720003224813079992020-06-06T15:22:00.001+02:002020-06-06T16:29:03.234+02:00ECCO IL TESTO DELLA SENTENZA ANAC<br />
<div class="MsoNormal">
<b><span style="color: black; font-family: "segoe ui" , sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; text-transform: uppercase;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkOSEFqD7s_B4vpCClgVU-Qb6L2dSYXhX7dk6gGwjLxIGrAuLkjwkDDo-oJ3pc8uBE2AlyeGVPqT8sq_ZlDsfM9tN3BKx3d_qUTmvjW1f5pb-jSap6dWgWg4Wt0la2qq_lDdRpimLrbTVF/s1600/IMMAGINE+PER+SENTENZA+ANAC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="665" data-original-width="557" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkOSEFqD7s_B4vpCClgVU-Qb6L2dSYXhX7dk6gGwjLxIGrAuLkjwkDDo-oJ3pc8uBE2AlyeGVPqT8sq_ZlDsfM9tN3BKx3d_qUTmvjW1f5pb-jSap6dWgWg4Wt0la2qq_lDdRpimLrbTVF/s400/IMMAGINE+PER+SENTENZA+ANAC.jpg" width="335" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="color: black; font-family: "segoe ui" , sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; text-transform: uppercase;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="color: black; line-height: 107%; text-transform: uppercase;">Ecco iltesto della sentenza Anac scaricato dal sito dell'Autorità.</span><a href="https://www.dropbox.com/s/5v7ajv8j09rjiei/ANAC_del.233.2020.OMISSIS.pdf?dl=0" target="_blank"><span style="text-transform: uppercase;"><o:p></o:p></span></a></span></b><br />
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><a href="https://www.dropbox.com/s/5v7ajv8j09rjiei/ANAC_del.233.2020.OMISSIS.pdf?dl=0" target="_blank">-> Clicca Qui <-</a></span></b></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-30714950221232695852020-06-05T12:30:00.001+02:002020-06-05T12:34:22.144+02:00THE DAY AFTER. IL PRIMO GIORNO DEL PORTO DI TRIESTE SENZA IL SUO PRESIDENTE<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ2NAbo3-ZPlrWFW_gbXiX0w7hb2EeyLOdBKqaYc1kLzj28ia6snoyCM8hPl-HHMq99lB6TDk4KEEik5QKYz7ZKq42eRNJJXwQmMs7T0qYpyBdBHRcXmAzYE8zc4WsdKiduLXnhYi217Hg/s1600/5+GIUGNO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="642" data-original-width="525" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ2NAbo3-ZPlrWFW_gbXiX0w7hb2EeyLOdBKqaYc1kLzj28ia6snoyCM8hPl-HHMq99lB6TDk4KEEik5QKYz7ZKq42eRNJJXwQmMs7T0qYpyBdBHRcXmAzYE8zc4WsdKiduLXnhYi217Hg/s400/5+GIUGNO.jpg" width="326" /></a></div>
<div align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><a href="https://www.blogger.com/u/4/null" name="_GoBack"></a><br /></b></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<b><i style="font-family: verdana, sans-serif;">La
chiave dell’attività della nuova ANAC, nella visione attualmente
espressa è quella di vigilare per prevenire la corruzione creando
una rete di collaborazione nell’ambito delle amministrazioni
pubbliche e al contempo aumentare l’efficienza nell’utilizzo
delle risorse, riducendo i controlli formali, che comportano tra
l’altro appesantimenti procedurali e di fatto aumentano i costi
della pubblica amministrazione senza creare valore per i cittadini e
per le imprese (</i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: medium;">dal
sito dell’ANAC</span><i style="font-family: verdana, sans-serif;">).</i></b></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">E’
difficile trovare le parole per esprimere lo sconcerto della comunità
marittimo portuale di Trieste alla notizia che l’Autorità
Nazionale Anticorruzione ha dichiarato Zeno d’Agostino decaduto
dalla carica di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del
Mare Adriatico Orientale con effetto retroattivo, rendendo nulli gli
atti firmati durante questi anni.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Tralasciando
per il momento di esprimere i nostri sentimenti, ignorando i commenti
di politici, amministratori e giornalisti, vorremmo sforzarci di
capire cosa significa in concreto questa retroattività.
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Cosa
significa azzerare quattro anni di scelte, di decisioni, di processi
messi in moto, di cantieri aperti, di impegni internazionali
sottoscritti? Significa per esempio che l’Agenzia del Lavoro
portuale viene sciolta? E torniamo al sistema delle cooperative?
Significa che i lavori della piattaforma logistica vengono fermati e
magari la parte già finita fatta saltare con la dinamite? Significa
che l’Interporto di Fernetti deve sgomberare le aree ex Wartsila?
Significa che Adriafer deve restituire le locomotive che ha
acquistato? Significa che qualcuno dei concessionari di terminal deve
andarsene?</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Queste
sono in questo momento, nella nostra comunità, le frequently asked
questions, FAQ.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La
sensazione che proviamo, come molti cittadini di Trieste oggi, è
quel terribile senso d’insicurezza, d’inquietudine che ti dà il
fatto di sentirti in una società dove è proprio lo stato a volerti
dimostrare che tra diritto e buon senso non c’è conciliazione.
Dove ti può capitare di tutto, dove un vigile ti può dare una multa
perché attraversi la strada sulle striscie mentre dietro di lui,
indisturbato, un uomo sta picchiando a sangue una donna.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ci
sarà un ricorso, dicono, magari le cose si aggiusteranno, ma questa
sensazione di vivere in una condizione nella quale le regole invece
di portare ordine e sicurezza arrecano disorientamento, spaesamento,
non ce la toglie nessuno. Soprattutto in un momento nel quale stiamo
uscendo dall’esperienza del virus che ci ha resi tutti più fragili
e intimoriti, meno sicuri di noi stessi. L’etimologia del termine
“regola” la fa derivare dal latino <i>regere </i>che significa
“guidare diritto”. Qua si ha la sensazione di stare su una nave
col timone in avaria, in una vettura che sbanda.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ci
sarà un ricorso, magari le cose si aggiusteranno. Certo, ma intanto
sono riusciti a spezzare un percorso, a rompere quella “guida
diritta” che ha portato lo scalo triestino e la sua comunità
marittimo-portuale a uno sviluppo, a uno slancio, che non si vedeva
da anni. E questo, al di là degli aggiustamenti, è <b>un danno
irreversibile</b>, perché nulla sarà come prima.</span></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-60464251451909723812020-06-02T09:43:00.000+02:002020-06-02T09:51:20.861+02:002 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA<br />
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEUF53YA_pdgZX8_nv2SUTrEMuc1GiKwB2SX9eadufpuDKW1a0oWK9Q8TogSV-FEBAYgHTimFkBmrf-ekVXBNKIGO1Hr5hzjykJJxONgbHWRIHZyQ9fT8XtCppG9lQTHsQ3-YLcc_6Rok7/s1600/immagine+per+art_2+giugno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="431" data-original-width="675" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEUF53YA_pdgZX8_nv2SUTrEMuc1GiKwB2SX9eadufpuDKW1a0oWK9Q8TogSV-FEBAYgHTimFkBmrf-ekVXBNKIGO1Hr5hzjykJJxONgbHWRIHZyQ9fT8XtCppG9lQTHsQ3-YLcc_6Rok7/s400/immagine+per+art_2+giugno.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">PUBBLICHIAMO UN CONTRIBUTO RICEVUTO DAI LAVORATORI
PORTUALI DI GENOVA</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Come tutte le ricorrenze ‘storiche’, anche
il <b>2 Giugno Festa della Repubblica</b> è occasione di
riattivazione e attualizzazione della memoria collettiva.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;">L’Associazione </span><i style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: justify;">The Weapon Watch</i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;">, con sede a Genova (sito web: </span><a href="http://weaponwatch.net/" style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: justify;" target="_blank">http://weaponwatch.net</a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;">) - è nata col
proposito di sostenere la protesta e la lotta dei lavoratori portuali contro il
commercio di armamenti destinati alla “terza guerra mondiale” in corso, armamenti prodotti ed esportati dai c.d. paesi sviluppati verso aree di
conflitto armato e di estese violazioni del diritto umanitario e delle
convenzioni internazionali. </span><i style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: x-large; text-align: justify;">The Weapon Watch</i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;"> si batte anche perché diventi chiaro agli occhi dell’opinione pubblica italiana che, mentre si
impedisce o si ostacola l’immigrazione di esseri umani in fuga da quei conflitti armati, quegli stessi conflitti sono alimentati dall’esportazione di
gigantesche quantità di armi e munizioni, prodotte da paesi dell’Unione Europea
e dagli alleati “atlantici" come Gran Bretagna, Stati Uniti e
Canada. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ancorché i governi dichiarino “legali” questi trasferimenti
di armi, essi in realtà sono illegali ai sensi delle leggi nazionali e
internazionali e dei trattati sottoscritti e ratificati anche dal nostro paese, e contraddicono apertamente lo spirito e la lettera dell’articolo 11 della
Costituzione italiana. La partecipazione poi delle forze armate della
Repubblica a guerre non ufficialmente dichiarate e al di fuori dei confini
nazionali viola gli articoli 52, 78 e 87 della Costituzione.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il contributo che The Weapon Watch vuole offrire in occasione della Festa della Repubblica del 2 Giugno è quello di richiamare
l’attenzione dei cittadini tutti sulla distanza quasi incolmabile tra il testo fondamentale che dovrebbe ispirare la nostra <i>polis</i>, da una
parte, e dall'altra la realtà stravolta della realtà politica in cui si
trova il nostro paese, distanza resa ancor più drammatica dal già previsto
aumento della spesa militare nazionale e dal massiccio sostegno finanziario che
l’industria italiana ed europea delle armi hanno richiesto come quota dei fondi
stanziati per uscire dalla crisi pandemica in cui ci troviamo, quota che
pretendono in nome del contributo alla nostra “sicurezza” che esse si attribuiscono e che i governi riconoscono loro.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b>***</b><o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il 21 maggio 2019 i lavoratori portuali di
Genova, con l’appoggio dei sindacati e di numerose associazioni cattoliche, si
erano rifiutati di caricare la nave saudita “Bahri Yanbu” che trasportava armi
destinate alla guerra in Yemen. Per questo erano stati elogiati pubblicamente
da Papa Francesco. Il 17 febbraio 2020 la nave è ritornata a Genova tra le
proteste dei lavoratori e dei sindacati ma ha caricato solo dei generatori.
Questi episodi hanno mobilitato le coscienze di molte persone e scatenato una discussione in altri porti lungo la rotta seguita dalla nave, in alcuni dei
quali i lavoratori hanno adottato le stesse forme di protesta e boicottaggio.<o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<br />
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-4783054444840920822020-06-02T09:40:00.001+02:002020-06-02T09:43:27.415+02:00COME ANDARE AVANTI DOPO IL CORONAVIRUS<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkQfSa2PwvN8m9NVuphQgnbgtMRpVITnivVS0XkfTcLJ5Wgspe2pdjh8nu9shzeHNK7EyM3rgH6aw_OoeTNDv3rETm5w9Ntkzc379F9bc5NILevc5QvXIAw4nrEzcA_izdl0GAMzrCKgPd/s1600/immagine+per+dopo+coronavirus.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="342" data-original-width="503" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkQfSa2PwvN8m9NVuphQgnbgtMRpVITnivVS0XkfTcLJ5Wgspe2pdjh8nu9shzeHNK7EyM3rgH6aw_OoeTNDv3rETm5w9Ntkzc379F9bc5NILevc5QvXIAw4nrEzcA_izdl0GAMzrCKgPd/s400/immagine+per+dopo+coronavirus.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;">Ieri, sulla
rivista www.firstonline il prof. Franco Amatori, l’unico europeo insignito del
premio alla carriera dell’American Business History Association, </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span style="text-align: justify;">rispondendo a
un articolo di Romano Prodi, che riteneva necessario </span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;">un intervento dello stato
nell’azionariato delle grandi imprese italiane per aiutarle ad uscire dalla
crisi o per impedire che vegano acquisite da gruppi stranieri, si chiedeva: ma
a quel punto le imprese diventano delle agenzie pubbliche o rimangono imprese
governate da un management del tutto indipendente? Agenzie pubbliche significa
che debbono sottostare a particolari vincoli nell’interesse collettivo (p.es.
destinare una quota degli investimenti al Sud). Forse sarebbe meglio, prosegue
Amatori, ritornare con il pensiero all’esempio del New Deal americano, quando
certe imprese uscirono dalla crisi con una struttura decentrata ed un
azionariato diffuso. Le public company come la General Motors avrebbero in
pochi anni colmato il divario e poi ampiamente superato quelle che erano
rimaste chiuse in un sistema autocratico come la Ford.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nello stesso
numero della rivista online di Auci e Locatelli, il direttore della Fondazione
Golinelli di Bologna sostiene invece che priorità assoluta per l’Italia che
vuole uscire dalla crisi è quella di concentrare gli sforzi sulla scuola. La
chiusura delle scuole e i problemi sociali che questo ha comportato per i
genitori, per quelli che hanno continuato a lavorare, per quelli rimasti a casa
disoccupati ma anche per quelli che hanno lavorato da casa in smart working, è
stato forse il prezzo più alto che abbiamo pagato. Perciò lo Stato è sul
sistema della formazione che deve puntare come scelta strategica, non solo per
l’educazione dei giovani e la loro preparazione al mondo del lavoro ma anche
per colmare diseguaglianze che in questi mesi sono apparse evidenti, per
esempio nelle infrastrutture digitali (reti a banda larga) o nella maggiore o
minore dotazione di dispositivi tecnologici presso le famiglie. Perché la
scuola del futuro dovrà in misura maggiore o minore ricorrere anche
all’insegnamento a distanza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ecco due
esempi di scelte strategiche: rafforzare le imprese o rafforzare la scuola? Lo
stato i soldi dove deve metterli prima di tutto?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 6.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 6.0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il mondo della
logistica e dello shipping, così povero di “campioni nazionali”, dominato da
colossi multinazionali nell’e-commerce come nel terminalismo portuale, dotato
d’imprese estremamente gelose della loro autonomia, ci sembra che dovrebbe
scegliere la seconda ipotesi. Abbiamo sempre lamentato la subalternità
logistica dell’Italia. Cercare di rimediare oggi è un po’ tardi. Le scelte,
come quelle che ha fatto la Germania, dovevamo farle 30 anni fa.<o:p></o:p></span></div>
<br />Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-73154219710216362892020-05-28T08:37:00.001+02:002020-05-28T08:38:59.512+02:00UNO SGUARDO SULLA LOGISTICA IN GERMANIA UNA COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLoaXpkIHXUULUv_OkFOVue35Hllu0w0r2czkWreQdHsdtcRO0qWe5ErO__qnGpF-UOmtWiEMNjom-lu1tM-i9fC6WZyi2CmK17uF0OngucprugGXEjcc__ICvRP4KM-QNEVBlINBSUW_d/s1600/germania.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="617" data-original-width="1204" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLoaXpkIHXUULUv_OkFOVue35Hllu0w0r2czkWreQdHsdtcRO0qWe5ErO__qnGpF-UOmtWiEMNjom-lu1tM-i9fC6WZyi2CmK17uF0OngucprugGXEjcc__ICvRP4KM-QNEVBlINBSUW_d/s400/germania.png" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Siamo andati a leggere un po’ di documenti stilati in questi mesi di emergenza dall’Associazione tedesca per la Logistica (Bundesvereinigung für Logistik), in parte riportati dal loro sito <a href="http://www.bvl.de/">www.bvl.de</a>, in parte scaricabili dalla loro newsletter riservata ai soci. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Abbiamo ascoltato anche diverse trasmissioni del loro podcast, in particolare le conversazioni con ospiti appartenenti al mondo delle imprese e delle associazioni, e ci siamo soffermati su quelle con l’Associazione degli Spedizionieri (circa 3.000 imprese con un fatturato complessivo superiore ai 110 miliardi di euro).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La caratteristica fondamentale del mondo della logistica tedesca è quella della stretta integrazione tra logistica e industria. Nel direttivo della BVL, presieduto ora da Thomas Wimmer che per decenni ne è stato il segretario generale (Geschäftsführer) sono presenti importanti manager di Mercedes Benz Trucks, di BMW, di Bosch, oltre a Deutsche Post, Deutsche Bahn, Lufthansa, Kühne&Nagel, EDEKA e altri.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Nulla di simile al rapporto sempre difficile che c’è stato tra il mondo dei trasporti e della logistica in Italia e il mondo industriale. La nostra è essenzialmente una logistica di distribuzione, quella tedesca una logistica industriale, fino a una decina di anni fa nettamente prevalente, oggi ridimensionata ma pur sempre fondamentale. Vicepresidente della BVL è il Presidente di BLG Logistics, quasi a rimarcare che la filiera dell’automotive è quella preponderante.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La terza componente importante negli organi dirigenti è quella della ricerca e della docenza universitaria, dove spiccano alcuni importanti Politecnici e il Fraunhofer Institut. Il quartier generale è a Brema, i soci sono più di 11 mila suddivisi in 38 gruppi regionali in Germania, ai quali si aggiungono rappresentanze in Cina, Russia, Polonia, Corea del Sud, Singapore, New York, Turchia, Lussemburgo. L’Associazione organizza circa 300 eventi all’anno, i due più importanti sono la Giornata della Logistica e il Congresso annuale che si tiene sempre a Berlino nell’ultima settimana di ottobre e che quest’anno sarà interamente dedicato alla sostenibilità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ogni anno l’Associazione riunisce un gruppo di “saggi”, una trentina circa, che hanno il compito di tracciare lo stato dell’arte della disciplina, di formulare una serie di scenari per il futuro, indicando al tempo stesso ai decisori politici alcune delle misure che dovrebbero essere prese per garantire lo sviluppo del settore. Quest’anno ovviamente questo esercizio è stato completamente dedicato all’emergenza da Covid 19 (se qualche nostro lettore è interessato potremo eventualmente redigere una sintesi di questo documento dei <i>Logistikweisen</i>).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Per ora ci limitiamo a una sola osservazione che riguarda il modo con cui queste imprese e le loro associazioni si sono confrontate con il governo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Un modo radicalmente diverso da quello italiano, dove abbiamo visto un assalto alla provvidenza dello stato da parte di un numero incredibile di soggetti, un assalto fatto con rabbia verso uno stato percepito come una vecchia zia avara, che fa finta di essere povera ma tiene nascosti i soldi sotto il materasso. E dall’altra parte uno stato che invece si presenta come una mucca dalle mille mammelle, capace di accontentare tutti, che promette soldi a tutti, sapendo di non averli e che dovrà andare in giro a cercarli.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">In Germania i nostri colleghi hanno prima di tutto pensato a cosa potevano dare loro allo stato in cambio degli aiuti. Due cose: a) un’informazione puntuale sui punti del sistema più critici in modo da prendere provvedimenti immediati, anche su aspetti apparentemente secondari (esempi: la gestione dei figli dei dipendenti dei servizi essenziali, come la logistica, rimasti a casa da scuola oppure la sanificazione delle toilettes delle aree di sosta per i camionisti oppure i permessi speciali per i dipendenti dei magazzini e delle piattaforme logistiche provenienti dall’Europa orientale), b) delle proposte di una politica per la logistica anche nella fase post-Covid (v. la lettera aperta inviata al governo dai “saggi della logistica” il 27 marzo). L’Associazione degli Spedizionieri si consultava settimanalmente con il Ministero, il rapporto pubblico-privato era instaurato sulla collaborazione non sulla rivendicazione. Abbiamo sentito critiche perché si poteva fare meglio e indicazioni di come fare meglio. Nel pieno dell’emergenza il sindacato Ver.Di. ha aperto una vertenza sulla Cassa Integrazione (Kurzarbeit), lì c’è stata resistenza da parte delle associazioni padronali.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Un elemento di criticità che le Associazioni hanno messo in evidenza riguarda le modalità di erogazione dei prestiti da parte della Banca pubblica KfW. Sarebbero le piccole imprese, molte delle quali a rischio di sopravvivenza, ad avere difficoltà a presentare alla banca dei piani di rientro in una situazione dove pochi sanno quello che succederà in un prossimo futuro.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.21cm; margin-top: 0.21cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Le grandi imprese non hanno per ora problemi di liquidità ma sono preoccupate per la sorte di migliaia di loro subfornitori. Questo conferma che i modelli di business costruiti su una catena lunga di appalti e subappalti non sono caratteristici solo della logistica italiana.</span></div>
Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5358474851241235025.post-37212741527065796852020-05-25T07:28:00.001+02:002020-05-25T07:29:16.583+02:00LE CONSEGUENZE PSICOLOGICHE DEL LOCKDOWN<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJMl2IN7gonOK6bXquaOB5SqsoK0konwTZY-KV1KMvCptiQvNvpHueeBpXjEd-W0hbwsWYR1C3_Ey7lM6lFKLqBZyk8uwxkM2JXHwO7_JJDxlza3BDs3RxIx2Ek21x1O3DPhV9bgaKsmMV/s1600/immagine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="414" data-original-width="620" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJMl2IN7gonOK6bXquaOB5SqsoK0konwTZY-KV1KMvCptiQvNvpHueeBpXjEd-W0hbwsWYR1C3_Ey7lM6lFKLqBZyk8uwxkM2JXHwO7_JJDxlza3BDs3RxIx2Ek21x1O3DPhV9bgaKsmMV/s400/immagine.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Si continua a discutere se all’uscita dell’emergenza ci aspetterà una ripresa a V, la cosiddetta V </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">shaped recovery, tanto rapida quanto rapida è stata la caduta dei consumi oppure se la ripresa </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">sarà molto più lenta.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">I commentatori più seri non si pronunciano, condizionano le loro </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">previsioni all’eventualità che ci sia o meno una seconda ondata dell’epidemia. Questo vale per </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">tutto il mondo. E per l’Italia?</span></div>
<div class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Il “Financial Times” di venerdì 22 maggio riporta l’opinione di un economista italiano di Oxford </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Economics: “La storia recente c’insegna che l’Italia fa molta fatica a riguadagnare il terreno </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">perduto durante le crisi”, il prodotto interno lordo è al livello del 1995 in termini reali dopo la </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">botta del Covid 19. Italy is facing a lost quarter of a century (“l’Italia rischia di perdere un </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">quarto di secolo”) è la conclusione del quotidiano britannico.</span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Leggiamo la valanga di opinioni che il web ci scarica addosso ogni giorno ma restiamo sempre </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">con un dubbio. Si possono fare previsioni sulla scorta di come sono andate le cose nelle recenti </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">crisi economico-finanziarie? Questa non è una crisi economico-finanziaria, è qualcosa che non </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">era ancora mai avvenuto nel mondo moderno. Nemmeno ai tempi della Spagnola, perché è </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">vero che anche allora si portavano le mascherine ma non c’era stato nessun lockdown. Perciò </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">quello che è accaduto nella testa, nella psicologia della gente in questi mesi, dobbiamo ancora </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">scoprirlo. Possiamo fare tutti i calcoli aritmetici di cosa è andato perduto in termini materiali, </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">ma l’incognita vera sta in quello che non è quantificabile, sta nell’oscurità dell’animo umano.</span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Lo scrive in maniera chiara uno scienziato italiano, Guido Silvestri</span></div>
<div class="p3" style="color: blue; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span class="s1" style="color: black;">(</span><a href="https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221540875607307&id=1114600262?">https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221540875607307&id=1114600262?</a></span></div>
<div class="p3" style="color: blue; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><a href="https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221540875607307&id=1114600262?%20%20sfnsn=scwspwa&extid=FY6wAPlxQfaEuHRG" target="_blank">sfnsn=scwspwa&extid=FY6wAPlxQfaEuHRG</a><span class="s1" style="color: black;">).</span></span></div>
<div class="p3" style="color: blue; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><span class="s1" style="color: black;"><br /></span></span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Questa pandemia ed il modo in cui si è cercato di contenerla, il lockdown, hanno lasciato dei </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">segni invisibili dentro di noi, chissà quanto tempo ci metteremo a riconoscerli.</span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La prima domanda che viene in mente e che a noi del settore trasporti interessa: la gente avrà </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">ancora voglia di viaggiare? Gli anziani, che sono una parte consistente del mercato, avranno </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">ancora voglia di andare in crociera? Di solito, dopo le crisi recenti, il turismo ha avuto più o </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">meno una ripesa a V. La voglia, il bisogno di mobilità, aveva raggiunto secondo alcuni studiosi </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">dei livelli di nevrosi. Le compagnie aeree low cost, le linee ferroviarie ad alta velocità, la </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">crocieristica, il fenomeno degli airb&b, Uber, hanno indotto una frenesia di spostamenti che </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">sicuramente non corrisponde a nessun bisogno né primario né secondario.</span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Questa esperienza ci ha fatto capire che sarà necessario dedicare maggiore attenzione ai </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">bisogni essenziali, che prima di parlare di turismo, sarà necessario parlare di scuole e di </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">ospedali e che prima di parlare di scuole occorrerà parlare di sistemi d’apprendimento (c’è </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">bisogno dell’insegnante in classe o no?), mentre prima di parlare di ospedali sarà necessario </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">parlare d’igiene pubblica.</span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Abbiamo scelto modelli di sviluppo e specializzazioni produttive che ci renderanno più difficile </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">la ripresa. Pensiamo all’impatto che una crisi prolungata della cantieristica può avere </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">sull’economia, sulla manifattura del FVG, noi che ci eravamo specializzati in navi da crociera.</span></div>
<div class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ma possiamo essere smentiti, vorremmo essere smentiti. Quello a cui non dobbiamo </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">rinunciare, costi quel che costi, è il tentativo di “cambiare un poco il modo di pensare il </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">modello di sviluppo e la specializzazione produttiva”. Senza fare grandi discorsi e voler </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">cambiare il mondo, ma con pragmatismo. Ne riparleremo andando a vedere come ragionano i </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">colleghi dell’Associazione tedesca di logistica, la BVL (Bundesvereinigung fur Logistik).</span></div>
Massimo Sgangahttp://www.blogger.com/profile/01541349871162113660noreply@blogger.com0